Capitolo 36 - Back in San Diego

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Ore 6.30 del mattino. Le note di Wake Me Up, la canzone impostata come sveglia, cominciarono a risuonare nella stanza.
Mi alzai controvoglia e, dopo aver inviato il messaggio del buongiorno sia a Cam che a Jessica, andai in bagno per prepararmi.
Decisi di indossare una gonna a vita alta bianca a fiori colorati, un crop top rosa antico con un cardigan bianco sopra, il tutto abbinato a delle calze alte bianche e rosa chiaro e le mie Converse bianche. Legai i capelli in una trecca a spina e, dopo aver preso la mia borsa di Michael Kors bianca strapiena dal giorno prima, andai in cucina.

Qui, trovai mia cugina e mio fratello maggiore che facevano colazione in silenzio, mia madre che lavava la sua tazza e mia zia che avevo incontrato sulle scale. Mi sedetti, dopo aver salutato tutti ad eccezione di Caroline, ed iniziai a bere il mio latte.
"A che ora viene Jessica, tesoro?" mi chiese mia madre dal soggiorno, mentre sistemava le ultime borse
"Sarà qui tra 10 minuti" risposi, ancora assonnata
"Quindi ho 10 minuti per tornare a dormire?" chiese Daniel, entrando nella cucina, con la voce impastata dal sonno e gli occhi che facevano fatica a restare aperti. In questo eravamo molto simili!
"Dai susu, svegli ragazzi! Stiamo facendo questo viaggio per voi!" disse nostra madre, tornando in cucina
"Si ragazzi, svegliatevi! Carol é da mezz'ora che stai guardando il tuo caffé, hai finito?" prese parola zia Margaret
"Sì Car, veloce! Io sono già pronta!" esclamó Margie dalle scale, per poi entrare in cucina e stamparmi un piccolo bacio sulla guancia sinistra.

Finimmo la colazione in pochi minuti e, dopo essermi truccata, sentimmo il motore dello scooter di Jessica fermarsi fuori casa.
"Emily sei pronta?" urló mia madre, che stava armeggiando con la valigia viola di Jessica, lasciatacela la sera prima.
"Arrivo!" presi il giacchetto di pelle rosa ed uscii di casa.

Il tragitto da casa all'aereoporto fu veloce, anche per Jessica che amava guidare veloce. Mia madre arrivó qualche minuto dopo con i miei fratelli e, raccolte le valigie, ci incamminammo verso il Gate 8.
Aspettammo un'ora per l'aereo che mi avrebbe riportata nella mia città.
**********************

"Sei sicura che non disturbo? Posso raggiungere gli altri in hotel, Jess" dissi, esitando ancora a posare la mia valigia.
La mia migliore amica aveva insistito che passassi la vacanza da lei, mentre mia madre e i miei fratelli avrebbero alloggiato al Catamaran Resort, vicino la spiaggia. Sapevo che i genitori di Jessica mi avrebbero detto un bel 'nessun problema' ma non volevo essere un peso. Inoltre, Jessica poteva vederli solo in quella settimana, poi avrebbe dovuto aspettare il diploma. Per questo, ero molto dispiaciuta per i signori Guilter.
"Ma cosa dici? Sai che i miei ti adorano e non sei assolutamente di troppo"
Sistemai la valigia sulla sua vecchia scrivania, e non mi sforzai neanche di sistemarla. Ero davvero disordinata!
"Allora, Cameron dove andava?" mi chiese mentre smanettava sul suo cellulare
"É andato a Washington, dai suoi zii"
"Cat mi ha detto che stasera vanno di nuovo a Miami... Si sono proprio innamorati di quella città eh!"
"Eh sì, beh, é senz'altro una città stupenda!"
"E Ethan? Cioé April, April dove andava?"
"Ethan ed April, partono domani per San Francisco" dissi, calcando il primo nome.
Perché diavolo non ammetteva di essere interessata a lui?
"É inutile che insisti, non mi piace Ethan!"
"Io non ho detto nulla" boccheggiai io, sorridendo
"Non mi freghi Emily! Non ho mai detto che mi piace Ethan, o i suoi bellissimi capelli marroni abbinati a quel ciuffo colorato, o il sorriso meraviglioso, o quel suo essere spiritoso e sensibile allo stesso tempo.." disse con aria sognante. Io scoppiai a ridere e lei tornó alla realtà.
"Cosa? Perché ridi?"
"Hai appena detto che ti piace, e anche tanto, tesoro!" ribattei io
"Io.. Non é vero!"
"Stai scherzando vero? La prossima volta ti registro, Jess!"
"E vabbene, forse un po' mi interessa.. Ma tra meno di tre mesi non lo vedró mai più... Quindi problema risolto!"
"Ma che dici? Solo perché lascierai New York, non vuol dire che se ti piace non puoi starci insieme.."
"Allora, numero uno) non ho detto che voglio starci insieme, anche perché non penso di piacergli e numero due) sì che vuol dire questo, tu come pensi che andrà dopo il diploma?"
"Intendi con Cameron?" chiesi seria.

