Aprii lentamente la porta e la prima cosa che vidi furono due occhi meravigliosi di color smeraldo che mi scrutavano curiosi. Aveva i capelli mori, labbra rosse e carnose che contrastavano col pallido colore della sua pelle, potevo affermare fosse una donna a dir poco stupenda: era la criminale 27-CE, o dovrei dire Lauren Michelle Jauregui Morgado.
Rimasi ferma sulla porta per qualche secondo a osservarla: era avvolta in una camicia di forza, seduta al tavolo di metallo posto nel centro della stanza. Il pavimento era grigio, le pareti bianche, il posto spoglio, troppo vuoto. Se fossi rinchiusa tra queste mura, impazzirei persino io.
Mi ricomposi in fretta e dopo aver fatto qualche passo avanti, sentii la porta chiudersi dietro di me con uno scatto. Feci un respiro profondo per allontanare la curiosità poco professionale e mi sedetti tirando fuori dalla mia borsa il fascicolo sulla criminale.
Lei mi teneva inchiodata con il suo sguardo imperscrutabile. Avrei cercato di guardare dentro la sua anima per capire le sue emozioni se ne fossi stata capace.
Trattenni un sospiro e mi decisi a parlare:
-Salve sono la Dottoressa Camila Cabello-.
Tesi la mano verso di lei e la ritirai subito dopo con imbarazzo:
"Dottoressa se potessi, le offrirei la mano, ma come può vedere..."
-Giusto, mi scusi.- Ero troppo agitata, cosa che non mi capitava mai con i pazienti: forse erano quegli occhi splendidi che sembravano penetrarmi l'anima a mettermi insicurezza.
All'improvviso la criminale si sporse in avanti e sorridendomi sussurrò:
"La prego mi chiami Lauren... Odio i convenevoli..." La sua voce era così roca e sexy che sentii la schiena percorsa da brividi.
-Si certo. Puoi pure chiamarmi Camila se pensi possa aiutare.-
Le offrii uno dei miei miglior sorrisi che Lauren ricambiò alzando di poco gli angoli della bocca per poi riposizionarsi eretta sulla sedia.
Aprii il fascicolo per vedere i trascorsi della donna davanti a me ed erano veramente tanti: circolo d'armi e di droga e persino attentati, rapine e rapimenti... la lista continuava ancora con più precisazioni ma io mi fermai a leggere le note che avevano lasciato gli psichiatri prima di me. Una in particolare attirò la mia attenzione:
"Nel criminale 27-CE si riscontrano grandi capacità logiche, predispone di un'intelligenza interpersonale molto sviluppata. Evita i meccanismi d'introspezione facendo domande a sua volta..."
Mi aggiustai gli occhiali e sollevai lo sguardo verso di lei per parlare:
-Qui dice che non ti piace molto rispondere alle domande.-
Lauren mosse leggermente la testa di lato e accennò un sorriso:
"Già... non amo gli interrogatori..." cercai di mostrarle un sorriso rassicurante:
-Non è interrogatorio, serve per conoscerci meglio... facciamo un patto: io ti dirò delle cose di me per farti sentire più a tuo agio, ma devi promettermi di fare altrettanto.-
Lauren sorrise e si protese verso di me:
"Lo giuro sulla mia anima impura." Fece una risata che poteva essere definita maniacale da molti, ma io rimasi imbambolata nel sentire quel suono che per me, invece, era melodioso.
Mi ricomposi subito dopo per parlare:
-Bene...-
La criminale si appoggiò con i gomiti sul tavolo di metallo e cominciò a fare domande:
"Che motivo avevi di scegliermi? Sai che cosa dicono sul mio conto?"
Mi ritrovai a seguire ogni movimento delle sue labbra e a pensare quanto sarebbe stato piacevole morderle...
'Ma che cavolo sto pensando?'
-Io...-
Feci un respiro profondo e continuai:
-Volevo vedere fino a dove arrivavano le mie capacità di psichiatra... se devo dire la verità, centra anche la curiosità. E sì, ho sentito delle voci ma ho preferito non ascoltarle...-
"Anche tu?"
-...Cosa?-
Mi sorrise:
"Anche tu hai delle voci nella testa?"
La guardai stupita, con gli occhi sbarrati e la bocca leggermente aperta dallo stupore.
Poco dopo scoppiò a ridere:
"Stavo scherzando Camila! Non spaventarti."
Forzai un sorriso nonostante fossi ancora confusa.
-Vuoi chiedere altro prima che tocchi a me?-
"Sì."
Distolse lo sguardo per un secondo per poi farlo ritornare su di me:
"Che cosa faremo durante le sedute?"
Tirai un sospiro di sollievo:
'Sembra voglia collaborare.'
-Per lo più parleremo e cercheremo di porre degli obiettivi, per poi raggiungerli insieme. Cercherò di aiutarti nel miglior modo possibile.-
Finita la frase, sentii un campanello suonare:
"Sarà un piacere Dottoressa Cabello. Aspetterò con fremito la prossima seduta... per rispondere alle sue domande."
Vidi entrare Shawn e un'altra guardia per prendere Lauren e portarla nella sua cella. La seduta di oggi era già finita e una leggera tristezza s'impossessò di me.
-Arrivederci Jauregui.-
Mi fece un sorriso e Shawn mi guardò preoccupato avvicinandosi:
"Signorina Cabello venga, l'accompagno all'uscita."
'Non è andata così male.' Pensai mentre camminavo a fianco della giovane guardia che mi condusse attraverso i corridoi dell'istituto.
"Come è andata? Il criminale ventisette le ha dato problemi? Guardi che se vuole io pos-".
-Si tranquillizzi Signor Mendes...-
"Mi dia pure del tu."
-Okay, questo vale anche per te. Comunque, Shawn tranquillo non mi ha dato problemi. La prossima volta potremo iniziare con le sedute vere e proprie e sono ottimista al riguardo.-
"Cerca solo di stare attenta Camila, non voglio che ti capiti qualcosa."
-Sei molto gentile a preoccuparti.-
Eravamo arrivati all'uscita:
"Ci vediamo domani. Ciao Camila."
Salutai Shawn con un gesto della mano e mi diressi verso il parcheggio per raggiungere la mia auto.
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Che ne pensate di Shawn e le sue preoccupazioni?
Come andranno le cose tra la Dottoressa Cabello e il grande criminale Jauregui?
Al prossimo capitolo...😉

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Damaged Love
أدب الهواةL'amore tossico che cambierà la vita della Dott.ssa Camila Cabello ha un nome molto conosciuto. Si ritroverà immersa in un mondo totalmente estraneo, ma è proprio in quel mondo che si perderà per poi ritrovare la strada di casa. E non si sa mai che...