Damaged Love

Capitolo 35

"Ti ho avvertito Camila. Spero ti basti per capire tutto."

Aprii la porta e la chiuse con forza diffondendo il rumore in tutta la casa.

Sospirai appoggiandomi allo schienale del divano. Capire tutto? Quella donna doveva sempre complicare la situazione. Ed eccome se la complicava.

"Mila ma quella era la detective Issartel?"

Ally apparve dalla cucina e attraversò la sala per raggiungermi.

-Già... -

"Già cosa?! Che cosa intendeva per video e coinvolgimenti..."

-Voleva sapere cosa sto facendo per Lauren o almeno cerca di capirlo. -

Mi voltai per cercare la mia borsa. Mi sembrava di averla lasciata da qualche parte in giro per la stanza...

-Eccola. -

"Milaaaa? Mi rispondi io non capisco più nulla!"

Infilai la mano nella borsa per cercare quello che mi serviva parzialmente ignorando la mia amica.

-Scusa Ally arrivo subito da te.-

Afferrai il telefono che mi aveva dato Lauren e digitai il suo numero velocemente.

"Chi chiami? Lauren?"

Annuii col capo nella direzione della mia amica e con la mano le feci segno che le avrei raccontato tutto più tardi.

Sollevò di poco il sopracciglio in modo scettico e incrociò le braccia al petto.

Mentre sentivo il telefono squillare supplicai con lo sguardo e con le mani la ragazza davanti a me.

"Pronto Camz?"

Oh la sua voce. Sembrava non la sentissi da anni, volevo tanto averla lì con me in quel momento.

-Ciao Lolo spero di non disturbarti... -

Ally spalancò gli occhi e si tappò la bocca con le mani.

"Tranquilla babe non disturbi mai."

Ero sicura la mia amica potesse vedere le mie guance colorate di un tenue rosso.

"Avete questa intimità?"

Disse Ally e con lo sguardo le feci segno di stare in silenzio. Non sapevo come avrebbe reagito Lauren se le avessi detto che avevo spifferato il nostro segreto a qualcuno.

"C'è qualcuno lì con te? Mi sembra di aver sentito una voce... "

-Ho la TV accesa, deve essere stato quello... Comunque Lauren c'è un problema: Keana è venuta a casa mia per parlarmi proprio poco fa.-

"Keana? Che cosa è successo?"

-Vuole cercare di portarmi in tribunale per coinvolgimento sentimentale e credo ci possa riuscire: ha dei filmati. -

"Non sarei così sicura se fossi in lei. Tranquilla troveremo un modo per impedirlo e se non funziona, dovrà vedersela con l'avvocato personale della famiglia Jauregui."

La famiglia Jauregui? Forse era proprio questo di cui voleva parlarmi.

"Senti che ne dici di incontrarci al Blue ButterFly?"

-E se ti vedesse qualcuno?-

"Non preoccuparti per quello ti spiegherò stasera. Ti aspetto alle sette."

Il Blue ButterFly era un locale semplice; si trovava poco lontano dal centro della città in un quartiere in cui, in effetti, non circolava troppa gente. Conoscevo quel posto perché uno dei miei pazienti, Thomas, spesso passava di lì. Era un giovane diciasettenne caratterizzato da un cespuglio rosso sul capo e il viso ricoperto di lentiggini. Ero affezionata a quel ragazzo: durante le sedute mi parlava dei suoi problemi con i genitori che lo avevano costretto a vedere una psicologa, con la scuola e nonostante queste difficoltà combatteva a testa alta e dimostrava di essere un ragazzo intelligente e maturo. Chissà, magari l'avrei incontrato.

-Okay mi preparo e ci vediamo lì-

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So che è un po' corto questo capitolo ma rimedierò col prossimo!
Voglio ringraziare chi legge la mia storia, commenta e vota. 19K è un traguardo che mai avrei sognato di raggiungere!😍
Chi vuole dare consigli o chiedere qualcosa non abbia problemi a farlo: ho bisogno delle vostre opinioni per migliorare.♡

Ci vediamo al Blue ButterFly!⬇