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Spazio Autrice: Ragazzi non farò il sequel, metterò tutto in questo libro.. se faccio il sequel non so di quanti capitoli saranno, perchè io invento tutto al momento, quindi non ci sarà nessun sequel e la storia continuerà qui. Ci tengo molto a questa storia, fatemi sapere commentate lasciate qualche stellina, vorrei sapere ciò che ne pensate... baci.. buona lettura.

Pov Louis

Finalmente sono arrivato alla mia città Natale. Il viaggio è stato scorrevole, non mi sono fermato neanche una volta, mi sono portato un panino da New York per mangiarmi qualcosa nel caso avrei avuto fame e così è stato, solo dopo mezz'ora di viaggio lo stomaco è iniziato a brontolare e ho pranzato lungo il tragitto, senza fermarmi, volevo allontanarmi da quella città il più presto possibile e lasciar alle spalle tutto quello che è successo.

Fermo l'auto difronte ad un negozio di telefonia, devo comprarmi una scheda nuova per poter chiamare Ivana.

Entro nel negozio, e un ragazzo dai capelli biondi ed occhi castani mi sorride cordiale, ha un sorriso smagliante, i denti sono dritti e bianchi, ai lati della bocca si formano due fossette, il mio sorriso smarrisce quando nella mia mente appare l'immagine di Harry sorridente con quelle sue belle fossette ad incorniciare il suo viso.

"Salve buongiorno, vorrei una scheda telefonica" sorrido a mia volta..

"bhe ecco a lei, sono 10 dollari" pago ed esco da quel negozio, ma una voce mi blocca sul posto.

"Louis sei tu?" mi volto guardandolo, ha un espressione mista al dubbio e l'incertezza.

"si sono io, tu chi sei?" domando aggrottando la fronte, non mi sembra di averlo mai visto prima

"Sono Jason Bandit, abbiamo frequentato le medie insieme" lo guardo cercando di ricordarmelo, ma la mia mente è talmente occupata da Harry che non riesco a connettere il cervello ai ricordi.

"scusami ma non ricordo" abbasso lo sguardo

"io ero in seconda e tu in terza, avevamo gli stessi professori, una volta mi hai salvato da Bred, aveva rubato la mia cartella" l'immagine di un ragazzo che urlava nei corridoi della scuola, urlando 'fermati Bred, non correre' mi passa per la testa, un sorriso compare sul mio volto.

"caspita, sei cresciuto parecchio, non ti avevo riconosciuto" gli dico, prima aveva i capelli neri come la pece, ed era bassissimo.

"in molti non mi riconoscono, ho tinto i capelli di biondo, ho aggiunto un pearcing all'occhio sinistro, ho praticato palestra mettendo in risalto la mia corporatura e sono cresciuto di qualche centimetro, quindi direi che me lo aspettavo." sorride, ha ragione ha un pò di massa muscolare, lo ricordavo una scopa, perfino le ossa si vedevano, mi avvicino di più al suo viso e noto il pearcing è talmente piccolo che non l'avevo notato.

"complimenti, sei in forma, mi piace" lo prendo ingiro dandogli una pacca sulla spalla, senza smuoverlo di un centimetro "e non sei solo cresciuto ma sei anche molto muscoloso" 

"bhe tu invece non sei cambiato per niente, i tuoi capelli arruffati risaltano il tuo viso come quando andavamo a scuola, il tuo viso è pulito, e sei sempre magrolino ma non dimenticherò mai come desti un cazzotto a Bred" ride a crepapelle, e anche io mi aggiungo a quella strepitosa risata, ricordo ancora quei momenti, mi erano passati per la testa, e devo ammettere che incontrando Jason ho dimenticato Harry.

Dopo aver parlato per altri 5 minuti mi congedo, dandogli appuntamento per qualche giorno in settimana a bere un caffe, mi sono fatto dare il suo numero perchè il mio non lo conosco ancora, e ci siamo salutati con una pacca sulla spalla, ha le mani forti ed è anche molto bello, il tempo cambia e lui è cambiato parecchio, prima non ero un chi sa chè, portava per fino la macchinetta ai denti, ed anche per questo veniva preso in giro da Bred.

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