Capitolo 1

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*suona la sveglia*
<Mmm...> Bussano alla porta e subito dopo sento una voce che mi urla contro. <Rechel è tardi!> è mia mamma. <Non è ancora iniziata la scuola mammaa!> Le dico con voce rauca a causa della gola secca. Sono le 5.30 AM del mattino e come al solito non ho la minima voglia di alzarmi, è ancora troppo presto ripeto a me stessa. <Dobbiamo partire!> Dice entrando nella stanza ridendo, mi alzo di colpo e velocemente stiracchiandomi, prima di scendere in cucina metto una tuta grigia e delle scarpe nere che mi hanno regalato ieri per partire, scendo le scale e trovo mia mamma già intenta a preparare la colazione. 
<Abbiamo ancora mezz'ora di tempo per prepararci.> mi dice tutta entusiasta, le sorrido e mi siedo con lei per fare colazione insieme. Finisco di preparare velocemente le valige che non ho potuto preparare prima perché stavo salutando i miei amici. Ad un tratto mi assala una tristezza angosciante e mentre sono seduta sul letto attanagliata da quei pensieri che non mi permettono di uscire dalla mia stanza e partire senza pensieri. Dalla camera i miei pensieri sono interrotti da un rumore improvviso, sento un clacson, è il ragazzo di mia mamma presumo, si chiama  Cole, mi spunta un sorriso pensando alla sua simpatia che attira le persone, devo dire angosciante ha che è un bell'uomo ma sopratutto è follemente innamorato di mia madre. Mi riempie di gioia ciò poiché mia madre da quando mio padre è venuto a mancare ha smesso di guardare ogni tipo di essere maschile, almeno fino a quando non ha incontrato Cole, prendo le due valige e inizio a scendere le scale, il mio sguardo incontra quello di Cole e subito mi spunta un sorriso, è ancora buio e quindi non riesco a vederlo bene in faccia ma la sua figura slanciata fa intendere la sua voglia di abbracciarmi come sempre. Metto le valige nel cofano della macchina nera parcheggiata davanti a casa e finalmente abbraccio Cole.
"Ciao Rechel, dov'è tua mamma?!" chiede ansioso di partire
"Ciao Cole, eccola è appena scesa"
Mi siedo in macchina e guardo la mia casa, un po' dispiaciuta per il fatto che non potrò più tornarci visto che è stata affittata, nel frattempo si è seduta in macchina mia mamma che saluta Cole con un bacio a stampo. *Cole parte*

Come ormai avrete capito mi chiamo Rechel, ho 18 anni e vivo per ancora un ora a Boston, i miei occhi sono celesti e i miei capelli sono marroncini con alcune ciocche bionde, sono contenta di cambiare città, qua sono la bellissima ragazza stronza ma un po' timida, a cui i ragazzi stanno lontano perché pensano di poter essere rifiutati, mia mamma si chiama Giselle si è fidanzata da 2 anni con Cole, mio padre è morto 6 anni fa a causa di un infarto e da allora mi porto sempre con me un ciondolo che mi regalò alla nascita.

Arrivati in aeroporto mettiamo le valigie al loro posto e ci sediamo nel aereo, io ancora un po' stanca mi addormento...

Vengo svegliata dal suono di voci che urano e ringraziano il pilota, una voce meccanica da donna che dice "Benvenuti a Los Angeles" , mi slego dal sedile e vado a cercare mia mamma, che è stata trascinata insieme a Cole fuori dall'aereo. Superati tutti i controlli ed aver ritrovato le valige saliamo in un taxi, per tutto il viaggio non riesco a staccare gli occhi dal bellissimo paesaggio che c'è a Los Angeles, la spiaggia è luminosa, pieno di passanti con vestiti stravaganti, cani di ogni dimensione trattati come esseri umani, ragazzi che fanno surf tra le onde della mare con tavole colorate, bambini che ridono e giocano, di solito quando capitava che mia madre e Cole si dovessero incontrare era sempre mia madre ad andare da lui o lui a venire da noi perciò io non ho mai visto casa sua.

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