Capitolo 16

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LUKE CURTIS

"No Luke non lasciarmi" dico mentre stringo il suo corpo tra le mie mani.

"Sarai forte. Sei come una figlia per me" dice mentre le sue lacrime gli bagnano la faccia.

Dodici ore prima

"Vi è chiaro il piano?" Chiede Julian mentre io e Marcos annuiamo.

Sono agitatissima: rivedere Luke dopo aver scoperto la verità mi fa male e nonostante tutto lo considero come un padre.

Julian parcheggia la macchina davanti alla base mentre io e il mio partner ci buttiamo sulla strada e facciamo finta di esserci fatti male.

"Luke! Ho trovato Brooke. Siamo fuori dal quartier generale" dice Marcos al cellulare mentre Luke, Andy, Wang e Hope ci raggiungono.

"Bambina mia! Venite dentro che vi medico le ferite" dice Curtis mentre mi aiuta ad alzarmi.

Luke si comporta normalmente e un senso di rabbia profonda mi invade.

Stiamo tutti fingendo e lui non lo sa nemmeno.

Devo trovare il momento giusto per attuare il piano e fermarlo prima che sia troppo tardi.

I ragazzi vanno nella sala computer così posso rimanere da sola con lui.

"Luke, possiamo parlare nel tuo ufficio?" Chiedo preoccupata mentre la tensione sale.

"Certo" risponde mentre lo seguo nella stanza ormai famigliare.

Chiudo la porta alle mie spalle mentre lui mi osserva in modo strano.

"Cosa succede Finch?" Mi chiede mentre io nascondo la pistola dietro alla schiena senza che lui se ne accorga.

"Dimmelo tu Luke" dico trattenendo le lacrime.

"Brooke che sta succedendo?"

Si avvicina e io gli punto la pistola al petto.

"Traditore! Io mi fidavo di te!" Urlo davanti alla sua faccia.

"Mio padre è morto a causa tua! Ho perso mia madre per colpa tua! Pamela e Marcos hanno perso il loro padre perché tu lo hai ucciso! Bastardoooo"

Sento il volto bagnato e lascio scivolare le lacrime come se fossero una cascata.

Mi accascio per terra svuotata.

"Brooke, io non ho fatto niente di tutto ciò! Purtroppo ho assistito alle loro morti. Ho voluto proteggere tutti voi dal male. Il vero cattivo è un altro" dice e lo vedo crollare a terra.

Adesso

Corro verso di lui e vedo un uomo scappare via.

"Thomas è il cattivo" dice porgendomi una foto.

"Luke non morire" urlo mentre lo abbraccio.

"Ti voglio bene" dice mentre mi sposta i capelli dal viso.

"No Luke non lasciarmi" dico mentre stringo il suo corpo tra le mie mani.

"Sarai forte. Sei come una figlia per me" dice mentre le sue lacrime gli bagnano la faccia.

Mi lascia il suo talismano e chiude i suoi occhi nocciola per sempre.

Inizio a singhiozzare e vedo i miei amici arrivare.

"È morto! Thomas è il mostro" dico mentre loro mi guardano sconvolti.

Hope mi stringe forte a sé e io mi lascio andare alla tristezza.

La città segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora