Capitolo 11

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NOBODY'S POV


Camila si buttò nel silenzio della notte e Lauren non sentì nemmeno il suono dell'incontro violento tra il suo corpo e l'acqua. Fece qualche passo indietro verso la sua auto; il motore era ancora caldo dalla strada che aveva percorso per fuggire dalle grinfie dell'Asylum e i suoi fari illuminavano la moto accasciata a terra che aveva portato da lei Camila.

Camila.

Si sentì la ghiaia sfregare contro le suole delle sue scarpe quando bloccò i suoi movimenti.

C'era una guerra dentro di lei: doveva eliminare un possibile ostacolo che avrebbe messo a rischio tutto quello che negli anni si era costruita con le proprie mani, ma... l'ostacolo e il suo punto debole erano la stessa persona: Camila.

Non aveva mai assaporato un sentimento così intenso, così travolgente. Era quindi un errore desiderare follemente quella donna nonostante fosse sbagliato?

Lauren Jauregui sapeva che le informazioni ricavate nelle sedute avrebbero fornito un suo profilo dettagliato e con esso molte piste da seguire per scovarla. Lei non avrebbe dovuto rivelare tanto ma era venuto naturale aprirsi con la bella psicologa e quando diceva di aspettare con ansia altri incontri non stava scherzando.

Sotto all'albero dell'Asylum, il loro albero, si ritrovò immersa in una meravigliosa realtà di pace data dalla compagnia della cubana e nulla poteva cambiare quello che aveva provato.

Ritornò così alla ringhiera di ferro e pensò ai suoi profondi occhi nocciola in cui affogava con felicità, le sue soffici labbra da assaporare e la sua meravigliosa risata.

Adorava i suoi sorrisi così genuini e caldi e la passione che traspariva dai suoi discorsi: per la prima volta avrebbe potuto dire di pendere dalle labbra di qualcuno.

La sua Camz era capace di far diventare Lauren Jauregui dolce e affettuosa e questo la spaventava terribilmente ma per quanto folle fosse sapeva che il suo cuore era già stato rubato e nessuno glielo avrebbe riportato indietro.

Chi può vivere senza cuore?

Lauren credeva di sapere la risposta, non aveva avuto bisogno di nessuno in tutti quegli anni ma dovette ricredersi appena approdò a un'importante realizzazione: l'amore non è sempre fonte di debolezza.

Si decise e fu l'istinto a parlare per il futuro.

Doveva salvare entrambe.

Si buttò anche lei dal ponte, raggiungendo l'acqua che in quella notte avrebbe racchiuso l'inizio di un grande amore.

- - - - - - - -

CAMILA'S POV

Qualcosa mi afferrò e presto il mio corpo venne e trasportato via dalla fatale corrente. L'ossigeno riempì i miei polmoni e ricominciai a respirare tossendo per buttare fuori l'acqua che era entrata.

La mia vista e la mia mente erano entrambe offuscate e non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Ero viva e non più in pericolo.

Sentivo il mio corpo riposare sulla sponda tra ciuffi d'erba e fiori che mi solleticavano nelle parti in cui la mia pelle era scoperta. Ero lì, distesa tra il verde con i vestiti fradici e un dolore in tutto il corpo che m'impediva quasi di alzare il torace per respirare.

Non riuscivo neanche a trovare la forza di aprire le palpebre, ma quando qualche goccia d'acqua cadde sul mio viso, mi costrinsi ad aprire gli occhi. Quella notte il cielo era tarso e nessuna nuvola aveva osato solcarlo, non poteva piovere.

Nel buio della notte riuscii a riconoscere i suoi splendidi smeraldi.

Era proprio fradicia come me, la sua chioma faceva da tenda ai nostri visi che si trovavano molto ravvicinati e sentivo con piacere il suo corpo riposare sopra il mio.

Prese fiato e lentamente avvicinò la sua mano alla mia guancia accarezzandola con dolcezza.

"Sarai la mia forza."

Flashback

Eravamo nello studio in un giorno soleggiato mentre facevamo la nostra regolare seduta psicologica.

Avevo indirizzato la mia attenzione sullo sviluppo della capacità d'introspezione di Lauren iniziando dalla ricerca delle proprie debolezze.

-Trova il tuo punto debole e fallo diventare un punto di forza.-

"Io non ho punti deboli. E mai l'avrò."

Lauren era quasi inscalfibile quando si trattava della sua personalità, ma io non mi sarei arresa facilmente.

-Tutti ce l'hanno. Lo scoprirai presto o tardi.-

Fine flashback

A quelle parole mi ricordai di quel dialogo e delle mie conclusioni.

Dicendo così aveva espresso indirettamente le sue paure: un nervo scoperto a cui i suoi avversari potevano puntare. La mia confusione cominciava ad andarsene e con essa le mie paure.

Tra le sue braccia nessuno avrebbe potuto ferirmi.

Lauren racchiuse con un bacio quella promessa sussurrata al vento che in quel momento scuoteva le fronde degli alberi e provocava rumori fruscianti spostando le foglie cadute, creando un'estrema atmosfera di calma.

Le nostre labbra s'incastravano perfettamente: le sue erano così soffici e le sensazioni che provai a baciarle furono migliori di quelle che ricordavo dal sogno fatto in passato.

Con tristezza la sentii staccarsi da me, dopo qualche secondo, per parlare ma io bramavo impaziente i suoi baci:

"Sei la mia folle anima gemella."

I suoi occhi mi guardarono come se fossi la gemma più preziosa presente sulla terra e dovetti usare tutta la forza di volontà che possedevo per trattenere quelle due parole che erano state sigillate nel mio cuore da tanto tempo.

Semplicemente la avvicinai a me e presi una seconda volta le sue labbra fra le mie come se fossero aria per i miei polmoni doloranti.

Allo stremo di tutte le forze potemmo scambiarci solo qualche altro bacio e carezza affettuosa ed io ne feci tesoro, ero sicura che non mi sarei dimenticata del primo bacio che avevo dato alla donna che amavo.

Ancora con la mente offuscata la vidi mettersi in ginocchio di fianco a me e con le sue braccia mi avvolse le gambe e la schiena.

Mi sollevò e iniziò a camminare per il sentiero che ci avrebbe riportato al ponte.

-Così ti stancherai, sono pesante.-

"Non lo sei Camila."

Comparve sul suo viso un sorriso affettuoso ma la sua voce fece trasparire tristezza:

"Non preoccuparti per me, non dovresti."

-Mi hai salvato la vita Lauren. Perché?-

Diedi voce ai miei dubbi che vorticavano dentro di me e non davano segno di resa. Aveva cambiato idea su di me?

"Ho sbagliato e non potevo lasciarti andare una seconda volta."

Appoggiai la testa sul suo petto per cercare pace e il suono dei suoi battiti mi cullò facendomi cadere in un sonno profondo...

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Il prossimo capitolo sarà più lungo!😂😉

Alla prossima ❤


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