10✔

104 9 0
                                    

Torno in cucina per un bicchiere d'acqua, parlare con Harry mi ha fatto seccare la gola, anche se sembra facile, ma è difficile parlare con lui e attaccarlo senza fare nessuna mossa sbagliata, devo stare attento a quello che dico, potrebbe scoprirmi e rovinare la mia esistenza.

Inizio a percepire della diversità nei suoi occhi e nei suoi gesti, come se qualcosa lo fermasse, ma cosa??

Apro il frigo e prendo dell'acqua e dallo stipite un bicchiere, riempio il recipiente e lo butto giù.

Ho bisogno di un auto non posso andare a scuola o uscire sempre a piedi, aspetto che Tom rientri per farmi indirizzare una concessionaria di auto.

***

"Sono a casa" dice Tom, entrando dalla porta e lasciando la sua giacca elegante sull'appendi abiti e la sua 24h nel suo ufficio.

Lo sento arrivare in cucina, a grandi passi.

"Louis, come va?" Domanda snodando la cravatta

"Bene, volevo chiederti una cosa?" Sembra strano, io che chiedo qualcosa al mio paparino del cazzo.

"Dimmi figliolo"

"Non chiamarmi figliolo, io non sono tuo figlio" sputo queste parole con durezza, facendolo abbassare il capo, come un cane bastonato, ma non l'ha capito che non mi fa pena? Io non conosco quest'uomo.

"Allora come posso aiutarti?" Così va molto meglio.

"Ho bisogno di un auto e volevo sapere dove poter acquistarne una?" Domando gentilmente e guardandolo dritto negli occhi.

"Non hai bisogno di un auto, c'è ne sono in garage" commenta.

"Forse non ci siamo capiti, voglio un auto tutta mia, non voglio dipendere da te, io sono di passaggio qui." Sputo con rabbia.

Una figura si sporge dietro Tom, mi volto e trovo Harry..

"Ecco c'è tuo figlio chiederò a lui"

"Cosa succede?" Domanda accigliandosi

"Ho bisogno di acquistare un auto, sai dove posso recarmi?" Sorride soddisfatto, crede che quell'auto serva per andarmene da questo posto, ma anche se vorrei tanto, mi deve sopportare ancora per molto.

"Certo.. ti accompagno io" prorompe.

Tom si volta verso di lui, e lo ringrazia.

"Spero che diventiate amici" commenta Tom improvvisamente.
Se pensa ad una cosa del genere sta fuori, io non sarò mai un suo amico, ma il suo ragazzo, forse su questo ci devo lavorare un pò!

***

Usciamo da casa e ci dirigiamo alla Giulietta di Harry, apro la portiera, e salgo al lato del passeggero.
Harry fa il giro del veicolo e salta al lato del guidatore, il cammino è tranquillo, ho caldo premo il bottone per far scendere il finestrino ma nell'esatto momento le nostre dita si sfiorano, ci guardiamo negli occhi, mentre siamo fermi al semafero.

I suoi occhi non cedono di lasciare i miei, per poi posarsi con lo sguardo sulle mie labbra, stranamente anche il mio color oceano si posa sulle sue rosee, i clackson dietro di noi iniziano a sentirsi, entrambi costretti a bassare la guardia.

Il finestrino scivola e una vampata di aria fredda incombe sul mio volto, rinfrescando le mie guancie che sotto al suo sguardo erano divenute di fuoco.

**

Arriviamo al posto prestabilito e cerco di scendere dall'auto ma la portiera non si apre.. "ma che cazzo" dico facendo con forza sul clik per aprirla..
"Sta calmo con la mia bambina, si apre all'esterno" bene mi sembro una femminuccia al suo primo appuntamento.

Harry scende dall'auto con un sorrisino, ma che gli prende? Perchè sorride sempre?

Mi apre la portiera, "grazie pasticcino sei molto gentile" gli rivolgo un sorriso caloroso e il suo sguardo si incupisce, se al posto degli occhi avesse due frecce mi avrebbe già trafitto.

Entriamo nel grande salone due porte scorrevoli si aprono davanti a noi, dandoci il pass di proseguire.

Una donna giovane dai capelli biondi e occhi celesti, indossa un vestitino rosso aderente che gli fascia perfettamente le sue curve prorompenti guarda in modo molto intimo Harry, gli sta sbavando letteralmente squadrandolo dal capo ai piedi, i miei muscoli si irrigidiscono, i miei pugni si serrano, un sorriso sul volto di Harry si fa strada e questo mi infastidisce.

Faccio una tosse, abbastanza forte da far distogliere lo sguardo alla donna qui di fronte..

"Salve desidera?" Domanda per poi posare lo sguardo dinuovo su Harry.

"Secondo te cosa posso mai desiderare in una concessionaria di auto?" Domando alla donna che torna seria..

Mi da sui i nervi questa donna, deve finirla di guardare Harry come se stesse guardando un bacio perugino, ma la mia affermazione sembra che la donna abbia capito a chi dare attenzione.

"Venga con me.." mi fa segno di seguirla.

Attraversiamo un lungo corridoio fatto di specchi

"Louis sei geloso?" Domanda Harry
"Di te?" Domando a mia volta
"E di chi altri, te la stavi mangiando quella donna" ribatte.
" non sono geloso, quella scena era diagustosa e io ho da fare"
" se lo dici tu" fa spallucce.

Mi sono salvato per un pelo.

Svariate auto si presentano davanti ai miei occhi, una più bella dell'altra.
Ma io non cerco chisà che auto.

"Che auto vorrebbe"? Domanda la donna.

"Ehm.. sportiva gentilmente"

"Certo mi segua da questa parte" cammina spostando i suoi glutei a destra e a sinistra in modo provocante, Harry sembra imbambolato dal suo sedere sporgente, alzo gli occhi al cielo evitando qualsiasi forma di nervosismo nei confronti di Harry.

"Ci fermiamo davanti ad una :
Fisker: troppo appariscente
Maserati: troppo grande
Pagani Zonda R : troppo da corsa
E per finire una Gamma Ferrari, questa mi piace.
Mi dica i dettagli?" Chiedo alla donna che ha capito che è quella che ho scelto.

" Allora Potenza massima 588kW (800CV) a 8500 giri/min Rapporto pesi/potenza 1,9 kg/cv , 0-200km/h 7,9 sec" nè sa piu di me di auto.

"Bene la prendo" la donna spalanca la bocca, la giusta apertura per infilarci un pene all'interno, guardo Harry e capisco che abbiamo fatto lo stesso pensiero e sorridiamo all'unisono.

No aspetta sorridiamo insieme? Dopo essercene resi conto, torniamo seri.

Dopo averci conferito il prezzo pago con la carta di credito, la donna ci porge la mano ma con la differenza che a Harry lascia un biglietto nella mano, sicuro il numero telefonico, ci metto la mano sul fuoco.

" è stato un piacere ..arrivederci" ammicca un sorriso verso Harry, prendo la mia auto e torniamo a casa.

Salgo sulla mia auto e lo stesso fa lui.

Prendiamo due direzioni diverse, lui per quella trafficata io prendo una scorciatoia, dove il passaggio è meno trafficato, è stato bravo Tom ad accompagnarmi al college per questa strada, è stata utile per me.

Ora fatti sentire bimba. Metto il piede sull'accelleratore e dò a tutto gas.

Spazio autrice:
Se la storia vi sta piacendo aggiungete una stellina.

Un nuovo amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora