Tra ragazze

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Quelle settimane passarono lentissime per le due amiche.

Betty si era concentrata sulla sessione di esami estiva e si era quasi rinchiusa in casa per studiare.

Alessia si era praticamente trasferita in redazione per seguire al meglio tutti gli articoli che Clelia le aveva affidato prima di partire. Fortunatamente lavorare l'aiutava a distrarsi: Nikola le mancava molto e non poteva contare nemmeno sulla compagnia di Goran. Sentirli al telefono o via webcam non era la stessa cosa.


Mancavano ancora alcuni giorni alla partenza, e poi finalmente l'avrebbe rivisto.

Betty aveva terminato gli esami all'Università e le due ragazze stavano mangiando un gelato in uno dei tanti bar sotto i portici nel centro di Cuneo.

<<Gli esami mi hanno distrutta! E mi manca Juan. Come fai ad essere così tranquilla?>> le chiese la bionda.

<<Perché tra pochi giorni lo rivedrò. E potremo stare insieme tutto il tempo che vogliamo>> un sorriso le comparve sul volto.

Notò che l'amica la guardava in modo strano.

<<Cosa stai pensando?>>

<<Mi è venuta in mente una cosa, ma non so... Probabilmente è una sciocchezza>>

<<Che cosa?>>

Betty respirò a fondo.

<<Beh, sono sicura che ne avrete già parlato, ma... Come vi comporterete con il resto della squadra e dello staff?>>

Alessia non comprese subito quello a cui l'altra si riferiva.

<<Che vuoi dire?>>

<<Farai parte dello staff, ma avrai anche una relazione con uno dei giocatori. Lo dichiarerete a tutti oppure lo terrete nascosto?>>

<<Detto così sembra brutto>> Alessia si rese conto di non avere idea di come sarebbero andate le cose. Lei e Nikola non ne avevano mai discusso.

<<Sto solo dicendo che qualcuno potrebbe insinuare che hai ottenuto l'incarico solamente perché stai con un giocatore>>

La ragazza non ci aveva mai pensato. Si adombrò in volto.

<<Hai ragione. Sarebbe più professionale se nessuno sapesse. Dovremo evitare certi atteggiamenti in pubblico>>

<<Ehi, Ale>> l'amica le prese una mano per confortarla. <<Stai tranquilla. Sei brava e ti meriti questo lavoro. Andrà tutto bene, ci saranno Nikola e Goran insieme a te>>

Alessia le sorrise, annuendo.

Betty cambiò improvvisamente tono.

<<Allora... Ho bisogno di rilassarmi e non c'è niente di meglio di un po' di gossip>> la guardò maliziosa. <<Dimmi, come vanno le cose con Nikola?>>

Alessia si mise sulla difensiva.

<<Vanno bene, grazie dell'interessamento>>

<<Non penserai di cavartela così, vero? Non mi hai mai raccontato nei dettagli cosa è avvenuto la sera del mio compleanno>>

Alessia abbassò lo sguardo sulla sua coppa di gelato ormai vuota.

<<Non fare la timida! Ti conosco da quando entrambe facevamo ancora la pipì nel pannolino e mangiavamo le formiche!>>

Alessia tuttavia non parlava. Era più forte di lei, non riusciva a raccontare facilmente cose così private.

Betty proseguì:

<<E va bene! Non ti chiederò i dettagli, ma almeno mi merito di sapere a che punto è il vostro rapporto. Dopotutto, state insieme un po' grazie a me>>

<<Che cosa vuoi che ti dica?>> la guardò timidamente.

<<Sei riuscita a sbloccarti con lui? Voglio dire... I vostri rapporti fisici come vanno?>>

Alessia esitò.

<<Vanno... Bene, direi>>

<<Dalla tua faccia non si direbbe. C'è stato qualche problema?>>

<<No>>

<<Ma...?>>

<<Ha detto che vuole che ci andiamo piano, per essere sicuri che io sia pronta>>

Betty si lasciò andare sulla sedia.

<<Caspita! E' davvero l'uomo più paziente che abbia mai conosciuto! Sei fortunata>>

<<Lo so>> Alessia sorrise. Sperava così di avere chiuso l'argomento. Ma si sbagliava.

<<Quindi...>>

<<Quando cominci così mi preoccupo>>

Betty aveva adesso un'espressione divertita.

<<Dobbiamo fare shopping>>

<<E perché mai?>>

<<Perché devi essere pronta per quando sarà il momento>>

<<Il momento per cosa?>> chiese ingenuamente Alessia.

Betty alzò gli occhi al cielo.

<<A volte mi chiedo come fai a non arrivarci. Il momento... Quel momento... Tu e Nikola...>>

All'improvviso le fu tutto chiaro.

<<Oh>> Alessia avvampò. <<Non mi serve nulla di particolare, grazie>> riuscì a dire.

<<Scherzi? Passerete venti giorni insieme, dall'altra parte del mondo, vivendo chissà quante emozioni... Non sto dicendo che deve succedere, solo che potrebbe. E non puoi non essere pronta>> il suo tono non ammetteva repliche. <<Andiamo, vieni con me>>

Alessia seguì l'amica, rassegnata. Sarebbe stato un lungo pomeriggio.

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