Capitolo 1 - Il puzzle si spezza

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Fin da quando ero bambina, mi é sempre piaciuto vedere la mia vita come fosse un puzzle di mille e mille pezzi che sono e saranno per sempre uniti.
La mia vita sembrava perfetta: avevo due genitori che si amavano alla follia; un gruppo di amici grande e compatto; ottimi voti nella prestigiosissima scuola 'Mastery High School' della mia amata città natale di San Diego.
Ma la mia piccola e perfetta bolla di sapone scoppiò da un momento all'altro, quando quel 10 di Giugno, tornando a casa, mia madre mi comunicó che mio padre aveva avuto un incidente. Ricordo quel giorno di sei anni fa, come fosse ieri. Ero in solito orario con i miei allenamenti e come sempre, uscita dalla palestra, stavo aspettando l'autobus che mi avrebbe riportato a casa, quando una chiamata di mia madre mi informó di tutto: mio padre, che stava tornando da una settimana di lavoro a Praga, viaggiava sull'aereo che precipitó dopo poche ore dal decollo, a causa di un guasto. A 13 anni soltanto, non capivo come una persona potesse scomparire così, da un giorno all'altro come se nulla fosse. Mia madre non ha mai superato questa cosa, così come mio fratello maggiore, che ha preferito trasferirsi a Milano piuttosto che rimanere nella casa dove tutto ricordava lui. Mi manca? Da morire. Anche se sono passati tanti anni, ancora ho l'istinto di prendere il telefono e digitare il suo numero, come se potessi parlargli ancora e sentire la sua voce ancora una volta. Da quel lutto, i miei zii sono stati come i miei secondi genitori, c'erano sempre sia per me che per i miei fratelli Daniel e Jacopo, ma soprattutto per mia madre.

Gli imprevisti non mi sono mai piaciuti: proprio quando tutto sembra andarti bene, è allora che arriva quella bomba a sconvolgere tutte le carte che avevi sistemato ordinatamente sul tavolo.
Purtroppo da sei anni a questa parte, di imprevisti nella mia vita ce ne sono stati fin troppi; la morte di mio padre, la partenza di mio fratello Jacopo.
Alla lista se ne aggiunse un altro ancora.

Era un caldo giorno di inizio agosto, quando tornando dal mare, a mia madre toccó il difficile compito di darmi l'ennesima brutta notizia.
"Tesoro siediti" mi disse con gli occhi rossi
"Mamma, mi preoccupi, cosa succede?"
"Tesoro, zio John non c'é più, dobbiamo andare a New York" mi disse mia madre con le lacrime agli occhi
"Cosa?" dissi semplicemente
Non potevo crederci. Un altro pezzo del mio puzzle perfetto era andato perduto, e nessuno me lo avrebbe mai più restituito.

In fretta e furia preparammo i borsoni con il necessario per una settimana e ci dirigemmo all'aereoporto.
Dopo quasi quattro ore di volo, atterrammo nella Grande Mela e in pochi minuti ci ritrovammo sotto il grande palazzo dove abitavano i miei zii.
Ad aprirci fu Caroline, mia cugina. La classica ragazza americana, capelli biondo cenere, occhi azzurri e un fisico invidiabile da chiunque, insomma perfetta! Aveva la mia stessa età e per questo eravamo sempre andate d'accordo. Appena ci vide, mi abbracció forte, cominciando a piangere. Dietro di lei c'era Margie, la piccola di casa con gli occhi arrossati a causa del pianto e con il suo amato peluche stretto nella mano sinistra.
Ci guardó per qualche secondo, poi andò da Daniel e gli chiese tristemente: "Il mio papà è volato via vero?" e altre lacrime uscirono dai suoi occhi color oceano.
Stavo rivivendo il dolore, ancora.

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Francy's Space:
Ciao a tutti, questo é il primo capitolo della mia storia. Sono molto soddisfatta di ciò che ne é uscito fuori e spero possa piacere anche a voi.🌺
Buona serata!

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora