Messaggi

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Era pronta per tornare nella loro "casa" temporanea e stava aspettando i ragazzi all'ingresso della palestra. Chi l'aveva detto che le donne erano lente? Alessia sentiva crescere le radici mentre attendeva. Per ingannare il tempo estrasse il cellulare e controllò i messaggi; quella mattina non aveva ancora avuto tempo di farlo. Trovò alcuni messaggi di Betty.

CIAO ALE! ALLORA, COME VA DALL'ALTRA PARTE DEL MONDO?

HO VISTO CHE I RAGAZZI HANNO VINTO LA PRIMA PARTITA, FAI LORO I COMPLIMENTI DA PARTE MIA.

MI MANCATE MOLTO! MA TRA POCO VI RAGGIUNGO! JUAN MI HA FATTO AVERE I BIGLIETTI PER LE PROSSIME PARTITE DEL BRASILE.

MA ADESSO PARLIAMO DI COSE SERIE: IL NOSTRO SHOPPING E' STATO UTILE?!?

Leggendo l'ultimo messaggio Alessia divenne rossa come un peperone. Rispose subito:

MA BETTY! SIAMO QUI SOLO DA POCHISSIMI GIORNI...!

<<A chi scrivi?>>

Alessia sussultò udendo la voce di Nikola. Non li aveva sentiti arrivare. Mise via subito il cellulare e cercò di dissimulare l'imbarazzo.

<<A Betty. Tra poco ci raggiungerà per vedere Juan giocare>>

Mentre Vladimir e Goran si avviavano fuori, Nikola si chinò su di lei.

<<E allora perché sei arrossita?>> le domandò sottovoce.

Il suo respiro sulla pelle le diede i brividi.

<<E' che qui dentro fa molto caldo>> gli rispose senza guardarlo.

Lo vide sorridere e capì di non essere riuscita ad ingannarlo. Ma almeno smise di fare domande e così poterono seguire gli altri fuori da lì.


La partita contro la Germania fu una vera e propria guerra di nervi. Non tanto per il conto finale dei set, dato che riuscirono a vincere senza perderne nemmeno uno, ma per l'andamento degli stessi. Ogni volta che sembrava che avessero guadagnato un margine rassicurante, i tedeschi ricucivano lo strappo. Non riuscirono mai a sorpassarli nel punteggio, ma scrollarseli di dosso fu un'impresa davvero complicata. Per fortuna avevano maggiore esperienza a livello internazionale e riuscirono a metterla a frutto. Quando anche l'ultimo pallone cadde a terra, in mezzo al campo esplosero i festeggiamenti. Goran venne eletto MVP. Uscirono tutti insieme a cena per celebrare la vittoria, ma rientrarono presto: Boban voleva che si riposassero in vista della partita contro l'Argentina, l'ultima del girone, che avrebbe potuto sancire il loro primo posto nella pool.


Dejan si era ripreso completamente dall'infortunio e rientrò in squadra a tutti gli effetti. Alessia era felice di poter tornare alla sua amata macchina fotografica e sapeva che Nikola era ancora più felice di non doverla guardare mentre rischiava di farsi nuovamente male.

Nel frattempo il suo livido era quasi scomparso: sulla guancia rimaneva solo un leggero alone. Un po' le dispiaceva, perché quel livido era il segno di quell'esperienza incredibile che era stata allenarsi durante le Olimpiadi.

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