Panorama

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Non riusciva a credere a quello che aveva davanti agli occhi. Era così emozionata che si dimenticò persino di Nikola, che stava osservando la sua reazione.

Attraverso un'enorme vetrata, poteva vedere dall'alto tutto il tratto della baia che comprendeva l'Harbour Bridge e l'Opera House. Le luci delle auto e dei grattacieli illuminavano quello spettacolo, connubio perfetto tra natura e architettura. Le vele bianche del teatro splendevano e risaltavano sullo sfondo nero dell'oceano di notte. Aveva un groppo in gola e, quando deglutì, si accorse che aveva tenuto la bocca aperta per tutto il tempo.

Si ricordò solo allora che Nikola era con lei.

Si voltò e vide il ragazzo sorriderle e avvicinarsi. Le prese una mano e le baciò il dorso.

<<Speravo ti sarebbe piaciuto>>

<<Io... Non ho parole>> gli rispose.

Lui la fece accomodare ad un tavolo, da cui potevano continuare ad osservare il bellissimo panorama.

Alessia non riusciva a distogliere lo sguardo dal vetro, ma dopo alcuni minuti si costrinse a guardare Nikola.

<<Scusa, io... Grazie>> balbettò, confusa.

Lui le prese di nuovo la mano e gliela strinse, senza mai smettere di guardarla.

<<E' la reazione che speravo. Più o meno come quella che ho avuto io quando ti ho vista uscire dalla camera vestita così>>

Alessia gli fece un sorriso timido.

Riusciva sempre a farla sentire speciale, mentre lei era un disastro. Anche ora: lui era splendido, rilassato, a suo agio; invece lei si sentiva nervosa ed esposta, sotto il suo sguardo.

L'arrivo del cameriere la obbligò a riprendersi per poter ordinare.


La cena era andata benissimo: al di là dell'ottimo cibo, Alessia si era sentita la ragazza più fortunata del mondo. Nikola era stato un vero cavaliere e l'aveva trattata come se fosse la cosa più preziosa sulla faccia della terra. Non ricordava quante volte le aveva fatto dei complimenti, guardandola con quei suoi occhi dolci che erano capaci di leggerle l'anima; o quante volte le aveva accarezzato la mano. 


Adesso stavano camminando lungo la baia, mano nella mano. Alessia era già felice così, ma il giovane le aveva detto che c'era un'altra sorpresa. Non sapeva cosa aspettarsi.

Si stavano avvicinando al teatro e, quando furono a pochi passi dalla grande scalinata d'accesso, lei si fermò e si voltò verso di lui.

Nikola non disse nulla; semplicemente le sorrise, facendole un piccolo segno col capo.

Alessia lo abbracciò di slancio, nascondendo il grande sorriso che le era apparso sul volto contro il collo del ragazzo.

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