Infortunio

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La partita era finita e loro avevano vinto, mantenendo il primo posto a pari merito con Modena. mancavano solo due settimane all'inizio dei play - off: giocare in casa le partite decisive sarebbe stato un grande vantaggio e dovevano impegnarsi al massimo per riuscirci.

Goran si era accorto che qualcosa non andava. Nikola aveva commesso alcune imprecisioni e questo non era da lui. Fortunatamente non c'erano state conseguenze negative, dato il valore modesto della squadra avversaria, ma era preoccupato. Che fosse successo qualcosa con Alessia? L'amico gli aveva accennato, nei giorni precedenti, che la ragazza lo stava evitando e che avrebbe voluto parlarle per chiarire le cose. Adesso, mentre firmavano autografi e scattavano foto con i fans, lui cercava Alessia con lo sguardo. Alla fine l'individuò: era ancora seduta al suo posto, mentre Betty aveva già raggiunto Juan. Andò da lei e l'amica lo abbracciò, complimentandosi per la vittoria.

<<Tutto bene?>> indagò lui.

<<Si, certo>> gli rispose. Poi guardò oltre la sua spalla. <<Adesso devo andare, scusami. Devo finire un articolo urgente>> gli lasciò un bacio sulla guancia e si dileguò.

Pochi secondi dopo Goran venne affiancato da Nikola e capì il motivo di tutta quella fretta: effettivamente Alessia stava evitando l'amico. Quello che ancora non sapeva era il perché.


Era strano ricevere un messaggio da parte di Goran. In teoria, avrebbe dovuto essere nel bel mezzo dell'allenamento pomeridiano. Le chiedeva di raggiungerlo il prima possibile al palazzetto.

//Cosa sarà successo?//

Uscì dalla redazione e, per fare prima, prese l'autobus che l'avrebbe portata nella zona dell'impianto sportivo. Fece appena in tempo a scendere dal bus e ad attraversare la strada che scorse in lontananza due figure uscire dalla palestra. Si avvicinò e riconobbe Goran e Nikola. Stava già chiedendosi che cosa fosse saltato in mente all'amico, quando si accorse che stava sorreggendo Nikola, il quale teneva la gamba sinistra sollevata. Si precipitò dai due ragazzi.

<<Cosa è accaduto?>> chiese preoccupata. Guardò Nikola e capì che tentava di nascondere il dolore.

<<Un brutto atterraggio dopo un muro>> spiegò lui.

<<Fino a domani non può caricare il peso, poi si vedrà>> aggiunse Goran. <<Dovrebbe essere solo una distorsione, ma deve stare attento se vuole rimettersi in tempi brevi>>

Alessia vide Nikola sbuffare leggermente.

<<Ale, ti dispiace darmi una mano? Lo portiamo a casa, poi io devo tornare all'allenamento>>

<<Va bene>>

Insieme lo aiutarono a salire sull'auto di Goran, che era la più vicina, poi Alessia guidò la macchina di Nikola fino al suo appartamento.

Fortunatamente il palazzo era dotato di ascensore: non sapeva come avrebbero potuto fargli salire tre piani di scale con la gamba conciata in quel modo.

Entrarono e lo fecero sedere sul divano, mettendogli un cuscino sotto il ginocchio infortunato.

<<Io devo andare. Puoi restare qui con lui fino al mio ritorno? Vedrò di procurarmi un paio di stampelle>>

Alessia non avrebbe voluto rimanere da sola con Nikola, ma aveva bisogno di aiuto e non poteva tirarsi indietro.

<<Certo, vai pure. Ci vediamo dopo>>

Goran la salutò con un abbraccio e uscì.

//E adesso?//

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