Capitolo 13

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VIVERE COME UNA PERSONA NORMALE

Tray si è ripreso e si è offerto di farmi vivere come tutti, cioè come una persona 'normale' e di farmi passare una bella giornata visto che oggi non piove.

Oggi poi ritornerò a casa anche se Marcos è contrario: non è il mio babysitter e io posso fare ciò che ritengo sia giusto per me.

"Grazie per tutto Ramirez. Credo che ci rivedremo presto" dico mentre aspetto Tray, che per la cronoca ci sta mettendo una vita a vestirsi.

"Se avrai bisogno io ci sarò. In questi giorni vado nel quartier generale e se avrò notizie dagli altri, ti contatterò. A presto Brooke" dice lui sorridendo.

Tray ringrazia e insieme usciamo dall'appartamento pronti per riprendrci le nostre vite.

"Tray cosa facciamo di preciso?" Chiedo al mio amico che mi osserva divertito.

"Beh faremo tutto ciò che ti sei persa in questi anni. Prima di tutto andiamo alla Tate Modern a vedere dei quadri, poi andiamo ad Hyde Park e dopo a pranzare. Stasera c'è una festa al Fabric, una delle discoteche più grandi al mondo. Ho già le prevendite! Andiamo" dice e il programma della giornata non mi sembra male.

La Tate è un museo gigantesco moderno pieno di quadri provenienti da tutto il mondo.

Tray mi descrive ogni opera con precisione: fin da piccolo ha sempre avuto una passione sfrenata per l'arte; dipingeva fino allo sfinimento.

La visita mi è piaciuta molto e devo dire che non è male vivere così, tra un divertimento e l'altro.

Raggiungiamo Hyde Park in metropolitana: non ho mai visto così tanta gente in metro e mi sento un pesce fuor d'acqua.

Il parco è qualcosa di indescrivibile: ci sono chiesette, fontane e piante ovunque.

Io e Tray ci sediamo su una panchina sfiniti, ma felici.

Ci fermiamo a mangiare nel primo ristorante che troviamo e raggiungiamo il mio appartamento.

"Ah, per stasera ti devi vestire con un vestitino e i tacchi" dice lui e io lo guardo disperata.

"No, odio vestirmi elegante e non ho vestitini" dico rassegnata.

"Allora andiamo a fare shopping! Non perdiamo altro tempo pigrona" dice Tray mentre chiama un taxi e mi trascina con sé.

Dopo diecimila prove e cambi, trovo il vestito adatto a me: è corto senza maniche, è nero con i brillantini.

Provo anche i tacchi e scelgo delle semplici decoltè nere.

Durante la sera

Torno a casa e mi preparo.

Ceno da sola e Posey arriva alle nove precise.

Appena apro la porta, mi ritrovo davanti un ragazzo bellissimo: ha scelto di indossare dei pantaloni neri e una camicia bianca che fa risplendere i suoi occhi nocciola.

"Sei bellissima Brooke" dice mentre mi porge il braccio.

"Anche tu non sei da meno eh" dico sorridendo.

Il Fabric è enorme: ci sono tre bar, ha due piani ed è stra colmo di persone.

Tray mi offre da bere e io bevo senza esitazione un alcolico che sa di fragola.

La musica è davvero alta per i miei gusti e per diverse volte mi tappo le orecchie.

Tray mi trascina in mezzo alla pista e inizia a ballare a ritmo di musica mentre io cerco di imitare i suoi passi.

La città segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora