Capitolo 37 "Scaldami" Parte 2

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"In effetti la tua casa è un po' fredda."
Lauren strofinò le mani sulla giacca nera e i jeans per scaldarsi.
Entrate nel mio quartiere mi ero ricordata che l'impianto di riscaldamento era in manutenzione e avremmo patito il freddo se non avessi fatto qualcosa.

-Tranquilla ora accendo il fuoco.-

"Tu accendi il fuoco?"

La ragazza con gli occhi verdi si lasciò cadere a peso morto sul divano con un sorriso sarcastico.

-Ahaha guarda che sono una bravissima Girl Scouts...-

Avvicinai a me la cassetta del legno dopo essermi seduta sul pavimento freddo. Sapevo accendere un fuoco che domande... È semplice giusto?
Misi la legna dentro il camino al centro della sala e cercai i fiammiferi.

"Hai fatto la Girl Scouts?"

-Forse sì o forse no Lauren...-

Sfilai un fiammifero dalla scatoletta e provai a sfregarlo con una mossa veloce sulla parte ruvida.

-E non provare a immaginare cose oscene con me vestita da Girl Scouts.-
Si mise a ridere e nel momento stesso riuscii a far accendere il fiammifero: lo lanciai nel camino e una piccola fiammella iniziò a crescere.

-Dovrei prendere delle coperte.-

Dissi già pensando a dove potevo averle messe.

"No aspetta."
Prese la mia mano facendomi sedere sul divano con lei.

"Non servono le coperte..."
All'improvviso la luce saltò facendoci rimanere al buio con solo la fiamma del camino a illuminarci.

- Maledetti lavori seriali di quartiere...-
Sbuffai incrociando le braccia e portando il mio sguardo a terra per l'irritazione.
Sentii il braccio di Lauren circondarmi la vita portandomi a stretto contatto col suo corpo e in quel momento il freddo non era più un problema.

"Invece io penso sia romantico."

Sussurrò al mio orecchio spostando l'altra mano sulla mia coscia. Distinto chiusi le gambe per fermare l'eccitazione che stava crescendo dentro di me a causa della sua vicinanza.

"Perché non ti rilassi e lasci a me il compito di scaldarti?"

Deglutii a fatica mentre i suoi occhi felini mi fissavano e le sue mani sfilavano i vestiti superflui. Il mio corpo era in fiamme!
Tolse la sciarpa, la giacca e spostò i miei capelli da un lato del collo.

"Peccato che sei già segnata qui, avrei voluto farlo io..."

Portò le sue labbra dal mio orecchio alla clavicola e spostò con un dito la maglia nera facendola scivolare giù per la spalla.
La mia lucidità sembrava essere circondata dalla nebbia, per me era quindi irragiungibile: i miei sensi si concetrarono a percepire solo la voce e il tatto di Lauren.

"Ti ricordi che cosa abbiamo lasciato in sospeso su questo divano?"

Morse il mio lobo e con delicatezza mi fece sdraiare sul divano salendomi sopra.

- ...Sì.-

"Oh Camz, non sai quanto mi eccita questa tua innocenza e purezza. Mi viene così voglia di sporcare di nero le tue ali candide..."

Rimasi senza parole. Non avrei potuto neanche usare la voce se non per ansimare. Le sue mani veloci mi avevano già sfilato la maglia: all'inizio il freddo mi aveva colpito ma i suoi baci e i suoi tocchi erano come un fuoco che ardeva sulla mia pelle bramosa di lei.
La sua pazzia mi tempestava la mente di confusione, si impossessava dei miei sensi tenendoli stretti e la sua presenza sembrò soffocarmi.

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