99 Epilogo

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3 ANNI DOPO...

Sono in cucina con una tazza di thè tra le mani, pensando a tutto quello che è successo da quando mi sono trasferito a Boston da mio padre: l'università, l'incontro con mio padre, l'incontro con Harry, l'approccio malsano e malizioso verso Harry, il suo cambiamento omosessuale come ho fatto ancora non lo so, ricordo ancora il suo ingresso in classe durante la lezione, il suo modo sfacciato e da "non guardatemi o vi ammazzo" dipinto sul volto, i suoi ricci ad incorniciargli il viso e il suo sguardo duro e fermo, ricordo ancora come lo osservavo attraverso la fila degli studenti che ci divideva, ricordo come si sentiva osservato e quando si voltò non riuscì a non togliermi gli occhi di dosso, conoscevo quello sguardo, l'ho visto in molti ragazzi alla mia vecchia università a New York, ma li a Boston nessuno mi conosceva, nessuno sapeva della mia omosessualità, attiravo molte ragazze che ovviamente non mi davano altro che disgusto.

Ma la sua espressione appena scoprì che ero il suo fratellastro e che avrei vissuto nella sua stessa casa, dove avrei condiviso i suoi spazi, dove avrei respirato la sua stessa aria era da premio nobel, so quante volte si sentiva minacciato da me, forse nella sua vita sono stato l'unico a tenerlo testa, visto che ero sempre dietro ad ogni angolo ad osservarlo e a provarci spudoratamente con lui sotto ai suoi occhi e la reazione che ebbe nella doccia quando lo toccai e gli confidai che ero gay era strepitosa, le guance arrossate, il suo continuo balbettare mi mandò in tilt il cervello e li capì che lo desideravo e che avrei fatto di tutto per averlo, vogliamo parlare della sua gelosia? Bhe non ci sono parole, mi divertivo troppo a vederlo rosicare.

Il tempo volava, il trapianto, il tradimento da parte di mia madre che mi nascose il mio vero padre per anni e io che ho sempre dato la colpa a lui per averci abbandonati, quando poi l'unica ad aver sbagliato è sempre stata lei, quanti compleanni mi aspettavo che lui varcasse quella porta con un grande pacco regalo tra le mani a porgermi , abbracciarmi fino a mancarmi il respiro, ogni notte a piangere guardando le stelle e cercando una risposta nel cielo stellato, una risposta che non arrivava mai, col tempo iniziai a pensare che forse era colpa mia se lui era scappato via, forse non mi voleva non mi amava e il solo pensiero mi faceva stare male, con il passar degli anni non ci pensai più, oramai mi ero rassegnato, lui non sarebbe mai ritornato da me, la mia vita continuò senza un padre e la colpa è sempre stata solo di mia madre.

Il giorno della confessione, ricordo come io e Harry eravamo ansiosi di rivelare ai nostri genitori della nostra relazione, allora solo mia madre ne era a conoscenza della mia omosessualità ed era arrivato il momento che anche mio padre ne venisse a conoscenza, non sembrava giusto nasconderlo, soprattutto a Mia che ogni qual volta Harry gli raccontava di aver conosciuto una persona, lei già progettava un matrimonio con dei bambini, il momento arrivò raccontando tutto ai nostri genitori e la loro risposta fù un bel sorriso a 32 denti come se avessero vinto il lotto, avevano scommesso su di noi e noi che eravamo ansiosi della confessione.

Poi arrivo il momento più bello della mia vita, una notte di passione con Harry.

Sono sempre stato l'attivo in un rapporto sessuale, sono sempre io a mantenere le redini ma quella sera volevo essere per una volta il passivo, volevo sentire Harry dentro di me, pelle contro pelle, fusi l'uno nell'altro, volevo appartenere per la prima volta ad una persona, volevo legarmi con il ragazzo che avrebbe passato con me il resto della mia vita e scelsi Harry come compagno del mio futuro, fu un momento magico, un momento di passione. La notte che cambiò la nostra vita.

Stan, pronunciare il suo nome porta solo disgusto, ci provò spudoratamente con il mio ragazzo, riuscì a rovinare la nostra relazioni in soli 15 giorni, mi insultava, ogni cosa che facevo non gli andava bene, mi aveva preso di mira, ma a quel tempo ero troppo debole per proteggermi dalle sue cazzate. Credevo di aver problemi alimentari, rigettavo qualsiasi cosa che ingerivo, in seguito a dei controlli medici scopri di aspettare un bambino, ero talmente felice che non vedevo l'ora di raccontare tutto ad Harry, sapevo che sarebbe stato contrario alla gravidanza, ma non mi importava io volevo solo raccontargli della notizia, ma quando arrivai in università vidi una scena che non mi sarei mai aspettato dal mio uomo e fù li, in quel preciso momento che realizzai di tutto ciò che mi stava accadendo intorno, mentre io soffrivo lui mi tradiva così scappai nella mia città Natale, lontano dalla mia famiglia, lontano dai miei amici, lontano dalla persona che amavo più della mia stessa vita, lontano da Harry.

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