Fu un'altalena infinita di emozioni e Alessia ancora non si capacitava di quello che era successo. Ci aveva sperato, ci aveva creduto, in alcuni momenti aveva avuto dei dubbi, ma alla fine si era davvero convinta che sarebbe finita così.
La sua mente ripercorreva incessantemente la sequenza di immagini che avevano portato a quel momento: il palazzetto colmo di pubblico, i cori dei tifosi, lo schieramento delle formazioni in campo. E poi tutte quelle azioni che, piano piano, li avevano portati a vivere un sogno. Come quando, nel corso del secondo set, per recuperare un pallone Vladimir era letteralmente volato oltre i cartelloni pubblicitari. Oppure quando, in una fase di appannamento del libero, Goran si era fatto carico anche della sua zona di ricezione, coprendolo. Ancora, un paio di muri di Nikola sul più forte attaccante russo e ben tre ace di Aleksandar a metà del terzo parziale. In tutti questi frangenti si era rafforzata in lei la convinzione che ce l'avrebbero fatta.
Aveva scattato così tante fotografie che aveva dovuto cambiare la scheda di memoria all'inizio dell'ultimo set.
E adesso si godeva la scena con gli occhi lucidi e il cuore colmo di gioia. Li guardava festeggiare tutti insieme in mezzo al campo e non riusciva a pensare ad altro, se non al fatto che era orgogliosa di loro. Avevano disputato una grande partita, senza mai abbattersi, restando uniti e concentrati sull'obiettivo.
Era ferma al limitare del rettangolo di gioco e li osservava mentre si abbracciavano e sventolavano la bandiera del loro Paese. Un Paese che li avrebbe celebrati come dei moderni eroi, capaci di vincere per la prima volta l'oro olimpico.
Nikola stava ancora festeggiando coi suoi compagni e con lo staff tecnico. Era stata dura, ma aveva sempre creduto nelle loro possibilità. Adesso non vedeva l'ora di potersi mettere al collo quella medaglia.
Ma prima c'era una cosa che doveva fare.
La cercò con lo sguardo e quando la vide gli mancò il respiro: era quasi più emozionata di loro, ed era bellissima.
<<Allora?>> era la voce di Boban. <<Che cosa stai aspettando?>>
Si girò verso il suo allenatore e lo vide gesticolare nella direzione di Alessia.
<<Adesso potete smetterla di mangiarvi con gli occhi e uscire allo scoperto. Va da lei! O vuoi un invito ufficiale?>>
Nikola gli sorrise e non se lo fece ripetere due volte. Le corse incontro e l'abbracciò, sollevandola in aria e facendola ruotare a venti centimetri da terra. Poi la mise giù e la baciò, davanti a migliaia di persone, alle telecamere, ai suoi compagni di squadra. Non gli importava; voleva condividere la sua gioia con lei e dimostrarle quanto fosse importante per lui.
Non si era ancora staccato da lei, quando capì che i suoi compagni li avevano circondati e stavano applaudendo e fischiando. La ragazza nascose il volto contro il suo petto. Sapeva che in quel momento era tremendamente in imbarazzo, così la strinse a sé, come per proteggerla.
<<Ti amo>> le disse, cercando di superare il frastuono che li circondava.
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Broken Soul
RomancePRIMO VOLUME - Una ragazza dal passato difficile, degli incontri che le cambieranno la vita. Sullo sfondo del campionato maschile di pallavolo una storia di amicizia e amore.