Ovviamente avevo pensato a come sarebbe stato dopo il diploma, ma tutti i miei piani non includevano certo una rottura con Cam. Lo amavo, eravamo felici e naturalmente non pensavo a quando e se ci saremmo lasciati.
"Sì, insomma, non penso che dopo il diploma sceglierete la stessa università, vi sposerete e farete figli.. Cioé, io ve lo auguro ma sinceramente penso sia un po' improbabile.." ammise Jessica
"Secondo te, perderemo tutti di vista alla fine della High School?"
"Non é sicuro, ma ci sono buone possibilità. Dopotutto, abbiamo pur sempre 18 anni Emi, e non penso siano rapporti eterni quelli a questa età..." mi spiegó.

Devo ammettere che la sua teoria era ben fondata. Eravamo solo degli adolescenti. Tutti i rapporti che avevamo non sarebbero stati oer sempre. O almeno non tutti.
Come se mi avesse letto nella mente, Jess mi guardó e sorridendo disse: "Ad eccezione di alcuni, ovviamente"
Ridemmo e passammo a parlare di argomenti più 'leggeri'.
******************

"Andiamo in piscina?" propose Jake
"Ma siamo ad Aprile!" contestó mia madre
"Ma fa caldo, mamma!" ribatté lui
"Ma Daniel?" mi chiese a bassa voce Jessica, vedendomi del tutto disinteressata dalla discussione tra mio fratello e mia madre. Notai l'assenza di Daniel, e lo andai a cercare.
Eravamo nella hall del Catamaran, dopo la colazione. Andai verso la grande porta-finestra che affacciava sul lungomare della città, e vi trovai mio fratello appoggiato. Era al telefono con qualcuno, che capii essere una ragazza dal suo modo di chiamarla.
Mi avvicinai, senza avere intenzione di origliare.
Oh, ma chi voglio prendere in giro, certo che volevo origliare!
Ma l'unica cosa che riuscii a sentire fu una delle ultime frasi pronunciate da Dan: "Aspettiamo ancora un po' Jo... Ho paura che mia sorella si arrabbi. Non penso che sarebbe bello avermi sempre tra i piedi" poi attaccó.
Per cercare di nascondermi, feci rumore con una delle tendine rigide e blu dell'hotel, facendo notare la mia presenza.
"Emily, ma che fai?" mi chiese mio fratello
"Oh, nulla, ero venuta a prendere una boccata d'aria" provai a negare l'innegabile. Ma scoppió a ridere: non ero brava a mentire!
"Dai seriamente. Mi stavi spiando?"
"Io? Ma ti pare!" mentii.
Lui mi lanció uno sguardo accusatorio ed io parlai: "Okay, vabbene. Ti stavo cercando e non ho saputo resistere... Con chi stavi parlando?"
"Con Hayes" affermó con insicurezza
"Hayes ha cambiato nome, ora si chiama Jo, davvero?" chiesi sarcastica
"Okay, mi hai scoperto. Jo é l-la mia fidanzata" ammise.
Wow, il piccolo Dan non era più così piccolo. Aveva una ragazza!
"Si chiama Jocelyn, l'ho conosciuta alla Beacon... Ma non lo so..."
"E perché mai?" chiesi io
"Perché é la sorella di Cole"

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora