OLTRE AL NERO ESISTONO ALTRI COLORI
Durante il sonno
Intorno a me tutto è nero.
Si sentono alcune voci di sottofondo che invocano il mio nome, ma sono impossibilitata di vedere.
Chiudo gli occhi per vedere se lo scenario cambia, ma il buio non scompare.
Putroppo non indosso l'amuleto e quindi i miei sensi sono come un comune mortale.
Frugo nelle tasche alla ricerca del telefono o della mia mini torcia portatile, ma ci sono solo dei fazzoletti e qualche pezzetto di carta.
Mi siedo e mi rendo conto di essere finita nella melma e mi rialzo di scatto.
Ricapitolando: non sono dove mi trovo, non posso vedere, non ho il telefono e sono sporca, qualche altra opzione?
Inizio a camminare e ad ogni passo sento il terreno viscido muoversi sotto i miei piedi e non c'è nessun appiglio per venirne fuori.
Se questa è l'eternità, devo dire che preferirei morire.
Poco alla volta il nero si dissolve e vedo che davanti a me si forma un sentiero di ciottioli che si divide in due, quale prendere?
A logica direi di andare a sinistra, visto che io sono destra e da quello che ho capito da certi film, il sentiero alla sinistra porta sempre a destinazione.
Imbocco il sentiero e non sono proprio fortunata: finisco in una palude con la nebbia e la cosa non mi affascina per niente.
Sono capitata in contesti peggiori e non dovrei essere spaventata.
Chiudo gli occhi e mi lascio guidare dal mio istinto senza impanicarmi.
Percepisco che la superficie su cui sto camminando è cambiata e allora apro gli occhi.
Davanti a me ci sono due cancelli: uno di colore nero e uno di colore verde.
Sono tentata di aprire quello nero, ma il mio cervello mi dirige verso il verde e se questa è una prova, devo andare contro la mia natura da negativa.
Ma un sogno normale no?!
Lo apro ed entro in un giardino curatissimo ricco di siepi, roseti e alberi da frutta.
Seduti sotto un pesco ci sono mio padre e mia madre che chiaccherano felici.
"Ci chiedavamo quando saresti arrivata amore" dice mia mamma invitandomi a sedere tra lei e papà.
"Assaggia questa pesca, è dolcissima" dice mio padre e io faccio ciò che dice.
"È squisita" dico finendola.
"Cosa fate qui?" Chiedo rivolgendomi ad entrambi.
"Avevamo bisogno di stare all'aria aperta. Poi tuo padre essendo morto, non ha la possibilità di vedere un luogo bello come questo" dice mia mamma con un velo di malinconia.
"E tu sei viva?" Chiedo sperando di ottenere la risposta che cerco da settimane ormai.
"Non lo so al dire il vero, non sono né sulla terra né nell'aldilà sempre se esiste. Hai letto i miei appunti? La risposta dovrebbe esserci" afferma e io la guardo stranita.
"Tu hai scritto di essere viva e perché adesso mi stai dicendo che non lo sai?"
Quello che ha detto non ha alcun senso e visto che sto sognando, può essere che la fantasia superi la razionalità.
Lei prende un'altra pesca e la mangia lentamente.
"Questo è vero piccola. Supponiamo che io sia viva dentro 'La città segreta', ok? Visto che essa è protetta da una barriera e gli uomini non la possono vedere, come puoi affermare che io sia viva? E se si trovasse in una dimensione parallela? Potrei essere viva per quella dimensione e morta per la dimensione terrena, giusto?"
STAI LEGGENDO
La città segreta
AdventureLa ricerca di una "città segreta" unisce dei talismani che sono la chiave per trovarla. Brooke insieme ai suoi amici la sta cercando. Una leggenda passata di una regina e la sua ancella è l'unica pista possibile. Il segreto di sua mamma e le sue dot...