Capitolo 38 - Con te

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Il giorno dopo il nostro ritorno fu molto tranquillo, il solito sabato pomeriggio. La mattina dormii fino all'ora di pranzo, e dopo quest'ultimo andai a casa di Cam.
Passammo il pomeriggio insieme e all'ora di cena mi accompagnó a casa.
La casa era molto, e stranamente, silenziosa, poi entrando capii il perché: mia madre era immersa nella cucina, ma sapevo perfettamente che avrebbe rinunciato proprio prima di sedersi a tavola e avrebbe chiamato il primo cinese che c'era nell'elenco; Jacopo era a casa di Allison e Dan era in camera sua al telefono, suppongo con Jocelyn.
Posai con calma la borsa e aiutai mia madre in cucina, la quale stranamente non era esplosa, anzi era invasa da un buon profumo di pollo arrosto.
Cenammo senza Jacopo, che tornó verso le 22 chiudendosi subito in camera.

Volevo chiedergli cosa fosse successo ma sapevo che non mi avrebbe risposto, quindi decisi che avrei chiesto ad Allison quando saremmo tornate a scuola.

"Tesoro, che ne dici di chiamare anche Cameron per venerdì? Insomma, é il tuo ragazzo e mi piace molto, quindi.." disse mia madre, mentre mi guardava sparecchiare la tavola. La guardai per qualche secondo.
Sì, era stata contenta di Cameron quando lo avevo portato a casa la prima volta, ma non mi aveva mai chiesto di invitare un ragazzo ad un 'evento familiare'.
"Vuoi che Cameron venga alla festa per il tuo compleanno?" chiesi incredula
"Sì tesoro, é così scoinvolgente?"
"No, no anzi sono contenta che ti piaccia Cam. Domani glielo chiedo, ma penso che dirà di sì. Ti adora!" posai l'ultimo piatto nella lavastoviglie e le stampai un bacio sulla guancia destra.
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"Certo che mi va, piccola" e mi bació.
Eravamo sul divano del soggiorno di casa Dallas, guardando un film che ormai avevamo abbandonato. Era solo un sottofondo alla proposta di mia madre, che dovetti riportare.
"Sei sicuro? Insomma, ci saranno tutti parenti e Caroline e.." non finii la frase che mi bació
"Piccola se non mi vuoi basta dirlo" rise.
Quella risata era una droga per me. Ormai, ne ero dipendente. Completamente.
"Certo che voglio che vieni! Solo, non vorrei che ti sentissi a disagio.."
Mi bació, facendomi sdraiare sul divano.
"Non sono mai a disagio con te" e ricominció a torturarmi, lasciando piccoli baci umici sul mio collo.
Continuó così per minuti. Adoravo quando lo faceva, perché era il suo modo di dimostrarmi quanto tenesse a me.

Stavamo insieme da 5 mesi e stavamo bene. Non volevo andare oltre, volevo assicurarmi che Cameron fosse quello giusto. Non che fino al quel momento non avessi avuto conferme, ma qualcosa mi diceva di aspettare. Forse anche perché volevo fosse speciale con lui. Non sarebbe stata la mia prima volta, ma con il mio ex era stato un po' come programmato. Io ed Oliver eravamo i classici amici di infanzia, cresciuti insieme, che sono finiti per innamorarsi. Fu quasi una cosa che facemmo più che per noi, per la gente che non faceva altro che aspettare il nostro matrimonio futuro.
Cam sapeva di Oliver, anche perché era stata la mia unica vera storia prima di lui e aveva voluto sapere chi avesse 'toccato la sua piccola' per primo. E devo ammettere che, nel momento in cui gli avevo detto di noi due era stato evidentemente geloso. Ma non sembrava poi tanto turbato. Anche se io lo ero ancora un po', sapendo che 'avesse toccato', come diceva lui, molte altre ragazze prima di me.

Ma sentivo che il momento giusto stava per arrivare. Speravo solo che possi seguire l'ordine che mi ero riproposta, senza imprevisti. Almeno questa volta.

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora