"Ho nuovo letto, che ne dici di provarlo insieme?"
Dopo quelle parole non riuscì a capire più niente.
Ero stata molto audace a farle una domanda del genere e ne pagavo le conseguenze. Ma conseguenze che non erano negative.Ero nuda sotto di lei, eravamo avvolte dall'oscurità e illuminate solo dalla luce della luna.
Il suo corpo sopra il mio che mi avvolgeva come le lenzuola del letto e se sentivo brividi non erano causati dal freddo ma da lei.
Stava finendo di togliere i suoi vestiti e lo faceva in modo sensuale, solo per provocarmi e farmi impazzire ancora di più: i suoi occhi felini non avevano mai abbandonato i miei in tutto questo tempo e mi lasciavano senza parole, insieme al suo corpo. Mi mancò l'aria quando finì togliere gli indumenti inutili: alla luce della luna era così bella, era stupenda da morire.
La sua pelle sembrava brillasse e dei disegni e delle scritte nere la solcavano in alcuni punti: sul lato sinistro del petto proprio sopra al cuore, c'era scritto damaged.
Sapevo avesse una libellula tatuata dietro al collo ma in quel preciso istante scoprii nuovi simboli che caratterizzavano il suo corpo. Avrei voluto essere l'unica persona al mondo a vedere questa meraviglia, ma forse chiedevo troppo.
Appena si avvicinò a me passai le dita su quelle linee nere, su quei segni che coloravano la sua pelle. Lei avvicinò le sue labbra al mio orecchio e sussurrò:"Te gusta lo que ves?"
Ansimai quando la sentì parlare in spagnolo, era troppo sensuale quando lo faceva ed era il mio punto debole.
-Mucho...-
Replicai e la vidi altrettanto bramosa.
Le mie mani salirono fino a circondarle collo mentre le nostre labbra s'incontravano in un bacio appassionato. La sua lingua s'insediò nella mia bocca e impose subito la sua dominanza.
I brividi correvano in tutto il mio corpo, la trepidazione di sentirla dentro di me cresceva sempre di più.
Incastrai una mano tra i suoi capelli tirandoli quando la pelle nuda di entrambe venne in contatto.
Un'esplosione nuova di brividi e di calore crescente mi colpì violentemente travolgendomi come un'onda. I suoi occhi verdi e brillanti erano sempre lì a guardarmi anche quando iniziò a baciare ogni parte di me.'Voglio aggiustare il tuo cuore...'
Pensieri confusi viaggiarono per la mia mente mentre ero consumata dalla lussuria.-Lauren...-
Sapevo senza neanche doverlo vedere che mi stava marchiando dappertutto.
Le sue mani mi accarezzavano mi tenevano stretta a sé, mi facevano sentire la protezione che non ho mai provato in tutta la mia vita.Lascia che ti aiuti.
"Camz..."
Ritornò da me, a pochi centimetri dal mio viso prima di finire il suo percorso.
Non c'era bisogno di chiedermi il permesso con quello sguardo: le avrei detto sì a qualunque richiesta.-Mi fido di te.-
Ed erano parole importanti per me, una persona cui veniva troppo difficile fidarsi.
Ma lei. Lei era la persona che amavo. Se non mi fidavo di lei con chi potevo farlo?Mi sorrise lasciando un bacio dolce sulle mie labbra e ritornò al suo percorso verso il mio centro pulsante.
Avevo bisogno di lei. La volevo mia, volevo appropriarmi del suo cuore, occupare la sua mente, essere speciale a suoi occhi, l'unica che potesse toccarla e conoscerla così profondamente.
Era una relazione troppo tossica e rotta e me ne ero accorta solo in quel momento. Non avevo voluto vederlo, ero stata accecata dall'amore, dal bisogno d'affetto e di protezione. Lo stesso sentimento che fin da adolescente cercavo e che mi aveva portato a distruggermi con le mie stesse mani.
Ma da lei non avevo nessuna sicurezza o prova che ci sarebbe stata per sempre, nonostante questo io continuavo a volerla da matti.-Lolo...-
Lauren continuò la sua strada sul mio corpo e arrivò proprio dove avevo più bisogno.
Restavo sotto di lei, completamente affidata alle sue mani, spogliata da tutto non solo i miei vestiti ma anche le barriere che ogni giorno mantenevo alzate.

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Damaged Love
FanfictionL'amore tossico che cambierà la vita della Dott.ssa Camila Cabello ha un nome molto conosciuto. Si ritroverà immersa in un mondo totalmente estraneo, ma è proprio in quel mondo che si perderà per poi ritrovare la strada di casa. E non si sa mai che...