-Mi mancava fare l'amore con te- esordì Tori, rompendo il silenzio che regnava nella buia stanza di Charlie.
Il giovane avvocato non rispose. Teneva gli occhi puntati sul soffitto, respirava regolarmente e cingeva le spalle nude della sua amata.
-Tesoro?- chiamò la ragazza, sollevandosi su un gomito -Charlie?-
Lui batté le palpebre, riscuotendosi dai suoi pensieri e si voltò verso di lei. -Sì?-
-Cos'hai? Va tutto bene?- chiese lei, accarezzandogli il petto -Non ti è piaciuto?-
Lui sorrise nel tentativo di camuffare la sua espressione pensierosa e si mosse verso di lei, posandole un bacio sulle labbra. -Certo che mi è piaciuto, mia sirena; è stato bellissimo- sussurrò passandole una mano sulla guancia.
Tori ricambiò il sorriso e, prendendolo per mano, lo invitò ad alzarsi. -Devo idratarmi; fammi compagnia.-
Il Cercatore dagli occhi marroni non se lo fece ripetere due volte e si alzò dal letto. Entrambi indossarono il proprio accappatoio, prima di uscire dalla camera da letto e dirigersi nell'ala dedicata al relax.
Attraversarono i corridoi del Tempio cercando di non far troppo rumore e ridacchiando, di tanto in tanto, felici come bambini in un negozio di dolciumi o ad un Luna Park.
Raggiunsero la meta ed entrarono prima che qualcuno potesse vederli. Non che fosse proibito o altro, ma non volevano essere visti per avere la vasca termale tutta per loro e per godere della privacy che meritavano in quanto coppia.
Tori non attese un minuto di più; si tolse l'accappatoio e scivolo in acqua con leggerezza e grazia.
Charlie rimase ad osservarla per qualche minuto. I suoi occhi seguivano il movimento fluido di quel corpo sinuoso e magnifico come ipnotizzati da esso. Poi si riscosse e, lentamente, sciolse la cintura dell'accappatoio. Si avvicinò al bordo della vasca, raggiunto immediatamente dalla sirena.
Tori emerse con le testa e lo guardò sorridente. -Non entri?-
-Tra qualche istante- rispose lui -Mi sto godendo una visione paradisiaca.-
-Beh...- iniziò lei, spingendosi verso il centro della vasca -...dovrai avvicinarti di più se vuoi godere meglio di questa visione paradisiaca.-
Charlie rise appena e lasciò cadere l'accappatoio, prima di avanzare all'interno della vasca termale. Quando l'acqua gli giunse alla vita, l'avvocato di New York si immerse e nuotò fino a raggiungere la sua amata. L'afferrò per i fianchi ed iniziò a baciarla con passione e foga.
Lei gli cinse il collo con le braccia ed i fianchi con le gambe snelle e sode, rispondendo ai baci del ragazzo di cui si era innamorata anni prima.
Ed un bacio dopo l'altro, Charlie la fece sua com'era già successo nella loro camera da letto, amandola con tutto il cuore e dando tutto sé stesso.***
Grigory era seduto nella sala della preghiera, le gambe incrociate come un'indiano e le mani congiunte palmo contro palmo. Erano ore che se ne stava lì, nel tentativo di rievocare i poteri del Gran Maestro. La prima volta, quando aveva ripristinato il perimetro magico del Tempio, gli era venuto così naturale che quasi non se n'era accorto. Invece, ora che doveva cercare suo cugino e lo zio di Damian, faticava ad usarli.
"Maledizione!" imprecò mentalmente "Perché non riesco ad usare i poteri del Gran Maestro? Eppure sono ore che sto quì seduto, in meditazione, senza nemmeno il rumore di una zanzara a disturbarmi. Mi sto concentrando come non mai, ma non c'è verso. Perché?"
"Perché non hai veramente liberato la mente, giovane Grigory" rispose una voce dentro di lui.
"Gran Maestro? Siete voi?" domandò il russo, aggrottando leggermente la fronte.
"Sì, il mio spirito è sempre con te, Cercatore" spiegò Tien Lung "Ora cerca di rilassarti e svuota la mente da ogni pensiero futile."
"L'ho già fatto, Gran Maestro; non ci sono pensieri futili nella mia testa" rispose, prontamente, Grigory.
"Ne sei certo?" chiese, allora, l'uomo "E questa rabbia che provi verso il tuo confratello americano? Questa gelosia che ti sta divorando il cuore? Ne vogliamo parlare? Di sicuro, ti aiuterebbe a stare meglio."
"Con tutto il rispetto, Gran Maestro, ma..." tentò il Cercatore venendo, però interrotto.
"...non vuoi affrontare la questione?" concluse lo spirito. E prima che Grigory potesse rispondere, aggiunse "Capisco che faccia male, ma se non ti liberi di questo peso non riuscirai ad accedere ai miei poteri. Pensaci: come ti sentivi quando hai risanato il perimetro magico del mio Tempio?"
"Io..." Il giovane Mikhaylov esitò per un solo istante mentre i ricordi lo riportavano a qualche giorno prima, quando si sentiva ancora felice per quello che era successo con Charlie. Le sue labbra si incurvarono in un ampio sorriso e la voce di Tien Lung risuonò nella sua mente.
"Esatto, ragazzo mio. È questo lo spirito giusto. La rabbia, la gelosia, la paura...sono sentimenti che impediscono ai miei poteri di scorrere nelle tue vene. Devi restare lucido, concentrato e soprattutto trovare la pace interiore."
Grigory prese un bel respiro, poi un secondo ed un terzo. Regolarizzò i battiti cardiaci, rilassò i muscoli facciali e si concentrò al massimo. Ci volle qualche minuto, poi sentì i poteri fluire attraverso il suo corpo e l'incantesimo prendere forma nella sua mente. L'attimo successivo, stava viaggiando attraverso i piani dimensionali.