Capitolo 2

12.1K 276 11
                                    

Arriviamo davanti a una villa gigantesca dove la macchina attraversa il cancello nero molto altoed entra nella proprietà, facciamo un mezzo giro intordo a una fontana e ci fermiamo davanti a una meravigliosa "casa". *esco fuori dalla macchina in sieme agli altri* e dalla bocca mi scappa un "Wow", Cole mi guarda divertito e dice,
"Non te lo aspettavi vero?"
Lo guardo "Per niente, ma perché non mi hai avvisata?" Colo e mia mamma mi guardano divertiti e mia mamma mi dice "e che gusto ci sarebbe stato?" Cole non si è mai vantato di niente, in effetti è una persona molto altruista e non pensa al denaro, preferisce farti regali manuali che già confezionati. Entriamo dentro e mentre mia mamma finisce di scendere le valige Cole mi fa fare un giro molto breve della casa per poi tornare da Giselle e prende le mie valige. Mi accompagna in un corridoio pieno di stanaze e me ne fa vedere alcune, le stanze si assomigliamo molto, hanno le pareti bianche con qualche mobile nero, giriamo in un altrok corridoio con tre stanze, in una c'è il bagno e le altre due sono camere, delle ultime due ne apre solo una dove mi fa vedere la mia camera e mi lascia sola.

Le pareti della camera sono bianche, e c'è una cabina armadio nera piena di vestiti di ogni tipo di colore, non c'è niente che lasci spazio all'immaginazione riguardo la persona che la occupano, forse perché è una camera degli ospiti, per lo meno lo era. Esco dalla camera e vado a vedere il bagno, c'è una vasca bianca molto spaziosa con uno spazio per sedersi, una doccia, e tutto quello che ci dovrebbe essere in un bagno. Scendo a prendere le mie valigie, "ti piece la tua nuova stanza?" È Cole che con un braccio abbraccia mia mamma e con l'altro si tiene appoggiato al muro, "si tantissimo! Grazie" afferro  le valigie e le porto in camera, mi siedo un attimo nel letto per realizzare tutto quello che sta accadendo, mi metto le mani nella testa sorridendo, faccio un miccolo verso per la felicità e mi alzo dal letto con un salto. Dato il lungo viaggio e la stanchezza decido subito di farmi un bagno, esco dalla camera e vado in vagno, la vasca non ci mette molto a riempirsi grazie ai vari fori per riempirla, la riempio di sapone e subito si riempie di bolle, a quella vista non riesco più a trattenermi ed entro, a causa della mia stanchezza al contatto con l'acqua calda mi viene quasi da addormentarmi, dopo il bagno esco per prepararmi, indosso l'intimo, mi metto un paio di jeans neri e una camicia a quadretti con un nodino davanti e vado di nuovo in camera mia, mi sdraio sul letto con i piedi di fuori e inizio a fissare il soffitto, quando mi metto a pensare inizio sempre a guardare il soffitto, è una cosa che facevo quando ero piccola con la mia migliore amica, purtroppo un giorno i suoi genitori divorziarono e lei andò a vivere con il padre in Spagna e da allora non l'ho mai più sentita.

Sento bussare "avanti" dico ad alta voce in modo da farmi sentire, vedo mia mamma entrare "sta sera non ci sarò perché Cole ha una cena di lavoro e devo andare anche io, ma non preoccuparti ho già preparato tutto" mi alzo dal letto per andarla ad abbracciare e le dico "va bene" mebtre siamo ancora abbracciate inizia ad accarezzarmi i capelli, "cosa te ne pare?" io la guardo staccandomi dall'abbraccio con dispiacere e le dico "è fantastico! le sorrido nuovamente, "mi dispiace tanto che non potremo stare insieme stasera però..." non la lascio finire"mamma sta tranquilla me la caverò" Mi sorride accarezzandomi la guancia e se ne va. Vedo che fuori dalla finestra c'è un balcone e decido di affacciarmi, appena esco c'è una vista pazzesca, si vede la piscina e un po' più in fondo una stalla con 2 cavalli mentre mi giro per andarmene sento una voce maschile che mi urla con scortesia e disprezzo "e tu chi diavolo sei!" Mi giro discatto abituata che nel mio paesino bisognava stare attenti a ladrie e compagnia varia, vedo un ragazzo della mia età a petto nudo affacciato nel balcone affianco al mio, ha i capelli marron scuro, e gli occhi verdi, mi guarda tra la malizia e la sorpresa e gli urlo "tu chi diamine sei non io!" Mi guarda un po' stupito ma poi riprende di nuovo quello sguardo arrogante " io sono Jonathan ,vivo qui e mio padre è Cole, tu sei?" Esito un po' a rispondere capendo di aver fatto una figuraccia, poi lo guado dritto negli occhi "io sono Rechel" lui scavalca il suo balcone ed entra nel mio "ah tu sei la figlia di Giselle" lo osservo con superiorità e orgoglio cercando di essere il più gentile passibile
"esatto e se permetti ora devo andare a cambiarmi"
"Domani devo uscire con degli amici ti va di venire?"
"Emm..." cogliendomi di sorpresa non so cosa rispondere
"Ok perfetto! A domani, e mettiti il costumee!" E se ne ritorna nella sua balcone ignorandomi completamente. Io rimango ancora li qualche secondo a pensare a quel incontro che avevo appena fatto, avevo appena conosciuto il figlio di Cole, e che figlio! I miei pensieri vengono interrotti da...

~Sex Or Love?~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora