Capitolo 38

5 5 0
                                    

GUAI IN VISTA

Le informazioni di Rose ci sono state molto utili: finalmente sappiamo dove si trova Thomas e forse abbiamo qualche speranza in più di farlo fuori prima della distruzione.

Bisogna agire con cautela e attaccarlo nel momento giusto.

Ormai mancano pochi giorni e il portale apparirà; non possiamo sprecare questa occasione.

È da tutta la notte che Julian e Edgar stanno lavorando: ammiro tantissimo la loro caparbia e la loro tenacia che li rende due guerrieri.

All'inizio non mi fidavo affatto delle loro scelte e preferivo dare voce al loro passato senza conoscerli fino in fondo mentre adesso li vedo sotto una luce diversa.

So che comunque non devo porre troppa fiducia negli altri.

Da quando ho urlato in faccia a Ramirez, mi sento libera da un peso che mi opprimeva e non mi permetteva di respirare.

Stavo annegando e per poco non mi perdevo.

Lo conosco molto bene e so che il suo silenzio è dovuto al fatto che sa di aver sbagliato e si sente tremendamente in colpa.

Mi fa piacere quando gli altri vogliono aiutarmi, ma quando valicano la mia bolla di sapone pretendendo di conoscere tutti i miei segreti, essa diventa sempre più spessa fino a quando non esplode, come purtroppo è successo.

"Finch! Vieni un attimo" mi chiama Eli sorridendo e lo raggiungo con passo repentino.

"Dimmi"

Lui mi mostra una foto e per poco non svengo.

"La polizia russa ha scoperto del nascondiglio e temo che non siano per niente felici della nostra presenza. Stamattina presto ho fatto un giro di ricognizione e ho visto una ventina di poliziotti armati perlustrare la zona. Ho già avvisato gli altri. Ho bisogno che tu venga con me per scoprire i loro piani. So che in questo momento stai pensando che 'noi non siamo più innamorati', ma tu hai delle capacità ottime e sei molto brava nello spionaggio. Ci stai?"

Sapere che la polizia russa non ci vuole tra i piedi mi fa contorcere lo stomaco.

"Prendi il cecchino, due occhiali infrarossi, un binocolo, una granata, una corda, due pugnali e la pistola carica. Non perdiamo altro tempo compare"

Detto questo ci prepariamo per uscire.

"Vengo con voi" annuncia Andy mentre io e Eli strabuzziamo gli occhi per la sorpresa.

"Avete bisogno di qualcuno che vi guidi nella foschia e che vi suggerisca delle scorcatoie. Su non fate quelle facce. Andiamo?"

Alcune volte mi dimentico che Andy conosce a menadito la Siberia visto che prima di partire ha analizzato la regione russa.

Appena mettiamo piede fuori dalla base, un'ondata di freddo polare ci investe.

"Eli, mostrami la foto" chiedo mentre lui me la passa.

"Le armi mi sembrano chimiche e quindi dobbiamo fare molta attenzione. Andy, dobbiamo cercare un nascondiglio abbastanza vicino per poterli spiare. Dobbiamo riuscire ad anticipare le loro mosse e eventualmente a parlare con loro"

"Parlare con loro? Lo sai vero che ci faranno fuori senza troppi sensi di colpa?" Dice Eli mentre Andy concorda.

"Ho un piano" annuncio sperando che funzioni.

"Ne hai anche di riserva?"

"No Andy. Spero solo che ne usciremo vivi"

Continuiamo a camminare nella tempesta mentre Andy prosegue, come se sapesse benissimo dove ci troviamo.

La città segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora