Passarono quattro giorni prima che Tori si decidesse a rompere il muro di silenzio che fino a quel momento era stato il nostro rapporto. Ero nel mio ufficio quando iniziò a tartassarmi di chiamate che naturalmente ignorai. Nonostante fossi furiosa con lei, non avevo proprio nulla da dirgli e il solo sentire la sua voce mi avrebbe fatto esplodere. Alla decina chiamata decisi di mettere la vibrazione. Alla quindicesima invece il muto. Ma anche lo schermo che si illuminava, il suo nome e la sua faccia da schiaffi mi dava fastidio.
Per questo cedetti, verso il pomeriggio, oltre al fatto che stavo sclerando e neanche Holly mi sopportava più. Risposi al suo tentativo numero ventidue, non la lasciai neanche parlare e come una pazza isterica urlai alla cornetta: "Vai al diavolo stronza, lasciami in pace", per fortuna che non c'era nessuno cliente ma questo non mi evitò un'occhiata di compassione da parte della mia segretaria. Non mi ero pentita di averle urlato contro, si meritava anche di peggio. Ma due minuti dopo mi scrisse un messaggio.
Comportati da adulta e rispondi al cellulare senza insultarmi. Dobbiamo parlare.
Possibile che anche con un messaggio mi sembrava saccente e presuntuosa? Diceva a me di comportami da adulta, lei che mi aveva tradito con il mio fidanzato. Dal tono - riuscivo a percepirlo anche tramite una frase scritta - s'intuiva che credeva di essere nel giusto. Roba da pazzi.
Ciò mi fece infuriare ancora di più. Ero quasi sul punto di lasciare il mio ufficio, raggiungerla in quell'agenzia publicitaria dove lavorava e strapparle tutti quei finti capelli biondi che si ritrovava sulla testa. Eppure respirai a fondo, contai fino a dieci e cercai di mantenere il controllo. Se volevo sembrare adulta?Ovviamente sì, per questo decisi di ignorare le sue provocazioni ed essere superiore. Almeno ero così che sembravo da fuori, mentre dentro ribollivo di rabbia.
Sono stata costretta a tornare prima a casa, perché le parole che Tori mi aveva scritto continuavano a tormentarmi e non riuscivo a concentrarmi. Che senso aveva restare in ufficio se poi con il cervello ero altrove? Per questo me ne sono tornata a casa prima del previsto. Avevo tanto lavoro da fare. Gli ultimi preparativi per il matrimonio degli Halans, mettermi d'accordo con Brandy per il primo incontro decisionale, andare in avanscoperta di nuovi pasticcerie e creare nuovi menù nonché supervisionare Holly nel suo primo lavoro di consulenza. Mi fidavo abbastanza da lasciarle un cliente ma tenerla d'occhio era sempre un bene.
Eppure ho mandato al diavolo ogni cosa, stanca di tutto e tutti. Soprattutto stufa di organizzare matrimoni per coppiette felici. E visto che ero arrabbiata, frustrata e confusa, non ero nel momento giusto per pensare lucidamente. E quando sono in questo stato, prendo decisioni alquanto discutibili. Come chiedere consiglio ad un uomo.
Lo so che non è proprio un'idea geniale ma vivendo con tre uomini, non potevo chiedere di meglio. Ed avevo tanti dubbi su come stavo affrontando la storia del tradimento, troppi per rimanermene rintanata nella mia stanza a riguardare foto di me e Daniel come una povera disperata. Forse quello di cui avevo bisogno era proprio qualcuno che mi desse una scossa. Per questo attraversai il corridoio ed andai a bussare alla porta proprio di fronte alla mia. A mia discolpa sevo dire che avevo scelto molto accuratamente a chi dei tre chiedere consiglio.
Scartato a priori Gregor, che aveva già dimostrato di non voler avere nulla a che fare con me, mi rimanevano solo Jo e Vince. Quest'ultimo non mi sembrava proprio il tipo da saper dare giusto consigli, non aveva proprio l'aria di uno che sa cosa significare fare la cosa giusta. Per questo alla fine la scelta ricadde, per forza di cose, su Jo.
"Avanti", lo sentii urlare all'interno della stanza e presi coraggio. Non ero ancora mai entrata in nessuna delle camere da letto dei ragazzi e quando misi piede in quella di Jo rimasi scioccata. Sembrava che fosse scoppiata una bomba in quella stanza. Vestiti di ogni genere sparsi ovunque, in posti dove di solito non dovrebbero esserci.
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I disastri di Alice (Ex La nuova coinquilina)
ChickLitPrimo libro Alice, prossima ai trent'anni, wedding planner con la passione per gli abiti vintage e un po' eccentrica. Avendo tutti i giorni a che fare con spose, altari e anelli, sogna il s...