Capitolo 34

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"Cami dimmi la verità come si chiama la persona che ami?"

Mi ero esposta troppo, dovevo dirlo. Ero a conoscenza di questa conclusione fin dall'inizio della nostra conversazione.

La guardai con unespressione triste in volto perché sapevo che le avrei appesantito le spalle con un segreto troppo pericoloso.

-È Lauren Jauregui.-

Ritirò la mano che accarezzava le mie spalle come se si fosse scottata col fuoco.

"Lauren? La criminale?!"

Fece qualche passo indietro e andò a sbattere contro il bancone della cucina con unespressione sconvolta sul volto.

"Scusami un secondo."

Si sedette davanti a me prendendosi il viso fra le mani e massaggiandosi la fronte. Iniziò a mormorare delle preghiere? L'unica cosa che capii furono le parole che pronunciò ad alta voce.

"... Tu, Camila Cabello, stai uscendo con Lauren Jauregui, la tua ex-paziente che è non una ma la criminale, estrema in tutto quello che fa e quella che ha provocato l'esplosione dell'Asylum in cui lavoravi per evadere facendo del male a delle persone..."

"... Davvero?"

- Sì.-

"Ma-ma perché?"

-Perché mi chiedi? Non ne ho idea. Forse sono diventata pazza.-

"Dinah lo sa?"

-Sa solo che avevo una cotta per lei. -

"Che cosa è successo? Quella notte e dopo?"

Mi guardava confusa, sconcertata, ma non sembrava troppo arrabbiata con me, forse perché Ally era sempre stata molto calma di carattere.

-Sono fuggita dall'Asylum per cercarla. Mi aveva lasciato una lettera per aiutarmi a trovarla e così ci siamo incontrate.

Dopo... Mi sono buttata dal ponte e... -

"Aspetta che?! Dal ponte?"

-Sì e lei mi ha seguito e portato sulla riva del fiume. Alla fine mi ha portato nel suo covo per curarmi. Ecco perché non ero a casa quei giorni. -

"Santo cielo Mila!"

Abbassai il capo e mi appoggiai con il gomito sul tavolo.

"Comè evoluta la cosa?"

Disse sistemandosi sulla sedia e guardandomi dritta negli occhi.

-Diciamo che ci siamo incontrate più volte per parlare ed io... -

Mi morsi il labbro talmente forte da farlo sanguinare. Non riuscivo a dirlo per paura della sua reazione alle mie parole.

-Io ho deciso di stare dalla sua parte in tutta questa vicenda, ma continuo a sentire questo vuoto come se non stessi facendo abbastanza. Io non voglio fare del male a nessuno, lo giuro. Sto cercando di capire cosa veramente vuole fare Lauren: se del bene o del male.-

"Aiutare? Camila ragiona con me ti prego... " Mi prese le mani per cercare la mia attenzione e nei suoi occhi vedevo ancora più disperazione di prima.

"Lauren ha fatto del male in passato-"

-Questo lo dicono i giornali, le persone, non hanno mai trovato vere prove su di lei né sulle persone che lavorano per lei. -

"Non possiamo sapere se è vero ma nemmeno se è tutto falso e ti sta solo ingannando!"

Alzai di scatto la testa quando sentii la sua voce farsi risoluta e forte. Il suo sguardo era furioso quanto in dolore.

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