Capitolo 32

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JONATHAN'POV
Mi vesto ed esco dallo spogliatoio, vado verso quello delle cheerleader e aspetto Rechel fuori dalla porta, dopo mezz'ora decido di bussare, busso e mi viene ad aprire Rebeccah , "dov'è Rechel? la sto aspettando da un bel po' di tempo" Rebeccah inizia a ridere "ma non ti dovevi vedere con Meggie?" odio quando rispondono con una domanda a una mia domanda, faccio finta di nulla e la ringrazio salutandola, senza risposte inizio a camminare verso una meta sconosciuta, mi ero dimenticato che dovevo parlare con Meggie, prendo il telefono e la chiamo "pronto?" le dico dove incontrarci e la saluto, sono stanco morto dagli allenamenti, e avrei voluto andare a casa e dormire fino a domani e svegliarmi per la partita, prendo la macchina e vado nel bar dove ho deciso di incontrare la ragazza, spengo la macchina nei parcheggi davanti ai tavolini, involontariamente penso a Rechel e al giorno in ci eravamo andati insieme a prendere dei cornetti, scaccio dalla mente il ricordo, a volte la mente può essere davvero crudele, so di non essere innamorato di Maggie, ma lei potrebbe essere un ottima distrazione per tutto il caos che si trova nella mia testa, so che non è giusto nei suoi confronti, ma magari con il tempo imparerò ad amarla. La vedo seduta in un tavolino e vado verso di lei, appena nota la mia figura mi sorride, come posso trattarla così, la conosco e so perfettamente i problemi che ha, non posso farglielo, la raggiungo e mi siedo difronte "dobbiamo parlare" diciamo al unisono, involontariamente mi scappa da ridere "prima tu dico" lei annuisce e inizia, "so che hai parlato con Rechel e lei ti avrà detto quello che pensavo, ma durante tutto il tempo successivo alla mia rivelazione ci ho pensato molto" annuisco incitandola a continuare, "beh e non sono mai stata una persona a cui piacciono le cose forzate perciò se sei  venuto per chiedermi il fidanzamento la mia risposta è no" rimango spiazzato, addio al mio stupido egoismo e al mio piano per distrarmi, "tu mi piaci davvero, e non poco, sei un ragazzo stupendo ma se ti amo davvero non posso costringerti" okay ora toccava a me parlare, "non so come tu abbia capito che non provo amore per te ma soltanto affetto, però possiamo provarci, io adoro la tua compagnia, mi fai stare bene, posso parlare di tutto con te" lei mi sorride e ci stringiamo la mano, "Jon nella vita non esiste solo l'amore, possiamo essere... che ne so, migliori amici o qualcosa del genere" almeno così rimane vicino a me, sapevo che non avrei mai provato un altro sentimento oltre a amicizia e sapevo quando l'un l'altra avessimo bisogno di sfogarci a vicenda, "ci sto e che migliori amici sia" ci alziamo e ci abbracciamo, la accompagno a casa e torno nella mia per dormire il più possibile, mi dolono un po' le gambe per la corsa , ma ormai gli allenamenti si sono fatti più duri già da un po' perciò i muscoli si sono abituati. Appena entro vedo Giselle seduta i cucina, anche se non è bravissima a cucinare, ci prova sempre e ogni volta che sbaglia ricomincia, ecco da chi ha preso Rechel, chissà come fa mio padre a sopportare la sua testardaggine, ormai conosco bene Rechel e so quanto può essere pesate quando sa di avere regione oppure quando qualcuno la obbliga a fare qualcosa che a lei non piace, "hey Giselle sai dove Rechel?" la saluto e lei mi da un bacio in fronte, "si sta dormendo in camera sua" la ringrazio e vado a dormire, riesco a chiudere gli occhi, ma mi squilla il telefono, maledetta suoneria, rispondo, 

inizio chiamata

"pronto?"

"ciao Jon sono Liam, non so se ti ricordi del tuo migliore amico"

"dai idiota cosa vuoi mi hai appena svegliato"

"vieni a casa e portati il cambio così rimani a dormire"

"arrivo" 

fine chiamata

Prendo un biglietto e inizio a scrivere per avvisare Rechel. Rechel sto andando a dormire da Liam, per qualsiasi problema chiama, domani ti passo a prendere alle otto con Liam. Entro in camera sua e gli appoggio il foglio vicino al'letto, Tyler oggi durante la partita non gli ha staccato gli occhi di dosso, era sempre sul attenti in modo che se le fosse successo qualcosa lui sarebbe potuto intervenire, ogni tanto quando c'erano gli allenamenti capitava che si metteva ad osservarla, le sue compagne le fanno fare certi salti che ogni volta mi si ferma il respiro, lei sembra sempre tranquilla, si vede da lontano che le piace, sorride sempre ed è sempre super attiva. scendo le scale e avviso Giselle "sto andando da Liam fino a domani ma torno per prendere Rechel" prendo lo zaino e lo metto in spalla "a domani" salgo in macchina e dopo qualche minuto arrivo davanti alla casa di Liam e parcheggio, scendo e suono il campanello, mi viene ad aprire lui, ci salutiamo con il nostro saluto e entro, vado a mettere le mie cose nella sua stanza e ci sediamo nel divano lui accende la tv in modo da poter metterci giocare alla play,  dopo do o tre partite completamente in silenzio il mio amico decide di spezzare il silenzio, "come andata con Meggie?" metto in pausa "bene ma chi te lo ha detto?" lui sorride "Rebeccah"  questa volta sono io a sorridere "a te come sta andando con Rebeccah?" lui sbianca di colpo "cosa?" sorrido ancora di più "dai amico ti conosco da un sacco di tempo pensi davvero che non mi sia accorto come la guardi o la faccia che hai fatto quando Dom per dispetto gli ha chiesto il fidanzamento?" gli do una pacca sulla "allora non era solo una mia impressione, comunque hai ragione, mi piace sei contento? e tu che mi dici di Rechel?" questa volta sono io a sbiancare "cosa centra Rechel?!" riprendo il joystick lasciato momentaneamente del divano e faccio finta di essere indifferente "da quando è arrivata lei sei completamente cambiato,e non esagero, prima eri uno stronzo, egoista, capitano della squadra, pieno di ragazze anche se su questo non è cambiato nulla visto che lo sei anche ora, per non parlare del fatto che cambiavi ragazza ogni due giorni ora invece non le guardi nemmeno più" aveva ragione devo ritornare me stesso "per quanto mi costi ammetterlo, hai ragione, ma anche tu sei cambiato esattamente come me" ma cosa ci sta succedendo, "dobbiamo tornare come prima come prima"storsi la bocca "ne sei sicuro? a me va bene anche come sono ora, dopotutto prima facevamo soffrire tutte le ragazze ora invece no, ho anche una migliore amica, vado d'accordo con Rechel e se tutto a bene Rebeccah capirà che Dom la sta usando e verrà da te" su questo punto incominciò a pensare, si vedeva che le piaceva davvero,e conoscendoci, se loro due ci avrebbero visto come eravamo prima non ci avrebbero neanche rivolto la parola, le conoscevo e no si sarebbero mai fidate di due donnaioli egoisti, "ci sto" mi alzo da divano e spengo il joystick, "hey ma che fai?!" Liam sembra molto infastidito visto che con il gioco a cui stavamo giocando si può giocare solo in due e a lui piace molto, "vado a riposare ti ricordo che domani abbaiamo una partita e non possiamo perdere contro di loro" anche lui si alza e spegne il gioco, "va bene" andiamo in camera sua e ci addormentiamo, io nel divano, che tra l'altro è più comodo del letto.

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