Perdersi

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Nikola le prese il viso e la baciò con passione, interrompendola. Lei rispose al bacio senza esitare e questo gli rese quasi impossibile staccarsi. Tuttavia ci riuscì, anche se non sapeva quanto a lungo avrebbe resistito.

La fissò e finalmente le disse quello che avrebbe voluto dirle un milione di volte in quelle ultime settimane.

<<Non hai idea di quanto ti voglio>> sapeva che dalla sua voce era trasparito tutto il bisogno che aveva di lei.

Alessia spalancò leggermente gli occhi e sorrise appena.

Non riusciva ancora a lasciarsi andare, temeva che lei cambiasse idea e non l'avrebbe mai forzata; doveva esserne più che sicura. Cercò nel suo sguardo un dubbio, un tentennamento, ma non ne trovò.

Lei era rimasta lì, senza indietreggiare, e lui non sapeva cosa fare.

Non riuscì a muoversi quando lo baciò di nuovo. O quando gli sfilò la maglietta, sfiorando con le dita la sua pelle.

Quando incrociò nuovamente il suo sguardo, capì di non avere speranze. La desiderava troppo.

L'attirò a sé, lasciandole dei baci lungo il collo e sulle spalle; ad ogni contatto la sentiva arrendersi un po' di più a lui e la consapevolezza di quanto lei si fidasse di lui gli riempì il cuore di gioia.

<<Ti amo>> le sussurrò all'orecchio.

Lei gli cinse il collo con le braccia, reclamando le sue labbra e facendo aderire i loro corpi.

E lui fu perduto.

Non aveva mai provato una sensazione così totalizzante; gli sembrava di essere ubriaco di lei, del suo respiro affannato, dei suoi gemiti, delle sue mani che si muovevano delicate sul suo torace.

Lentamente e delicatamente, la spinse verso il letto, su cui la fece adagiare.

Doveva controllarsi e darle il tempo di abituarsi ad ogni suo gesto, ad ogni movimento dei loro corpi.

Disteso accanto a lei, le sollevò la canottiera fino a insinuare la mano sotto di essa, accarezzandole la pancia e i fianchi. La sentì rabbrividire e la guardò, chiedendole in silenzio il permesso di continuare.

Alessia annuì impercettibilmente e lui spostò la mano più in alto, sfiorandole i seni. Non aveva mai distolto gli occhi dal suo viso, per vedere la sua reazione.

La ragazza chiuse gli occhi e sospirò e lui non poté fare a meno di baciarla.

Si perse in quel bacio, mentre la con la mano continuava ad accarezzarla.

Avrebbe voluto procedere lentamente, ma i suoi intenti vennero annientati da lei, che si inarcò verso di lui, tenendolo stretto, chiedendo di più.

Allora Nikola le tolse la canottiera, stringendo a sé il suo corpo, ormai quasi completamente nudo. I suoi baci divennero voraci e il tocco delle sue mani più deciso.

Alessia non sembrava intimidita, o spaventata; anzi, rispondeva come se non fosse la prima volta, come se trovarsi tra le sue braccia fosse la cosa più naturale del mondo.

Si mise sopra di lei, facendo scorrere le dita su una sua gamba e guardandola ancora una volta.

<<Se non mi fermo ora, potrei non riuscirci più>> la avvisò col respiro corto.

Alessia spostò le mani lungo la sua schiena, fino ad arrivare ai suoi fianchi e ad afferrare l'elastico dei suoi pantaloni.

<<Allora non fermarti>>

Gli sembrò la frase più provocante che avesse mai sentito e rischiò di perdere la poca lucidità che gli era rimasta.

Tornarono a baciarsi, liberandosi degli indumenti che ancora li separavano.

I loro corpi continuarono a muoversi come se si conoscessero da sempre, le loro bocche a cercarsi come se dipendessero l'una dall'altra e i loro respiri si mescolarono fino all'ultimo, come se fossero parti di una stessa anima.

Broken SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora