Capitolo 1

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Hell's Kitchen, New York, USA

19 Luglio, 2039

Correvano silenziosi mischiandosi alle ombre della notte, i sensi vigili ed il cuore che batteva all'impazzata.

In testa al gruppo c'era lei, Denise, bella e fiera. I capelli castano biondi erano raccolti in una piccola treccia fatta con cura, gli occhi marroni si muovevano spasmodicamente da destra a sinistra come a voler individuare anche il più piccolo movimento. Indossava la divisa da combattimento dei Cercatori, ricucita in diversi punti e rinforzata a dovere per affrontare la minaccia contro la quale stavano correndo. Un paio di penne a sfera spuntavano dal taschino della giacca, pronte per essere usate.

Alle sue spalle correvano i suoi migliori amici. Per primi i gemelli Arkady e Lydia, poi Xander, il loro unico cugino.

-Sicura che sia da questa parte?- domandò Arkady con un filo di voce.

-Assolutamente- decretò la ragazza -Il bastardo si nasconde in quello che una volta era il nostro Tempio.-

-E sei ancora convinta che sia una buona idea andare lì ed affrontarlo insieme a tutti i suoi tirapiedi?- chiese, allora, Xander.

Denise si fermò di colpo, tanto che Lydia riuscì a non finirgli addosso per il rotto della cuffia. -Ascoltatemi...- iniziò guardandoli uno ad uno -...so che non è facile, che con molta probabilità ci rimetteremo la vita, che è una follia di quelle che i nostri genitori non ci permetterebbero mai di fare ma che loro stessi farebbero per primi. Loro non ci sono più ma ci hanno insegnato molte cose. Una di queste è che bisogna sempre combattere per ciò che ci appartiene. Questo mostro si è rivelato così forte da uccidere persino due angeli e tutti gli Anziani. Noi siamo tutto ciò che rimane dell'Ordine...noi e quei pochi bambini che stiamo addestrando giorno per giorno.- Fece una pausa e si passò una mano sul viso. -Se avete paura vi capisco, se volete tornare al rifugio fate pure...non vi biasimerò. Ma se decidete di restare, allora siate pronti a combattere e, che gli Astri ci proteggano dalla peggior sorte che possa toccarci.-

Gli altri si guardarono a vicenda, negli occhi la complicità che li aveva sempre legati. Erano cresciuti insieme, non poteva essere altrimenti. Guardarono la loro amica e, come fossero un'unica persona, annuirono con un cenno della testa.

Denise sorrise, felice di sapere che i suoi più cari amici non le avevano appena voltato le spalle. Non aveva mentito quando aveva detto che non li avrebbe biasimati in caso di ritirata ma di sicuro ci sarebbe rimasta male. -Muoviamoci- sentenziò.

E ripresero a correre.

Raggiunsero le scale che portavano alla metropolitana e scesero, avvalendosi della loro capacità di vedere al buio meglio di un "normale". Muovendosi con circospezione, si avviarono verso la linea nera, quella che portava al Tempio.

-Qualcuno di voi ha pensato a come annullare le difese magiche del posto?- domandò Xander, sottolineando un problema non di poco conto.

-Io- rispose Lydia -L'ho trovato in un libro di magia che una strega regalò ad uno dei miei padri.-

-Davvero?- chiese Arkady -E perché non ne sapevo nulla? Quando torniamo lo voglio...-

-Ssh!- lo interruppe Denise, fermandosi -Siamo vicini; lo sentite?-

Gli altri si concentrano per un'istante e l'avvertirono forte e chiara: energia demoniaca allo stato puro.

Lydia avanzò lentamente, ponendo una mano dinanzi a sé. Riuscì a fare solamente una decina di passi, prima di toccare la barriera magica che segnava il perimetro. Spostò subito la mano, così da non ustionarsi dato che si trattava di magia oscura.

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