Capitolo 4

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"Ti va se ti faccio fare il giro turistico fer la casa e il giardino?" Rimango un po' sorpresa ed estasiata dalla gentilezza di questo ragazzo.
"In realtà prima ho visto una stalla e volevo andare a vedere se ci sono cavalli"
"Si ci sono...andiamo"
...
Quando ci avviciniamo Jonathan prende un sacco dove ci sono circa 6 mele e le porta dentro con me. Io lo seguo senza fiatare, la stalla è fatta interamente in legno che con il tempo è diventato più scuro, quando entriamo sentiamo subito nitrire i cavalli come se ci stassero salutando.
"Sono bellissimi" sussurro
Alla mia destra un bellissimo frisone dal manto nero lucido, con una criniera lunga e brizzolata, mentre dall'altra un altro frisone dal manto albino con una criniera lunga e folta.

Rivolgo uno sguardo a Jonathan, noto mi sta guardando, cerco di far finta di niente e continuo a guardare il cavallo bianco

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Rivolgo uno sguardo a Jonathan, noto mi sta guardando, cerco di far finta di niente e continuo a guardare il cavallo bianco.
"Si chiama Adel, tieni" noto che mi sta passando una mela, io la prendo e la porgo alla cavalla che vedendola si avvicina subito.
"Lui come si chiama?" Indico il cavallo dal manto nero,
"Lui si chiama Argento" dopo alcuno minuti di silenzio imbarazzante, dovuti al fatto che stavamo dando le mele ai cavalli interrompo il silenzio:
"Sono tuoi?"
"Si, sono entrami miei, ti va di farci un giro?"
Mi giro di scatto entusiasta della domanda che sinceramente speravo mi facesse e rispondo,
"Certamente!" Prende i cavalli uno alla volta, li prepara mettendo sella e quant altro, mi spiega un po' come muovermi e poi mi aiuta a salire, prende le redini e porta i cavalli vicino al cancello, lo fa aprire, nel frattempo mi chiede:
"Sai andare a cavallo?"
"Si, ho fatto qualche anno di equitazione"
"Benissimo allora!" Non sapeva che non cavalcavo dal età di nove anni, però qualcosa me la ricordavo e grazie alla spiegazione fatte in precedenza alcuni ricoedi erano tornati a galla, iniziamo a cavalcare in giro per il boschetto che si trovava di fronte alla casa, e parliamo del più e del meno e ogni tanto facciamo qualche gara dove la vincitrice sono stata la maggior parte delle volte io. Finalmente arriviamo a casa, esausti per tutte le risate, abbiamo messo i cavalli nelle stalle e ci siamo seduti fuori sulle panchine. Visto che i nostri genitori non c'erano ne approfittiamo per farci portare una pizza e guardarci una serie tv, dopo una lunga decisione finalmente l'ho convinto a vedere teen wolf, una serie che quando non ero ancora partita una della mie poche amiche mi aveva consigliato.

"Ho sonno, me ne vado a letto"
"Va bene, anche io"
Mi metto il pigiamma e mi corico.
Ho trascorso una giornata fantastica!  Quasto ragazzo è davvero spaciale, e molto serio e divertente allo stesso tempo, solitamente sono molto testarda e orgogliosa di ciò che faccio, non mi piace assolutamente quando mi viene imposto qualcosa, e diciamo che non cambio idea molto facilmente, ma soprattutto mi piace rischiare e sono decisa su quello che voglio e non voglio, ma per un giorno ho voluto smettere di essere la solita Rechel  Miller e farmi trascinare dagli altri, domani sarò me stessa al 101%. Mi addormento con un sorriso stampato in faccia.

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