57. Tenersi liberi per la persona giusta

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Ero abbastanza fiera di me per come era andato il giorno del ringraziamento.

Tutti si erano divertiti e mi avevano fatto i complimenti per il cibo. A fine serata poi Jo mi aveva chiesto di parlarmi in privato e quasi mi misi a piangere quando mi ringraziò.

Per me significò tanto guardare Jo negli occhi e rendermi conto che era commosso quasi quanto me.

E mi concessi di essere felice per quel successo, almeno un po'.

Ne parlai perfino a Kisha e Grace ma constatai, con rammarico, che Holly era arrivata prima di me, raccontando tutto.

E, a proposito della mia assistente, le chiesi anche se cosa stava succedendo tra lei e il mio coinquilino.

A volte posso anche essere un po' distratta, ma su certe cose non mi sfugge nulla.

Ed era palese che fra di loro ci fosse del feeling, così palese che Jennipher si stava rodendo d'invidia.

Quando però le domandai chiarimenti in merito, sembrando forse una pettegola desiderosa di gossip, lei diventò tutta rossa e negò con forza.

A me bastò per farmi un'idea personale e già iniziai a farmi film mentali su quella coppia.

Ce la vedevo bene la mia assistente dolce e simpatica con il generoso pompiere. E di certo lei avrebbe portato un notevole cambiamento nella vita amorosa di Jo, che di solito era piena di pericoli.

Decisi però di tirare fuori la parte più discreta di me - ebbene sì, so anche essere discreta - e non insistere troppo con le domande.

Lo ammetto, ero curiosa come una scimmia ma repressi l'istinto di farmi gli affari suoi, consapevole che il tempo mi avrebbe dato ragione.

Anche perché, diciamocela tutta, Jo non poteva assolutamente tornare con Jennipher.

E l'interesse, sicuramente reciproco, di Jo e Holly non era l'unica cosa che avevo capito in quella giornata.

Avevo anche scoperto che il brontolone e pacato Gregor è umano come tutti noi, in grado di lasciarsi travolgere dalle emozioni.

Certo i suoi atteggiamento sarebbero potuti sembrare del tutto normali, ma non mi era sfuggito il suo volermi tenere lontana da Kyle e i vari tentativi di estraniarlo del tutto.

E a essere sincera mi era piaciuto. Non ho mai amato la gelosia, quella che ti corrode, t'impedisce di vedere le cose come stanno, ti fa diventare pazzo e infine mina il rapporto con il partner.

Ma la gelosia di Gregor non era invadente, non era infantile - ok forse un po' lo era - ma soprattutto risultava perfino buffa e carina.

Forse perché non si era imposto con prepotenza, mettendo in evidenza davanti a tutti quello che stava succedendo.

Bensì, come mi sarei aspettata, era stato discreto ed educato. Io avevo capito che cosa voleva comunicarmi con la sua piccola intromissione e questo era ciò che importava davvero.

E quando Kyle mi aveva cercato, il giorno dopo, inizialmente avevo evitato di rispondere.

Mi ero perfino chiesta, un po' irritata, chi mai avesse potuto dargli il mio numero.

Al quinto tentativo di chiamata - un novello stalker - avevo ceduto ma solo perché ero giunta alla conclusione che non mi avrebbe mai lasciato in pace.

Sembrava quasi che qualcuno gli avessi assicurato il mio interesse, ma forse era solo una mia impressione.

Dettata per giunta dal tono sicuro che notai nella sua voce dopo aver accettato la chiamata.

I disastri di Alice (Ex La nuova coinquilina)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora