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La settimana gli era sembrata interminabile. Il campionato era sospeso per le festività e, nonostante gli allenamenti quotidiani, gli era parso che il tempo non passasse mai.

Si stava preparando per la festa a casa di Betty: un completo scuro e una camicia grigia erano stati la sua scelta. Niente di troppo impegnativo, ma sufficientemente elegante per l'ambiente in cui si sarebbe tenuta la festa. Afferrò la bottiglia di champagne e uscì.


L'appartamento era pieno di gente mai vista. Betty doveva avere esagerato un po' con gli inviti. Fortunatamente quando arrivò, scorse tra la folla Juan e Goran. Dopo avere salutato la padrona di casa, si diresse subito verso di loro. Trascorsero il tempo chiacchierando e mangiando qualcosa dal ricco buffet che Betty aveva preparato per i suoi ospiti.

Ad un tratto la ragazza li chiamò e li fece avvicinare alla televisione, che stava trasmettendo l'edizione serale del telegiornale locale. Era la trasmissione in cui sarebbe dovuta comparire anche Alessia.

<<Eccola!>> esclamò Betty.

I ragazzi guardarono lo schermo, su cui apparve il volto di Alessia mentre intervistava il gestore del ristorante a proposito del menù che avrebbe offerto ai clienti in quella serata così particolare. Alessia era molto professionale, ma Nikola era sicuro di avere intravisto, nei suoi occhi, un disagio che la ragazza si era affrettata a nascondere. Forse non le piaceva così tanto apparire in televisione...


Alessia aveva cercato di scollarsi Marco di dosso, ma inutilmente. Il ragazzo l'aveva prima invitata ad andare a festeggiare il nuovo anno in un locale alla moda insieme ad un gruppo di suoi amici; lei aveva rifiutato l'invito il più gentilmente possibile, dicendogli che aveva già un altro impegno. A quel punto lui aveva insistito per accompagnarla alla festa di Betty e non aveva voluto desistere. Alessia si rassegnò e, mentre l'auto di Marco viaggiava verso la casa dell'amica, pensò a cosa sarebbe successo quando Goran e Nikola avessero visto il suo accompagnatore. Non voleva che i due si facessero idee sbagliate.

Non si era portata un ricambio per la festa, quindi sperò che la sua tenuta - jeans e camicia - fosse all'altezza della serata.


Betty aprì loro la porta e, non appena vide Marco, assunse un'espressione perplessa. Alessia l'ammonì con lo sguardo per evitare commenti e la ragazza si rimangiò quello che stava per dire. Non le piaceva quel ragazzo: era pieno di sé e non accettava che qualcuno potesse pensarla in modo diverso da lui. In più, essendo il figlio del capo di Alessia, le sue attenzioni indesiderate nei confronti dell'amica potevano diventare scomode. Tuttavia, da perfetta padrona di casa, fece loro strada verso il guardaroba, dove i due lasciarono i rispettivi cappotti, prima di guidarli attraverso la sala piena di gente.


Alessia aveva visto quelle persone solo qualche volta a feste come quella; non le considerava di certo amici. Ma erano tutti gentili e simpatici, quindi scambiare qualche parola con loro non sarebbe stato un problema.

Raggiunsero presto Juan, Nikola e Goran. I tre scrutarono Marco con sguardi interrogativi, ma lui sembrò non accorgersene. Si offrì di prenderle qualcosa da bere e lei accettò, ansiosa di poterlo allontanare per qualche minuto.

<<Tutto bene con lui?>> le chiese subito Goran.

Alessia annuì.

<<Scusa Betty, mi dispiace averlo portato qui. Ho provato a liberarmene, davvero, ma è stato impossibile>>

<<Non importa. Ma se combina qualcosa lo butto fuori personalmente>> minacciò Betty.

<<Conta su di noi>> le fece eco Juan. Goran annuì convinto.

Alessia notò che Nikola non aveva detto nulla e che seguiva Marco con lo sguardo.

//Chissà cosa starà pensando...//

Marco tornò da lei con un bicchiere di vino bianco e le chiese di seguirlo; aveva conosciuto due ragazzi molto simpatici e voleva farci quattro chiacchiere. Alessia guardò gli altri e, dopo avere bevuto tutto d'un fiato il suo vino, lo seguì.

La conversazione era monopolizzata da Marco che, per di più, le aveva posato un braccio sulle spalle, come per rivendicare chissà quale diritto su di lei. Alessia si divincolò un paio di volte con delle scuse e, per evitare che la cosa si ripetesse, gli disse di avere bisogno di una boccata d'aria fresca.

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