La musica era assordante e le luci soffuse non permettevano una buona visuale. Alessia era seduta al bancone del bar con un cocktail, rigorosamente analcolico, in mano. Si guardava in giro cercando Marco tra la folla, ma sembrava che ancora non fosse arrivato. Aveva già dovuto respingere le avances di un paio di giovani che, vedendola sola al bar, avevano sperato di poterla rimorchiare. Il locale non era particolarmente grande e la ragazza era sicura che, non appena Marco fosse arrivato, avrebbe potuto individuarlo. Finì il suo drink e si diresse verso la pista da ballo, dove la folla si muoveva a ritmo di musica house. Non vedeva l'ora di tornare a casa, lontano da quel fracasso.
Erano quasi due ore che si trovava lì e temeva di avere frainteso la telefonata di Marco. Vagò senza meta per il locale, finché non si accorse che l'oggetto della sua ricerca stava entrando. Il ragazzo si muoveva con disinvoltura, salutando molte persone. Era chiaro che non era la prima volta che frequentava il locale. Alessia lo tenne d'occhio da lontano. Per un po' non accadde nulla: lui bevve un paio di drink e parlò con altri ragazzi. Accennò persino qualche passo di danza.
Alessia si accorse però che, cercando di non farsi notare, Marco si stava dirigendo verso l'uscita di servizio, nascosta da un paravento nero.
//Ci siamo//
Cercando di mischiarsi tra la folla, lo seguì. La porta di servizio era socchiusa e lei si accostò per origliare, ma non riuscì a sentire niente. Decise di uscire nel vicolo alla ricerca del ragazzo; estrasse dalla borsa la sua macchina fotografica e spinse la porta. L'aria fredda di gennaio la sferzò con violenza, ma non ci fece caso. Percorse in silenzio qualche metro, fino a quando udì un borbottio provenire da poco lontano, oltre l'angolo. Si sporse appena in modo da poter vedere cosa succedeva e i suoi sospetti trovarono conferma.
Goran aveva salutato Betty, Juan e Nikola pochi minuti prima. Non aveva voluto uscire con loro dopo l'allenamento, dicendo che era particolarmente stanco. In realtà non era riuscito a smettere di preoccuparsi per Alessia e per ciò che avrebbe fatto quella sera. Così adesso si stava dirigendo al The Box per controllare che andasse tutto bene. Si fidava della ragazza e del suo metro di giudizio, ma immischiarsi in affari come quelli del traffico di stupefacenti non era uno scherzo.
Il parcheggio era troppo affollato per essere il luogo di quei loschi traffici, così Goran entrò nel locale in cerca dell'amica. Non gli ci volle molto per capire che la ragazza non era lì. Sperava che si fosse sbagliata, o semplicemente che avesse riconsiderato il suo piano e fosse tornata a casa. Stava per uscire quando, passando davanti all'uscita di servizio, notò che la porta era aperta.
Alessia non credeva ai suoi occhi: Marco stava pagando uno spacciatore per avere il suo rifornimento di droga! Probabilmente, a giudicare dalla sua telefonata di pochi giorni prima, una parte di quella droga l'avrebbe rivenduta. Cercando di non fare rumore, Alessia scattò alcune fotografie, tentando di inquadrare al meglio sia Marco che lo sconosciuto.
All'improvviso il suo cellulare squillò. Si era dimenticata di togliere la suoneria!
//Dannazione!//
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Broken Soul
RomancePRIMO VOLUME - Una ragazza dal passato difficile, degli incontri che le cambieranno la vita. Sullo sfondo del campionato maschile di pallavolo una storia di amicizia e amore.