Fast food

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I ragazzi erano fermi fuori dal fast food. Alessia guardava divertita le espressioni di Nikola, Goran e Vladimir.

Quando Aleksandar, Dejan e Sinica avevano proposto di pranzare, per una volta, a base di panino e patatine, lei aveva accettato subito. Non lo faceva spesso, ma questo non significava che ogni tanto non si concedesse qualche schifezza del genere.

Invece i suoi tre coinquilini sembravano davanti al patibolo.

//Proprio loro fanno storie! E dire che con tutti gli allenamenti bruceranno le calorie in un attimo...//

Mentre gli altri erano già dentro per ordinare e cercare un tavolo, la ragazza si rivolse ai tre che erano con lei.

<<Allora? Vi devo trascinare?>>

<<Dobbiamo proprio?>> chiese Vladimir sconsolato.

<<Si>>

<<E perché?>> questa volta era stato Goran a parlare.

<<Per favore, non ti ci mettere anche tu>> lo pregò Alessia.

Si scambiarono qualche occhiata, poi Nikola sospirò.

<<Dovrebbero avere anche delle insalate>>

Mentre gli altri due annuivano, Alessia lo guardò scioccata.

<<Che c'è?>> le domandò meravigliato.

<<Mi dispiace, ma io non mi siedo allo stesso tavolo con chi va al fast food e ordina l'insalata>>

Nello stesso momento Aleksandar fece loro cenno di sbrigarsi.

Lei scosse la testa vedendo che i tre non si decidevano.

<<Fate come volete, io mi siederò con Aleksandar e gli altri>> così dicendo si voltò e si incamminò verso l'interno del locale, per raggiungere gli altri giocatori.

Non aveva fatto nemmeno due passi che si sentì afferrare per un braccio.

Subito si girò e si sottrasse a quel tocco.

<<Nik, cosa fai? Se ci vedono...>> lasciò la frase a metà. Non serviva continuare.

<<Hai vinto>> le disse lui. <<Vada per panino e patatine>>

Alessia gli sorrise. Poi guardò gli altri due e vide le loro facce rassegnate. Annuirono, in silenzio.

Mentre entravano nel locale Goran le disse:

<<Certo che lo tieni proprio in pugno. Ricordati che lo facciamo solo per evitare una scenata di gelosia>>

La ragazza rise, per poi dargli un bacio sulla guancia.

<<Grazie>>

Si misero in coda dietro agli altri. Goran e Vladimir erano davanti, poi c'era lei e infine Nikola.

Stava vagliando tutte le possibili opzioni, cercando di scegliere cosa ordinare, quando sentì un tocco leggero sul fianco.

<<Dovrai sdebitarti per questo>> le disse piano Nikola da dietro.

Era vicinissimo, i loro corpi quasi si toccavano.

Alessia girò appena la testa e lo guardò con la coda dell'occhio.

<<E' stata una tua decisione>> gli rispose.

<<Non direi proprio>> lo disse con un mezzo sorriso.

<<Non sarai ancora geloso di Aleksandar, vero?>> gli chiese lei, sospettando però che fosse così.

Il tocco sul suo fianco divenne più deciso.

<<Sono geloso di chiunque si avvicini troppo>> adesso il suo tono era serio.

Gli strinse brevemente la mano che era ancora sul suo fianco, poi fece un passo avanti nella fila. Era quasi arrivato il suo turno.


Sopravvissero tutti senza problemi al cibo spazzatura, mentre il pranzo passava veloce tra chiacchiere e risate. Alessia era seduta tra Goran e Aleksandar; i fratelli Kiljc erano davanti a lei.

La ragazza ebbe un momento di panico quando, dopo essersi sporcata il mento con la salsa barbecue fuoriuscita dal suo panino, l'opposto serbo si avvicinò e la pulì con un tovagliolo.

Subito dopo il ragazzo fece una smorfia.

<<Ahi!>>esclamò toccandosi uno stinco sotto il tavolo.

Alessia fissò allibita Nikola, mentre suo fratello e Goran trattenevano a stento una risata.

<<Scusa>> borbottò Nikola.

<<Come mai ultimamente mi colpisci sempre per sbaglio?>> chiese Aleksandar al suo capitano, guardandolo pensieroso.

<<Sarà il Karma>> spiegò lui con poca convinzione, stringendosi nelle spalle e guardando fuori dalla vetrata del locale.

Alessia scosse il capo, rassegnata.

Contemporaneamente sentì Vladimir chiedere a Goran:

<<Quanti giorni mancano alla fine del torneo?>>

<<Cinque>>

<<Sempre troppi>> sospirò il maggiore dei fratelli.

Lei lo guardò male.

//Speriamo bene...//

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