La mattina dopo, quando si ritrovarono tutti e quattro a colazione, regnava uno strano silenzio. Da lì a poco sarebbero dovuti andare in palestra e quella sera ci sarebbe stata la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Doveva assolutamente parlare con Alessia.
Notò le occhiate che Goran e suo fratello si stavano scambiando, ma li ignorò, per concentrarsi invece sulla ragazza. Era un libro aperto: le occhiaie indicavano che non aveva dormito molto, era pallida e i suoi occhi non avevano quella luce che lui adorava.
La sera precedente, quando l'aveva fissato con gli occhi sbarrati, aveva immediatamente compreso che non lo stava guardando veramente, ma che stava rivivendo i momenti bui del suo passato. Sapere quale sofferenza si celava dietro quel respiro accelerato e quell'espressione scioccata gli aveva fatto male; avrebbe voluto abbracciarla e consolarla, ma si era dovuto trattenere. Quando lei se ne era andata era uscito a fare una camminata per smaltire il nervosismo e una volta tornato in camera aveva evitato suo fratello. Non aveva voglia di parlare con lui; non avrebbe potuto spiegargli l'accaduto senza raccontare il passato di Alessia.
La ragazza lo fissò brevemente e poi distolse lo sguardo, tornando a concentrarsi sulla sua colazione.
Quella situazione lo stava logorando: doveva assolutamente chiarire con lei e sistemare le cose.
Quando vide che aveva terminato di mangiare e stava per alzarsi, le si avvicinò e, prendendola delicatamente per mano, ma con decisione, la obbligò a seguirlo nella camera di lei, sotto gli sguardi preoccupati degli altri due.
Non era sicura di essere pronta ad affrontarlo, o di sapere cosa dirgli. Mentre lo guardava in silenzio, dentro di lei si rincorrevano pensieri e sentimenti.
Quella notte aveva dormito poco e male: gli occhi di Nikola avevano riempito il buio intorno a lei e adesso sistemare le cose con lui era tutto quello che voleva.
Il giovane era rimasto fermo, lasciando vagare lo sguardo sul suo viso. Ad un tratto colmò la distanza che li separava e la strinse a sé. Senza dire una parola. Lei sentì le sue braccia che la circondavano e si sciolse, aggrappandosi a lui. Il silenzio tra di loro era ora completamente diverso da quello di poco prima: era il silenzio tra due persone che sanno cosa prova l'altro, che non hanno bisogno di parole e di spiegazioni, ma solo l'uno dell'altro.
Alessia non si rese conto del tempo che passava, ma solo di ciò che provava tra le braccia di Nikola. Sapeva che non era arrabbiato; era solo dispiaciuto di non poter fare di più per aiutarla.
Nonostante quanto accaduto la sera prima, la ragazza si sentiva sicura con lui; si sentiva a casa.
Si allontanarono leggermente per potersi guardare e Nikola le posò un piccolo bacio sul naso. Quel gesto così dolce e strano la fece sorridere. Lui fece lo stesso e lei seppe che tutto era tornato come doveva essere.
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Broken Soul
RomancePRIMO VOLUME - Una ragazza dal passato difficile, degli incontri che le cambieranno la vita. Sullo sfondo del campionato maschile di pallavolo una storia di amicizia e amore.