Capitolo 12 - Promettimelo e basta

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Uscimmo dalla mensa e ci avviammo verso l'infinita catena di armadietti blu.
Alex sembrava ancora arrabbiato dalla conversazione, ma cercava di non farlo vedere.
"Alex tutto okay?" gli chiesi, non avendo altro da dirgli.
Beh in realtà avevo molte cose da chiedergli, ma non era il momento.
"Sì, scusami.. È solo che non lo sopporto e non posso vedervi vicini.." disse fermandosi nel bel mezzo del corridoio
"Mi aveva solo fatto una domanda e io ho risposto.. Perché ti sei arrabbiato così tanto?"
"Emi, promettimi che non ti avvicinerai a lui. Che non gli permetterai di diventarti amico, e che non riuscirà mai a condizionarti" mi disse quasi implorandomi
"Ma che stai dicendo?"
"Promettimelo e basta, Emi"
"Lo prometto" risposi, senza accorgermi di aver incrociato le dita della mano destra.

Mi sarei avvicinata a lui.

Se Alex non voleva dirmi cosa era successo tra di loro, solo Cameron mi avrebbe dato delle risposte.
*******************

Tornai a casa stranamente molto stanca, così mi appisolai.
Quando mi rialzai non sentii nessun vociare dal soggiorno, che solitamente era pieno di gente.

Scesi in cucina e trovai un bigliettino attacato al frigo, sul quale riconobbi subita la scrittura di mia madre: <Tesoro, io e zia abbiamo delle commissioni da fare e torneremo sul tardi, Dan é agli allenamenti di basket e Caroline a quelli di atletica leggera. Buon pomeriggio e divertiti anche da sola.
XO Mamma>
"Perfetto! Tutto il pomeriggio da sola" esclamai. Odiavo stare sola.

Salii in camera e decidi di cambiarmi per andare a correre: presi dei shorts sportivi neri e arancioni, una canotta nera con una felpa larga e leggera grigia e le mie scarpe da ginnastica abbinate alla felpa; legai i capelli in una coda e collegai le cuffiette al mio cellulare.
Iniziai a correre per Central Park, ma forse non fu poi una buona idea! Forse, corsi così tanto che persi di vista il mio palazzo e addirittura il mio quartiere.

Mi ritrovai in un parco simile a quello di fronte casa ma molto meno dispersivo. Lessi il cartello che diceva 'Times Square Garden Park' e capii di essermi allontanata troppo da casa. Maledetta grandezza di New York! -pensai-.
Cominciai a guardarmi intorno cercando di capire da quale parte andare per tornare a casa, poi presi il telefono e l'ennesima brutta notizia apparì sullo schermo quasi spento del mio iPhone: 'Batteria scarica. 10% carica rimanente'.
Cavolo!
La metropolitana era esclusa, dato che non l'avevo ancora mai presa da sola da quando ero lì; il taxi non era tra le mie opzioni visto che non avevo neanche $5... Insomma mi rimaneva solo da fare affidamento sul mio orientamento e sui miei piedi. Bene no?!
Cercai di chiamare mia madre ma il telefono decise di abbandonarmi prima che potessi premere il tasto verde.
Come se non bastasse, continuando a camminare inciampiai in una piccola buca nel bel mezzo del parco.
"Serve una mano principessa?"

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Francy's Space🌺
Bene bene, ragazzuoli, ecco a voi il capitolo 12!
Sto pensando di pubblicare due capitoli per volta in modo da non farvi rimanere il fiato sospeso come molti capitoli finiranno ihih.
La storia (per miei motivi) é già scritta e rivisionata, quindi in breve la pubblicherò tutta!

Detto ciò, vi comunico che siamo ufficialmente nella classifica delle Teen Fiction, quindi grazie!!❤

Rimanete aggiornati per i nuovi capitoli e fatevi sentire dai commenti, ci tengo a sentire la vostra opinione. Un bacione!
Francy😘

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora