TUTTO È PERDUTO
Più di dieci anni fa
"Brooke? Sveglia dormigliona" dice papà mentre stropiccio gli occhi.
"Che ore sono?" Chiedo mentre sbadiglio e lui apre la finestra scostando la tendina con raffigurati gli animali della savana.
"Le nove. Dobbiamo andare piccola"
"La sopresa!" Urlo correndo in bagno sotto lo sguardo divertito di papà che mi aiuta ad allacciare le scarpette bianche che ho comprato ieri apposta per l'occasione, il compleanno di mamma.
"La mamma è in cucina" dice mentre scendiamo le scale e io saltello su una gamba come una gru.
Papà mi passa il pacco regalo e mi dirigo in cucina con il sorriso più bello che io possa farle.
"Auguri mammina" dico passandole il regalo e lei scoppia a piangere.
"G-grazie B" risponde mentre apre il dono e vedo le sue fossette formarsi sulle guance arrossate: fa così quando si imbarazza.
"È bellissimo" dice abbracciandomi senza smettere di piangere.
Ieri io e papà siamo andati a ritirarlo: il pittore ha rappresentato la nostra famiglia con precisione senza tralasciare nessun dettaglio.
Papà si avvicina e ci stringe con le sue possenti braccia, come a volerci proteggere da imminenti pericoli.
"Vi voglio bene belle donne" dice scompigliandomi i capelli.
"Cara, sul tuo letto c'è un'altra sorpresa. Indossalo! Andiamo a mangiare fuori"
Ritorna e il vestito le dona: ricade perfettamente sulle spalle e la fa sembrare una dea greca.
Amo la sua semplicità e il suo modo di essere una 'mamma chioccia'.
"Vi amo"
Oggi
Apro gli occhi e mi stiro.
Raggiungo la sala pranzo lentamente e mi siedo.
Ma come fa Edgar a conoscere questo posto?
Afferro la tazza blu appesa alla parete e verso l'intruglio di tè e metto due cucchiai di zucchero come piace a me.
Dovrei anche addentare qualcosa, ma ho lo stomaco chiuso a causa dell'agitazione.
"Ciao Brooke"
"Ciao Ed"
"Questa casa era di tuo padre" dice mentre io sbarro gli occhi per la sorpresa.
"L'aveva presa come secondo rifugio"
Si allontana mentre finisco il tè.
Decido di andare al piano superiore.
Entro dentro una stanza e per poco non si ferma il mio cuore: di fronte a me c'è il quadro.
Inizio a tremare mentre appoggio le mani sul tavolino che si trova sotto al dipinto.
Sento le vertigini avvolgermi il corpo completamente mentre mi gira la testa.
"Brooke? Brooke mi senti?" Dice la voce di Ramirez da lontano.
Mi aiuta a sedermi mentre i flashbacks della mia infanzia si fanno strada nella mia mente.
"Perché sei qui? Non hai di meglio da fare?"
"Edgar mi ha chiesto di cercarti. Comunque non me ne frega niente se stai male o meno"
Mi alzo in piedi e la mia mano entra in contatto con la guancia di Ramirez senza che io riesca a controllare il movimento.
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La città segreta
AbenteuerLa ricerca di una "città segreta" unisce dei talismani che sono la chiave per trovarla. Brooke insieme ai suoi amici la sta cercando. Una leggenda passata di una regina e la sua ancella è l'unica pista possibile. Il segreto di sua mamma e le sue dot...