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Pov Louis

Poso l'auto ed entro nel parco dove l'ultima volta ho visto quella ragazza Melany se non sbaglio si chiama, e suo figlio Lucas, ora non c'è nessuno ci sono solo io in mezzo a questo freddo, ho l'influenza e tra poco verrà di sicuro a piovere.

Oggi il tempo è come il mio umore grigio e triste, grandi nuvoli si preparano a scatenare una tempesta, tuoni e lampi nascono nel cielo scuro e grigio come la pece.

Da lontano noto una tavola calda, e con il forte rumore dei tuoni entro, apro la porta e il suono di un campanellino sopra alla porta avvisa del cliente, mi siedo ad un tavolo vicino alle vetrate che danno vista sul parco e da qui riesco a vedere anche la mia auto, un ragazzo riccioluto, con un pantalone nero. camicia bianca e un grembiule in vita, si avvicina al mio tavolo.

"Salve buonasera, cosa ordinate?" mi domanda il ragazzo tenendo tra le mani un taccuino e una penna.

"Mi porti un caffè" guardo dietro di lui e noto una cascata di cioccolato denso..

"nient'altro?" dice il ragazzo.

"ehm..si... se avete dei profitterol potreste metterci quella cioccolata densa?" indico la cascata al bancone e lui annuisce, "con panna o crema?" lo guardo assottigliando le ciglia, non capendo, il ragazzo sembra accorgersi del mio cambiamento di espressione e dice

"dico all'interno del profitterol preferisce della panna o della crema?" sorrido e rispondo con "panna grazie" il ragazzo annuisce e corre verso il bancone.

Guardo il cielo fuori e noto che si è scurito ancora di più, ero talmente preso ad ordinare da non accorgermi che fuori ha iniziato a diluviare, chisà cosa starà facendo Harry.

Il mio pantalone vibra, prendo il cellulare e noto un messaggio da Harry, seguito da un'altro. Lo apro.

Da Harry: Amore dove sei?

- Amore mi sto preoccupando dove sei, rispondi

ancora un'altro messaggio

- Amore scusami per quello che è successo prima, mi hai frainteso

- ti prego torna, mi manchi, ho bisogno di te

Non gli risponderò mai, ci pensava due volte prima di difendere quell'idiota di Stan, credevo che almeno lui fosse dalla mia parte, invece no, mi ha solo deluso, che stronzo.

Ora si preoccupa anche, ma vaffanculo Haz.

Dopo aver riposto il cellulare in tasca, arriva la mia ordinazione, "ecco a voi caffè e profitterol con panna e cioccolata fondente" mi posa il piatto davanti al mio viso e si congeda.

Dopo mezz'ora chiuso in quella tavola calda, a sorseggiare il mio caffè e a deliziarmi del mio cioccolato fondente, decido di tornare a casa, mi avvio al bancone e pago, dopo di ché, mi avvio alla mia auto sotto alla pioggia.

***

Entro in casa, mi tolgo il cappotto e poso le chiavi dell'auto nello svuota tasche sulla piccola mensola all'entrata, un Harry con il fiato corto irrompe in salotto, saltandomi addosso

"Amore mio dove sei stato? mi sono preoccupato tantissimo" dice stritolandomi in un abbraccio forte.

"sono un essere umano non un pupazzo, mi stai facendo male" lo scrollo da dosso, 

"scusa per quello che è successo prima, mi hai frainteso, mi dispiace" dice guardandomi negli occhi e sperando che io lo perdoni.

"Harry lo hai difeso, mi ha trattato una merda per una settimana intera, e tu lo hai difeso" gli punto un dito contro, non potendo ancora credere a quello che ha fatto.

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