Capitolo 27 - Neghi l'evidenza

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Quella sera avevo inviato un messaggio a Cameron, dicendogli che avrei voluto parlargli l'indomani, ma non ero ancora convinta della mia azione.
Cat, Allison e April mi avevano esortato a parlarci, sia se avevo deciso di dirgli che provavo qualcosa per lui, sia se dovevo dirgli di lasciarmi stare.
Avevo optato per la prima opzione.

Ma sentivo che qualcosa sarebbe andata storta. E non volevo che andasse così.

La mattina seguente, stranamente non mi servì il suono della sveglia per alzarmi dal letto. Mi vestii velocemente, indossando un paio di jeans chiari, un maglioncino verde scuro e le mie Vans nere e bianche; legai i capelli in una coda alta e presi il mio zaino.
Salutai mia madre e, in ritardo come sempre, arrivai allo Starbucks vicino scuola dove avevo appuntamento con April e Cat. Allison ci avrebbe dovuto raggiungere ma aveva avuto dei problemi in famiglia.
"Emily possibile che non riesci mai ad arrivare in orario?" mi chiese April appena mi sedetti al tavolo, posando in terra lo zainetto nero
"Solo per le cose importanti" la canzonai io
"Quindi il fatto che provi qualcosa per Cam e lui per te, non é importante?"
"Okay ragazze, stop. Siamo qui per sapere cosa le dirà Emily.. Su, spara" disse Cat
"Non lo so cosa gli diró... Voglio solo essere sincera con lui..." mi limitai a dire.
C'era una cosa che mi faceva terribilmente paura, e di questo ne ero stupita perché solitamente non lasciavo che nulla prendesse il sopravvento su di me. Cat lo capì subito, ed infatti mi domandó: "Emi, qual é il problema?"
"E se mi stesse solo prendendo in giro? Insomma ci conosciamo da soli quattro mesi, é quasi impossibile innomorarsi in così poco tempo. E se..."
"E se niente, Emi. Non è impossibile, a te é successo. E poi da quando dai retta a me?" ribatté Cat, sorridendo per la sua ultima domanda. Poi April prese la parola: "Emily, Cat ha ragione, non é impossibile. E poi secondo me era sincero. Come ogni buona stalker, ho origliato di nuovo a casa e qualche giorno fa e ho sentito Ethan che gli diceva di non giocare se pensava fosse una cosa seria e lui ha detto che ci tiene davvero tanto. Ovviamente parlavano di te, tesoro" concluse con un'espressione in viso che diceva 'Sono un genio e voi siete solo dei plebei'. Sorrisi alla sua espressione, ma anche per quello che aveva detto.
Cameron aveva detto che a me ci teneva, e anche tanto.
********************

Stavo sistemando i libri nell'armadietto, con Cat e Allison che mi parlavano di un film che avevano visto la sera prima al cinema, quando quasi tutti i ragazzi presenti nel corridoio scolastico si voltarono in direzione della porta d'ingresso. Ci voltammo anche noi e, in quel momento, mi sembró di essere in uno di quei film per ragazzi dove la classica ragazza vanitosa della scuola fa il suo ingresso a rallentatore. La ragazza che aveva tutti i sguardi su di lei, che faceva finta di non notare, era alta e magra, con i capelli sul rosso molto chiaro, quasi arancioni; aveva gli occhi tra il verde e il marrone ed era truccata al massimo. Indossava una tutina lunga e a bretelle, rosa confetto come il fermaglio che aveva tra i capelli; scarpe, borsa e giacchetto rosa più acceso e tendente al fucsia.
Intravidi mia cugina, in compagnia di Alex (la cosa non mi sorprendeva più di tanto), che fissava con odio la 'bambolina' che camminava al centro del corridoio. Le si avvicinó e le sorrise falsamente.
"Ciao Carol" disse la barbie rossa.
Mia cugina la guardó in cagnesco, poi con voce irritata rispose:
"Ciao Victoria"

Era l'ora di pranzo e tutti i studenti della Beacon occupavano la grande mensa scolastica.
Ero seduta al tavolo guardando il mio vassoio senza toccare cibo.
Dopo aver parlato con mia cugina, la rossa di questa mattina era stata sempre appiccicata come una cozza a Ethan e al suo gruppetto di amici. Da quando ero arrivata in mensa, avevo notato che lei e Cameron stavano parlando e anche molto allegramente.
E questo non lo sopportavo.
"Ci hai parlato?" mi chiede Allison sedendosi accanto a me, al solito tavolo
"No, e penso di non farlo" risposi, cercando di trovare il tono indifferente più credibile
"Cos'é che non pensi di fare?" mi domandò Cat, arrivata in quel preciso momento con Cole al suo fianco. Erano diverse settimane che non lo vedevo, ma era anche lui a conoscenza della mia vita amorosa.
"Non parlerà con Cameron" affermò Ally al mio posto
"Oh no no, Emily tu ci parlerai. E lo farai adesso" affermò decisa Cat.
Si alzó dalla sua sedia e fece alzare anche me. Contro la mia volontà, arrivammo al tavolo di Dallas e la prima a notarmi fu ovviamente April.
"Hey Emi!"
"Swan e Smith, che ci fate qui?" ci chiese Luke, con un tono che ancora non saprei decifrare
"Cathleen Smith, da quanto tempo! Allora sei ancora amica di Caroline e Amalia?" domandó Victoria con una gentilezza chiaramente falsa
"Allison" la corressi io
"E tu sei?" mi chiese la rossa
"Emily perché siete venute?" intervenne finalmente Cameron
"Deve parlarti. In privato" rispose Cat per poi tornare al nostro tavolo.

Io seguii Cameron, che si era alzato dalla sua sedia, nella parte di cortile coperta. Era come se fosse un'aula ma senza un soffitto e con tre pareti al posto di quattro. Mi appoggiai al muro e lui mi guardó come per incitarmi a parlare.
"Non ho nulla da dirti"
"Cat non ha detto questo peró" ribatté lui
"Magari Victoria ha da dirti qualcosa, ma io no"
Feci per andarmene ma, con un movimento veloce, afferró il mio polso, facendomi tornare dov'ero prima. Ma questa volta più vicina a lui. Mi guardó per pochi secondi, poi disse sorridendo compiaciuto: "Sei gelosa?"
"Io gelosa? Pf, figurati" e distolsi lo sguardo, per non incontrare i suoi occhi color nocciola. Lui prese il mio mento fra le sue dita e riportó la mia attenzione sul suo viso perfetto.
"Emily, tu sei gelosa di me?"
"Ti ho detto di no"
"E perché fai così?"
"Così come?" ribattei
"Sei sulla difensiva e neghi l'evidenza"
"Quale evidenza? Che sono gelosa?"
"No. Che ti piaccio" sorrise.
In men che non si dica le sue labbra furono sulle mie, e non ci misi molto a ricambiare il bacio.

Quando ero con lui sentivo le famose farfalle nello stomaco. Quelle maledette farfalle sembravano stessero impazzendo in quel momento. Pensavo che da un momento all'altro potessero uscire e creare una tempesta.
Una volta, però, avevo sentito dire che un battito di ali in una parte del mondo puó provocare un tornado dall'altra parte.

Forse quella bella sensazione era solo la famosa 'quiete prima della tempesta'.

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Francy's Space🌺
Eccomi tornata con un nuovo capitolo moooolto importante!!
Personalmente tengo molto a questo capitolo e spero che vi possa piacere😍
Inoltre, sono contenta di presentarvi la coppia principale della storia, i #Camily !
Commentate con l'hashtag della ship, che spero condividiate.
Un bacione a tutti, Francy🌟

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora