Capitolo 41

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LAUREN POV

"State bene? Lucy ti stava cercando." Normani mi raggiunse sembrando più irrequieta del solito: credo si trattasse della preoccupazione che nutriva per la ragazza dai capelli biondi di cui si era innamorata.
Non sapevo molto di loro ma sembrava si conoscessero da qualche tempo, magari anche prima della mia fuga dall'Asylum.

"JAUREGUI VIENI IMMEDIATAMENTE QUI!"

"Eccola..."

Sbuffai e aumentando il passo entrai nell'infermeria dove Claudia si prendeva cura delle amiche di Camila... e a proposito della mia dolce guerriera: si era addormentata mentre la tenevo fra le braccia, almeno poteva riposarsi dopo tutti gli avvenimenti della serata.
Seduta in auto avevo rifletutto molto sulla nostra situazione ed irritata avevo colpito più volte il volante perché non trovavo una soluzione.

"LAUREN JAUREG-"

"Shh! Camzi sta cercando di riposare..." Dissi sussurrando e
una volta aver adagiato la cubana sul materasso, sollevai la sua maglia per cercare le ferite; presi anche qualche benda e un disinfettante.

"Che cosa credi di fare ora? Hai coinvolto innocenti nei tuoi affari... ancora!"

"Lo so..."

Pulii la ferita di Camila e osservai il suo corpo per cercarne altre che alla fine non trovai.

Una cosa però mi fece veramente arrabbiare: una volta coperta la cubana con il lenzuolo, scostando i suoi capelli dal viso scoprii il collo e oltre a quei maledetti ematomi trovai un succhiotto che non avevo fatto io...

"Io quella la ammazzo se non muore stanotte dissanguata."

"Di chi parli?"

"Come di chi parlo? Keana Issartel, detective, psicopatica, assassina, che ha toccato persino la mia-"

La mia cosa? Strofinai imbarazzata una mano sulla fronte e cercai di evitare lo sguardo divertito di Lucy.

"C-omunque, va a fare le tue cose e non disturbarmi..."

Spostai la tenda bianca e cercai con lo sguardo Claudia facendole segno di aver finito. La donna si era messa gli occhiali per analizzare la ferita della bionda e stava finendo di pulirla.

Il giorno in cui avevo incontrato Thian era proprio qui a Miami, ma non aspettatevi una grande storia dietro. Quando ero ancora una adolescente facevo sempre delle risse per le strade della città ed un giorno incontrai la dottoressa che curò le mie ferite. Le proprosi di lavorare per me; all'inizio non fu tanto convinta ma spiegata la situazione e le mie ragioni riuscii a farla entrare nel mio gruppo.

Flashback

"Naturalmente io non sarò coinvolta nei vostra affari e se succederà qualcosa non esiterò ad andarmene."

"Certamente. Devi solo assistere i feriti nulla di più, nulla di meno."

Fine Flashback

"Come sta?"

Cercai di avvicinarmi al lettino della ferita ma una... Piccola donna? Si mise davanti a me:

"Lauren Jauregui."

Inclinai leggermente di lato il capo e osservai come l'amica di Camila mi guardava con minaccia: aveva le braccia incrociate al petto e il modo in cui teneva la mano stretta al braccio, mi fece capire che era una sicurezza apparente...

"Io non ho paura di te."

"Mi fa piacere che non hai paura di me non devi averne."

Fece un passo indietro come se la mia voce l'avesse spaventata, ma forse si trattava solo di timore.

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