Capitolo 8

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-Se prendo quel russo, gli spacco la faccia- ringhiò Cassius per quella che doveva essere la milionesima volta.

-Sta calmo, tesoro- gli disse la dottoressa Vargas, accarezzandogli le spalle, i cui muscoli erano tesi come corde di violino. In verità, Cassius King era tutto un fascio di nervi, tesi e pronti ad "esplodere" (per così dire). -Non sappiamo come sono andate, veramente, le cose; forse il giovane Mikhaylov è stato rapito da quei demoni.-

Il signor King si voltò verso la sua amante, lo sguardo incupito e piegato in una smorfia di rabbia. -Rapito? Rapito?!- tuonò, scostandosi e voltandosi a guardarla -Angela, tu sei una donna intelligente...molto intelligente, quindi sai bene quanto me che, i demoni Sparklur non rapiscono; uccidono. Si divertono a friggere noi Cercatori come fossimo bacon. Te lo dico io come sono andate le cose: quell'idiota di Arkady Mikhaylov si è dato alla macchia, troppo codardo per affiancare un confratello e combattere. Persino l'amante delle sirene ha più fegato di lui!-

-Ed io ti ripeto che non puoi esserne certo- replicò la donna, con tono deciso -Non posso dire di conoscere molto bene Arkady, ma non mi sembra il tipo di persona capace di lasciare un confratello a combattere da solo.-

-Oh, ma dai!- sbottò Cassius -Non era sul posto quando, io e Primus, abbiamo recuperato Damian. Non era tra i cadaveri e nemmeno fuori strada. Sono abbastanza convinto che si sia dileguato come un coniglio quando avverte la presenza del cacciatore- aggiunse divenendo rosso in viso -E guarda...- continuò indicando suo nipote -...guarda cosa gli hanno fatto! Guarda come hanno ridotto il solo familiare di cui mi importi, veramente, qualcosa! Guardalo!-

-L'ho visto, Cass, l'ho visto più di quanto abbia fatto tu- rispose, tristemente, la dottoressa.

***

Dieci ore prima...

Mentre Arkady corre per raggiungere la città e salire sul primo aereo per Mosca, il signor King ed il giovane Hemingway percepiscono la forte presenza dei demoni a diversi chilometri da loro.

Escono di corsa e, usando due motoslitte, sono arrivati fino alla fine del sentiero. Poi proseguono a piedi, ritrovandosi nello scenario apocalittico che è la strada principale.

Tra le macchine ferme ed il fumo che si alza in grigie volute verso il cielo, i due Cercatori trovano il corpo di Damian. È steso a terra, riverso sulla pancia in una pozza di sangue, con il giubbotto a brandelli e la schiena lacerata.

Cassius lo muove con cautela, come ha imparato a fare durante gli anni di addestramento e in guerra. Non è un medico ma non serve esserlo per capire che le sue condizioni sono gravi...molto gravi.

Nel mentre, Primus sta cercando Arkady, ignaro del fatto che quest'ultimo non si trovi più sul posto. -Non c'è traccia del russo- riferisce, poi, tornando dal signor King. -Lui come sta?- domanda inginocchiandosi.

-Ha bisogno di cure urgenti- risponde l'altro -E, per quanto riguarda Arkady, non abbiamo tempo per cercarlo; stanno arrivando i soccorsi dei "normali" e non possiamo farci trovare qui.-

Perfettamente d'accordo, il giovane Palshtin, aiuta Cassius a spostare il corpo di Damian, così da poter far ritorno alla baita.

Una volta al sicuro, adagiano il corpo del ragazzo sul divano e chiamano la dottoressa Vargas affinché si occupi delle ferite.

Angela chiede loro di poter stare da sola, così da riuscire a lavorare meglio e viene accontenta.

Prima di lasciarla lavorare, Cassius, le sussurra (con tono implorante) di salvarlo ad ogni costo.

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