Cioccolata

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Lentamente girò la testa verso l'alto, sentendo già le guance diventare rosse, e si accorse che lui dormiva ancora. Il cellulare - era quello del ragazzo - aveva smesso di suonare. Alessia cercò di alzarsi senza svegliarlo; voleva avere qualche minuto per riprendersi e calmarsi, prima di affrontarlo. Al contrario, il suo cuore accelerò i battiti quando capì che il braccio destro di Nikola le cingeva la vita. Sgattaiolò il più delicatamente possibile e si chiuse in bagno. Si appoggiò contro la porta chiusa, facendo dei respiri profondi. Cosa doveva fare ora?

Si rinfrescò e si pettinò velocemente, poi tornò in salotto. Trovò Nikola che parlava al cellulare.

<<Ciao>> lo salutò quando lui riattaccò.

<<Buongiorno>> le sorrise lui. <<Era Goran. Sono in ritardo per l'allenamento, devo scappare>>

<<Certo>> lo accompagnò alla porta. <<Buona giornata>>

Nikola le diede un bacio sulla guancia e, prima di scendere di corsa le scale, le promise:

<<Ti chiamo dopo>>


Per il momento avevano evitato l'imbarazzo, ma prima o poi avrebbero dovuto parlarne. Anche se, a dire il vero, Nikola non le era sembrato particolarmente turbato. Lei, al contrario, non riusciva a smettere di pensarci, anche a causa di quello che le aveva detto Goran sull'amico. Non voleva complicare le cose, mandando segnali contrastanti. E poi, era davvero così? Lei gli piaceva veramente? E soprattutto, lei cosa provava? Non ci capiva nulla!

Sentiva però che rischiava di infrangere le regole che lei stessa si era imposta. Ma non sapeva come fermarsi.

Senza riflettere, chiamò Betty e le chiese se potevano vedersi nel pomeriggio. Si era tenuta tutto dentro, ma ora aveva bisogno di parlare con la sua migliore amica. Aveva bisogno di sentirsi dire che Goran si era immaginato tutto. Solo così avrebbe potuto fare chiarezza e rilassarsi.


Aveva iniziato a nevicare e le due amiche erano sedute sul divano con una cioccolata calda in mano. Betty aveva approfittato dell'invito per medicarle la ferita e ora la guardava in silenzio, in attesa di scoprire cosa la ragazza avesse da dirle.

Alessia era imbarazzata e non sapeva come cominciare. Alla fine si fece coraggio e raccontò a Betty cosa era successo quella notte.

<<Ale, non capisco cosa stai cercando di dirmi. Vi siete addormentati sul divano... E allora?>>

<<Qualche giorno fa Goran mi ha detto una cosa. Da allora non riesco a non pensarci>>

<<Che cosa ti ha detto?>>

Alessia prese un respiro profondo e sparò:

<<Che io gli piaccio>>

<<A Goran?>> chiese Betty stupefatta.

<<Ma no! A Nikola!>> esclamò Alessia con gli occhi al cielo.

Betty sorrise e lanciò un gridolino.

<<Lo sapevo>> disse con soddisfazione.

<<Lo credi anche tu?>> le chiese Alessia. Aveva sperato che l'amica la rassicurasse, invece era accaduto il contrario. Si stava agitando.

<<Certo, era lampante! Se ne è accorto persino Juan. Gli unici che non l'avevano capito eravate tu e Nikola>>

Alessia posò la cioccolata e si prese la testa tra le mani. Cosa doveva fare?

<<Ehi, ehi. Cosa c'è?>> Betty era preoccupata.

<<Non so cosa fare, come comportarmi>> le spiegò. <<Mi devi aiutare, sei tu l'esperta in questo campo>> la stava praticamente supplicando.

Betty rifletté con calma.

<<Dipende da quello che provi>>

Alessia la guardò.

<<A te piace Nikola?>>

<<E' una brava persona, è simpatico, gentile...>>

<<Sai che non mi riferisco a questo. Voglio sapere se ti piace davvero. Se ti emozioni quando sei con lui, se senti le farfalle nello stomaco... Cose così>>

<<Forse. Un po'>> confessò. <<Sono confusa>>

<<E' normale, è la prima volta che ti capita>> la rassicurò Betty.

<<Cosa devo fare? Io non voglio che mi capiti>> c'era quasi una nota di disperazione nella sua voce. <<Non voglio che lui mi piaccia>> concluse.

<<Perché? Forse per l'età? O perché è straniero?>>

//Già. E' quello che le ho detto quando ho saputo che stava con Juan//

Alessia guardò l'amica e finalmente rispose.

<<L'età non è un problema, ma il fatto che è straniero... Sai come la penso. E poi...>> la voce le morì in gola. Non riusciva a dirlo. Anche se Betty sapeva a cosa stava pensando.

<<Non puoi rovinarti la vita per sempre. Devi affrontare questa cosa. Nikola potrebbe essere la persona giusta per cui rischiare, non credi?>>

Alessia scosse la testa.

<<Non ci riesco>> rispose. <<Non posso>>

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