Congratulazioni

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Una volta usciti dall'impianto e tornati nel loro appartamento, Alessia si chiuse in camera per togliersi la divisa della Federazione e indossare dei leggings neri e un caldo maglioncino, anch'esso nero. Si era appena cambiata, quando qualcuno bussò alla porta.

<<Avanti>> rispose, pensando fosse Goran.

Invece fu Nikola ad entrare. Chiuse la porta e le sorrise.

Alessia non gli lasciò il tempo di parlare; gli andò incontro e, gettandogli le braccia al collo, gli saltò praticamente in braccio. Lui la strinse, sorreggendola.

<<Sei stato bravissimo>> gli disse.

Avrebbe voluto farlo subito dopo il match, ma non ne aveva avuto l'occasione.

<<Grazie, ma non sai quanto è stato difficile togliermi dalla testa la nostra conversazione nello spogliatoio>> confessò il ragazzo.

Alessia lo guardò e arrossì. Sovrappensiero, si morse il labbro.

Vide gli occhi di Nikola posarsi sulla sua bocca e, prima di realizzare quello che aveva fatto, il giovane la spinse contro il muro e la baciò. Lei ripose con passione, passandogli una mano tra i capelli ancora umidi. Lui strinse di più la presa e Alessia si rese conto vagamente della posizione in cui si trovava: il suo corpo aderiva a quello di Nikola e le sue gambe erano ancora intorno alla vita di lui.

I loro corpi reagirono al desiderio che avevano l'uno dell'altra, cercandosi con frenesia, e le loro mani vagavano sui vestiti alla ricerca di un contatto con la pelle dell'altro.

Poi, lasciandosi sfuggire un suono che le vibrò dentro, Nikola interruppe il bacio, la rimise per terra e chiuse gli occhi, respirando l'aria che si era fatta rovente.

Alessia provò a calmare il battito impazzito del proprio cuore.

<<Due partite. Solo due giorni>> mormorò il giovane. <<E poi potrò baciarti ogni volta che vorrò>>

Lei non era sicura di resistere altri due giorni. Era una sensazione strana: per tutti quegli anni aveva avuto paura di avvicinarsi a qualcuno e ora, invece, non desiderava altro che le mani di Nikola sul suo corpo, i suoi baci.

<<A cosa pensi?>> le chiese, ancora vicinissimo a lei.

Alessia incatenò gli occhi coi suoi e, senza rifletterci troppo temendo di perdere il coraggio, gli disse la verità.

<<Voglio fare l'amore con te>>

Nikola le accarezzò il viso.

<<Quando sarà il momento. Non voglio metterti fretta>>

<<Tu non mi hai mai messo fretta. Sono pronta>> gli afferrò l'orlo della maglietta, stringendolo nel pugno, e abbassò gli occhi. <<Io ti amo>> sussurrò.

Lui le prese delicatamente il mento e le sollevo il volto, fino a fare incontrare i loro occhi.

<<Guardami mentre lo dici>>

Alessia inspirò.

<<Io ti amo>> ripeté più forte e mantenne gli occhi su di lui.

Nikola posò le labbra sulle sue con una dolcezza che le fece quasi scoppiare il cuore.

<<Anche io ti amo>> le disse a fior di labbra. <<Ma adesso è meglio se torniamo di là, altrimenti Vladi verrà a vedere che fine abbiamo fatto>>

La ragazza rise e, dopo averlo preso per mano, si diresse fuori dalla stanza.

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