Confidenze notturne - 1

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Era distesa sul suo letto al buio e il sonno faticava ad arrivare.

//Troppe emozioni, probabilmente//

Una volta rientrati, Nikola l'aveva presa in disparte per pochi minuti, ripetendole più volte quanto fosse bella e baciandola come aveva desiderato fare per tutta la sera.

Adesso continuava a rigirarsi nel letto, aspettando di crollare.

Poco distante, udì Goran sospirare.

<<Non riesci a dormire?>> le domandò l'amico.

<<No. Ti ho svegliato?>> si informò, preoccupata.

<<No. Anche io non riesco a prendere sonno>>

Protetta dal buio della notte, Alessia lo ringraziò.

<<Non ho fatto niente>>

<<Sì, invece>> insistette lei. <<A volte mi chiedo cosa ho fatto per meritare la tua amicizia>> gli confessò.

Lo sentì cambiare posizione.

<<Ale, sei una ragazza in gamba e io sono onorato di essere tuo amico. Con te posso essere me stesso e sento che tu mi conosci e mi capisci meglio di chiunque altro. Beh, a parte Nik...>> precisò.

Alessia non era gelosa del suo rapporto con Nikola: anzi, li invidiava un po' per la loro amicizia fraterna e credeva fermamente che niente e nessuno li avrebbe mai potuti separare.

Visto che anche Goran sembrava in vena di confidenze notturne, provò a indagare su una cosa a cui aveva pensato spesso ultimamente, ma che non aveva ancora trovato il tempo di chiedergli in quei primi giorni in terra australiana.

<<Posso domandarti una cosa?>>

<<Spara>> acconsentì lui.

<<Sara?>> pronunciò solo il suo nome, certa che l'amico avrebbe capito a cosa lei si riferisse.

La sua risposta non arrivò subito.

<<Non è lei>> rispose alla fine.

<<Non credo di avere capito>>

<<Non è lei quella giusta>> specificò Goran.

<<Mi è sembrata simpatica, e intelligente>> obiettò Alessia.

<<Lo è. E quando sto con lei mi trovo bene>>

<<Ma...?>>

Il giovane impiegò del tempo per trovare le parole.

<<Ma non è scattata la scintilla. Tra di noi non esiste quello che c'è tra te e Nik, o tra Betty e Juan, o tra Vladi e sua moglie Marjia>> la sua voce era seria. <<Sai, anche io voglio qualcosa del genere: una persona a cui appartenere e che mi appartenga>>

La ragazza era senza parole; non si sarebbe mai aspettata una confessione a cuore aperto così facilmente. Le venne naturale rispondere all'amico.

<<La troverai, Goran. Ne sono sicurissima>>

Lui non disse niente per alcuni secondi, poi le chiese con un tono che lei non riuscì ad interpretare:

<<Potrei avere un abbraccio?>>

Alessia fu così sorpresa dalla sua richiesta che impiegò qualche attimo a registrarla. Poi si alzò e praticamente saltò sul letto di lui. Lo trovò seduto e lo abbracciò più stretto che poté. Le braccia di Goran la circondarono e lui posò la testa sulla sua spalla.

<<Puoi avere tutti gli abbracci che vuoi>> gli sussurrò.

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