Capitolo 34 - Equilibrio

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Aprile. Primavera inoltrata.

Erano passati solo quattro mesi da quando io e Cameron eravamo diventati una coppia e di cose ne erano successe molte.
Dopo l'annuncio di Cat e Cole, i preparativi per il matrimonio non mancano e tra fotografo, fiori e bomboniere, Cat sembrava impazzire. Anche Cole si stava impegnando molto nel football per ottenere una borsa di studio all'università in modo da risparmiare soldi per la bambina.

Con Cameron le cose sembravano andare molto bene. Sempre dolce e protettivo. Ma mai esagerato.

Per quanto riguardava mio fratello Jacopo e Allison erano in un 'periodo di prova', come lo chiamava lei. E secondo me stava funzionando. All'inizio devo ammettere di essere stata scettica riguardo ad una poteziale coppia, ma vedendoli insieme con il tempo mi sono ricreduta. E devo ammettere che erano molto carini!

Per quanto riguarda Caroline era ogni settimana più sfuggente, distratta e a casa non c'era praticamente mai. Neanche sua madre sapeva dove andava o con chi stava, anche se ogni tanto mi diceva di vederla in giro con un ragazzo alto.
Non avevo idea di chi potesse essere e non volevo scoprirlo. Certo, ero preoccupata per lei, ma mi aveva chiaramente fatto capire di non volermi nella sua vita. Quindi perché sprecare energie per qualcuno che non vuole il tuo aiuto?

D'altro canto, ero diventata una sottospecie di cupido, per i miei amici.
Con Ethan ero entrata molto in sintonia. Eravamo spesso usciti insieme dopo la scuola, sempre rigorosamente con Cam o con April ma ci trovavamo bene insieme. Non avrei mai pensato di dirlo, ma era diventato come un migliore amico per me.
Ci eravamo avvicinati anche dato il nostro 'accordo' secondo il quale io dovevo aiutarlo con la sua piccola cotta: Jessica.
Da brava migliore amica, la rossa mi aveva confessato di trovare carino Ethan, ma essendo uno più orgoglioso dell'altra, nessuno dei due aveva intenzione di fare il famoso primo passo. E questa cosa mi urtava davvero molto: insomma, a lui piaceva lei, a lei piaceva lui; quale problema c'era?

Per quanto riguarda Dan la situzione era un po' più complicata: da ció che mi aveva raccontato gli piaceva una ragazza della Beacon ma che era già fidanzata; e da come ne aveva parlato aveva a che fare con uno dei miei amici e per questo era come preoccupato di interferire nella mia vita. Era già molto importante per me, che mi avesse raccontato qualcosa della sua vita.

Riguardo alla mamma, aveva cambiato una o due volte il lavoro, da febbraio. In due mesi era passata da segretaria in un ufficio, ad addetta di una cartoleria, per poi tornare in segreteria, questa volta in uno studio dentistico. Da quando eravamo a New York, aveva cambiato diversi lavori, senza mai farsi vedere stanca da noi ragazzi.
Ma nell'ultimo periodo parlava spesso di vacanze e di cambiare lavoro, parlando del suo sogno di sempre: aprire una libreria.
Zia Margaret sembrava appoggiarla in questo suo progetto e così, dal mese di marzo, erano iniziate le ricerche per trovare il locale perfetto e per trovare i migliori appoggi per quanto riguardava i soldi necessari. E anche Jacopo cercava di aiutare, lavorando. Aveva, infatti, trovato lavoro come commesso in un negozio di articoli sportivi, a Brooklyn.

Dopo varie ma piccole crisi durate lunghi mesi, potevo quindi dire che la nostra vita nella Grande Mela si stava finalmente stabilizzando, pian piano.
Ma questo apparente equilibrio, quanto sarebbe durato realmente?

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora