34. Buona la seconda? O forne no?

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Vi ricordate di Brandy, vero? Alto, carino ma un po' tontolone. Ecco, diciamo che neanche io me ne ero dimenticato, piuttosto lo avevo accantonato in angolino della mia mente. E nonostante quel bel discorso sul futuro che aveva fatto all'ospedale, ero quasi del tutto convinta che, a parte per l'organizzazione del matrimonio, non si sarebbe più fatto vivo.

Avrei potuto di nuovo fare la prima mossa, ma oltre il fatto che non lo ritenevo del tutto giusto, mi vergognavo troppo dopo l'ultima figuraccia anche solo per alzare la cornetta e digitare il suo numero.

Facevo chiamare ad Holly quando si trattava di doversi mettere d'accordo per gli appunti. Ma il punto era che Brandy, dopo la nostra uscita, era sparito nel nulla. Niente messaggi, niente chiamate, e non rispondeva neanche a quelle della mia assistente.

Per qualche giorno mi ero perfino preoccupata che fosse caduto in un tombino lasciato accidentalmente aperto, sbattuto la testa e dimenticato tutto, compreso il suo nome. Oppure era uscito di casa una sera ed era stato accoltellato in un piccolo vicolo dimenticato da Dio.

Le mie teorie erano molte, e variavano anche per tipologia ma la maggior parte non erano a lieto fine.

Perciò potete immaginare quanto sono rimasta sorpresa di ricevere un suo messaggio. Pensavo fosse morto, ma a quanto pare anche i fantasmi sanno digitare su una tastiera.

Ciao Alice, scusami se non mi sono fatto sentire ma sono tornato alle Hawaii per un breve periodo. Ora che sono rientrato a Chicago, mi piacerebbe rivederci, magari questa sera. Vorrei riprovarci con un secondo appuntamento, e approfittarne per parlare del matrimonio.

Tralasciando il fatto che alle Hawaii c'è campo quindi avrebbe anche potuto mandarlo un messaggio. Non avevo proprio capito se si trattava di un vero appuntamento oppure solo una scusa per parlare di lavoro.

Fatto sta che ascoltai io consiglio si Grace, ovvero di dargli una seconda possibilità. Anche se non ne ero entusiasta.

Non per Brandy, era davvero una ragazzo carino e gentile, ma semplicemente ero sempre più convinta che non faceva per me.

Non ero in grado di lasciarmi andare e usare gli uomini solo per divertimento. E Brandy non era di certo l'uomo ideale per me. Da qualche parte nel mondo c'era una ragazza che lo avrebbe reso davvero felice, in grado di completarlo. Ma quella ragazza non ero io.

Ma una parte di me non ne era del tutto convinta, così mi ritrovai ad aspettare Brandy, davanti al mio palazzo, in un giorno a metà della settimana.

Dovevo esserne sicura. Dovevo avere la certezza che Brandy non faceva per me, così da chiudere definitivamente ed occuparmi solo del matrimonio.

Ci ero partita con dei pregiudizi, visto come era andato il primo appuntamento, e non mi aspettavano certo chissà cosa. Ma almeno si presentò puntuale, alla guida della sua moto fiammante.

Con un semplice complimento sul mio abbigliamento - decisamente più casual dell'ultimo - se la cavò egregiamente e mi fece perfino spuntare un sorriso sulle labbra.

Mi ripromisi di non essere troppo puntigliosa e di accontentarmi. In fondo non mi aspettavo certo una proposta di matrimonio, quindi potevo anche tirare un sospiro di sollievo e rilassarmi.

I disastri di Alice (Ex La nuova coinquilina)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora