Un locale vicino alla periferia era il punto d'incontro col mio contatto. C'erano varie persone che bevevano e ballavano in pista, gruppi che si drogavano e persino stripper. Le luci accompagnavano quei movimenti selvaggi e sensuali, le pareti scure creavano tensione e favorivano l'euforia della serata.
In mezzo a tutta quella gente non sarebbe stato facile trovarlo, mi avvicinai di conseguenza al bancone del barman che era in una posizione sopraelevata rispetto al resto del locale.
Da lì avrei avuto una vista migliore e fortunatamente lo avrei trovato subito.
Lucy mi aveva fornito qualche informazione sulla sua apparenza: alto, vestito scuro e con un cappuccio sulla testa.
Poche informazioni ma sarebbero bastate in questa situazione.
Lo avvistai tra la folla di persone, posto in una zona strategica nella penombra della stanza: che cosa avrebbe fatto di questi dati?
All'improvviso non ero più tanto sicura di quello che stavo facendo, ma quella sera non furono i miei dubbi e indecisioni che mi avrebbero impedito di raggiungerlo.Credetti che la mia lucidità dopo quella sera non sarebbe mai tornata.
Lei era lì, seduta a un tavolo circondata da uomini e donne sconosciute.
Era una zona privata, si capiva dalle guardie del corpo e dagli sguardi sognanti delle persone che ci giravano attorno. Chi non vorrebbe far parte del gruppo di Lauren?
La regina del male, l'angelo nero del peccato. La parte più masochista di noi avrebbe voluto essere ferita da quelle ali, sapendo che non ti avrebbero mai salvato.
Ed erano i suoi uomini a essere fanatici e ciechi davanti alle loro azioni pur di compiacere alla Regina. E il suo comportamento era altezzoso: si guardava attorno con un sorriso dominante e delle oche cercavano di fare di tutto per catturare la sua attenzione.Ero talmente furiosa che credetti di aver rotto il dischetto tra le mie mani.
Non ci potevo credere: quella era sempre stata a divertirsi con gli amici!
Sentii pizzicare gli occhi e la mia vista divenne annebbiata.
Pensavo fosse in pericolo e rendermi conto che mi stava mentendo per tutto questo tempo, spezzò qualcosa in me.Quando all'improvviso i nostri sguardi s'incontrarono, mi trattenni dall'urlare e mi limitai a guardarla con furore e abbandonare il locale sbattendo con troppa forza la porta.
Cosa me ne importava di quei maledetti dati da recapitare!
Ero arrabbiata, amareggiata e delusa.
Mi sentivo tradita dall'unica persona che io abbia mai... no, non si meritava niente da me.
Non meritava le lacrime che solcavano il mio viso mentre mi allontanavo da quello schifo di posto. A malapena vedevo dove mettevo i piedi a causa dei miei occhi appannati."Camila!"
Appena sentii la sua voce chiamarmi accelerai il passo fino a che cominciai a correre senza sosta. Non sentivo la fatica, solo quel peso sul petto che mi toglieva il respiro, mi opprimeva tanto da farmi male.
Girai dentro un vicolo sperando di seminarla, finii per sbattere contro un secchio scaraventandolo per terra e questo mi bastò per farmi alzare gli occhi e rendermi conto di essere in un vicolo cieco. Una recinzione m'impediva di proseguire."Camila! Fermati!"
Tirai un pugno alla rete e mi aggrappai a essa con le uniche forze rimaste.
Rimasi di spalle, asciugai le lacrime che non smettevano di scendere e cercai di rallentare la mia respirazione.
Era buio ma il lampione della strada davanti a me bastava per orientarmi nella notte."Lasciami spiegare! So che sei confusa ma non è-"
-Non è come credo giusto Lauren? Era questo quello che volevi dire?-
Mi voltai guardandola finalmente negli occhi con rabbia, tremavo e solo dopo poco mi accorsi della posizione del mio braccio.
Spalancai gli occhi. Che cosa avevo fatto? Che cosa stavo diventando?

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Damaged Love
FanfictionL'amore tossico che cambierà la vita della Dott.ssa Camila Cabello ha un nome molto conosciuto. Si ritroverà immersa in un mondo totalmente estraneo, ma è proprio in quel mondo che si perderà per poi ritrovare la strada di casa. E non si sa mai che...