Capitolo 23

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È LA COSA GIUSTA DA FARE!

Qualche ora più tardi

Siamo riusciti a raccogliere e a spostare alcune macerie, ma ormai il danno è fatto e per ricostruire l'edificio, oltre a milioni di dollari, ci vogliono almeno un centinaio di
uomini disposti a lavorare giorno e notte compresi i festivi.

Abbiamo fatto del nostro meglio e credo che l'importante sia che siamo tutti vivi.

Julian è seduto su una sedia disperato: non sa cosa fare e la paura di perdere sua figlia lo sta distruggendo internamente.

Io e Marcos stiamo cercando di farlo ragionare, ma lui non vuole sentire ragioni.

Riesco a sentire il suo dolore, i suoi sospiri e la sua paura, emozioni tristi e desolanti.

"Julian, è la cosa giusta da fare. È più importante rivedere tua figlia viva piuttosto che morta. Non abbiamo scelta" dice Ramirez incupendosi.

Il mio telefono inizia a vibrare: è una chiamata da un numero sconosciuto.

"Pronto?" Chiedo sospettosa.

"Brooky" dice Thomas dall'altra parte mentre le mie mani iniziano a tremare.

"Thomas" dico mentre Julian e Marcos spalancano gli occhi dalla sorpresa.

"Ti do un'ora di tempo per decidere se prendere il posto dei tuoi amici o no. Se deciderai di costituirti, lo scambio avverrà all'indirizzo che ti sto inviando. Richiamami a questo numero" dice mettendo giù la chiamata.

"Allora?" Mi chiede Marcos mentre leggo l'indirizzo, si trova alla fine della via.

"Devo richiamarlo fra un'ora esatta e mi ha dato l'indirizzo" dico sedendomi sul tavolo pensierosa.

"Cos'hai intenzione di fare?" Mi chiede Julian alzandosi in piedi.

"Andremo là tutti e tre. Voi salverete gli altri e io me la caverò"

"Sei sicura?" Mi chiede Marcos stringendo i pugni.

"Non possiamo fare diversamente"

Un'ora dopo

"Molto bene, ci vediamo fra dieci minuti" dice Thomas mentre prendo il cellulare che nascondo nella tasca segreta della giacca e il coltellino, nascosto negli scarponi.

"Pronti?" Chiedo agli altri due che mi osservano preoccupati.

"Riuscirò a scappare e a fregare Curtis!" Dico mentre dentro di me si sta scatenando la mia ira.

Camminiamo in silenzio come dei soldati, osserviamo il terreno sabbioso mentre le nostre impronte rimangono sul terreno, come se fossero delle cicatrici indelebili.

"I guerrieri non si arrendono mai" mi ripeteva mia madre quando ero piccola.

Thomas vuole me e non posso permettere agli altri di morire al mio posto: non è giusto e la mia vita ormai non ha più tanta importanza.

Non mi perdonerei mai se Hope o Eli morissero: non posso fare questo ai loro genitori.

Andy e Wang sono due ragazzi intelligenti che meritano un posto al mondo e che hanno il diritto di diventare qualcuno d'importante.

Amib ha una vita da ricostruire, ma la sua tenacia e caparbia lo aiuteranno.

Pam e Marcos sono due fratelli unici, disposti a proteggersi a vicenda e dividerli sarebbe orribile.

Julian è un uomo forte come lo è Edgar, intelligente, gentile e ama sua figlia più della sua stessa vita.

Io posso anche morire: mia mamma è scomparsa, mio padre non c'è più e Luke è stato ucciso senza alcuna pietà.

La città segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora