Il giorno dopo in tutta la città non si parlava che dell'operazione con cui la polizia aveva arrestato tutti i componenti della banda che spacciava nella periferia. Alessia tirò un sospiro di sollievo quando seppe che anche Marco e lo spacciatore che l'aveva accoltellata erano finiti dietro le sbarre. Nikola la chiamò per chiederle come si sentiva.
<<Molto più tranquilla, in effetti>> ormai non era più imbarazzata a parlare con lui, almeno al telefono.
Alessia si recò in ufficio per parlare con Clelia, che ancora non si capacitava che Marco fosse coinvolto.
<<Tu ne sapevi niente?>> le chiese.
Alessia sapeva di non poter rivelare i dettagli di quanto successo. Dettagli che aveva raccontato solo agli inquirenti. Così scosse la testa.
Dopo pochi istanti la donna continuò:
<<Ti ho chiamato per comunicarti che, in seguito a questo scandalo, il padre di Marco ha deciso di lasciare la guida del gruppo e che è stato scelto, al suo posto, un nuovo amministratore delegato: Francesco Mieli. Ne hai già sentito parlare?>>
La ragazza annuì. Mieli era un pezzo da novanta del mondo dell'editoria e, anche se ultimamente non aveva ricoperto nessun incarico, tutti nell'ambiente lo conoscevano.
<<Ti affido il compito di intervistarlo per il giornale. L'articolo deve essere pronto per dopodomani>>
Non aveva molto tempo, ma si sarebbe inventata qualcosa.
<<Un'ultima cosa, Alessia. Sabato sera ci sarà la presentazione ufficiale e, ovviamente, dobbiamo essere tutti presenti. Se vuoi, puoi portare qualcuno... Si, insomma, un cavaliere>> concluse con un lieve imbarazzo.
Alessia annuì in fretta e lasciò l'ufficio, prima che Clelia potesse accorgersi che era arrossita.
Era stata in dubbio fino all'ultimo, ma alla fine glielo aveva chiesto. Era arrossita e aveva finito per balbettare, ma avevo dovuto farlo. L'idea di passare svariate ore - questi eventi duravano sempre un'eternità - da sola in mezzo a gente che parlava solo di lavoro bevendo calici di vino e mangiando tartine l'aveva convinta. Nikola aveva accettato volentieri. Sarebbe passato a prenderla tra pochi minuti e lei si sentiva strana.
Sotto il cappotto indossava un vestitino rosa antico che Betty le aveva regalato un paio di anni prima per il suo compleanno. La sua scarsa vita sociale non le aveva mai dato occasione di indossarlo. Questa era la volta buona. Degli stivali neri con un minimo di tacco completavano il suo look.
Quando finalmente il citofono suonò, Alessia chiuse la porta di casa e raggiunse Nikola che l'aspettava fuori dal portone. Era vestito tutto in nero; persino la sciarpa era nera. Stava benissimo.
Il ragazzo le diede un bacio sulla guancia e la scortò alla macchina. Alessia aveva le mani sudate per l'agitazione. Doveva calmarsi a tutti i costi. Fece un paio di respiri profondi e poi salì in macchina.
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Broken Soul
Любовные романыPRIMO VOLUME - Una ragazza dal passato difficile, degli incontri che le cambieranno la vita. Sullo sfondo del campionato maschile di pallavolo una storia di amicizia e amore.