Capitolo 30

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Ormai è una settimana che sono fidanzata con Tyler e ne sono felicissima ma nonostante questo Jon si è allontanato e non ne capisco il motivo, mi manca il nostro rapporto, mi mancano le nostre guerre di cuscini e mi manca la nostra complicità, ha iniziato a frequentarsi con una ragazza che si chiama Maggie, non ho nulla contro di lei e sono felice se anche lui è felice ma mi manca molto, non ci parliamo quasi e non ci guardiamo, tra poco mi devo incontrare con Tyler perciò mi vado a preparare. Indosso un crop top nero e un paio di leggins, salgo in autobus e metto le cuffiette, dopo qualche fermata finalmente arriva arriva la mia e scendo, mi dirigo verso la piazzetta dove vedo Tyler già seduto che mi aspetta, lui arriva almeno dieci minuti prima a causa del pullman, lo saluto con un bacio e mi siedo mettendo una gamba sulle sue, iniziamo a parlare del più e del meno, carezze di qua carezze di la, tra una settima finisce la scuola e potremo vederci molto di più  stavano organizzando una pizzata ma io non ci andrò, non mi piacciono questo genere di uscite, tutti che fanno finta di essere amici e appena si girano si criticano a vicenda, in generale io di solito vado d'accordo con tutti, "devi andare alla pizzata di classe?" faccio di no con la testa e gli do un bacio "che ne dici se il giorno andiamo al cinema?" sorrido felice e gli do un altro bacio "allora mi conosci" ridiamo, passa ancora mezz'ora e poi ci dividiamo per prendere il pullman. Salgo e metto le mie adorate cuffiette, il 'pullman si ferma per fare capolinea e sale una ragazza, la guardo attentamente, è ancora girata e non so perché mi ricorda qualcuno, finalmente si gira e poso guardarle il volto, non ci credo è Maggie, cerco di nascondermi per non farmi riconoscere, metto la testa dietro la tenda e aspetto, "ciao! tu sei Rechel giusto?" alzo gli occhi al cielo  e sussurro un "merda" mi tolgo la tenda dalla testa e le sorrido, "si sono io tu sei Meggie giusto?" come se non sapessi già, mi viene da ridere a mi trattengo "già sono io, posso sedermi?" indica il posto a fianco al mio, annuisco per non essere scortese visto che tutti gli altri posti sono occupati e lei si siede. "Come sta andando con Tyler?" "come fai a sapere il nome del mio ragazzo?" domando infastidita "e-w che Jon mi parla sempre di te" rimango sorpresa "ah, sta andando bene e con Jon come va?" sembro un investigatore, mi viene di nuovo da ridere e mi trattengo, "bene grazie, sto appena tornando a casa da un appuntamento con lui, forse domani mi chiederà il fidanzamento ufficiale" sorride e io faccio lo stesso "sono felice per te" arriva la mia fermata e   scendo, "comunque è stato un piacere conoscerti, sei molto simpatica" sorrido di nuovo e scendo. Strano che Jon non l'abbia accompagnata con la sua macchina, e ormai conosco molto bene Jon e mi stupisco che non le abbia già chiesto di fidanzarsi. entro in casa e salgo per andare a fare i compiti tra due giorni ci sarà la partita di fine anno, quindi domani avrò gli allenamenti e molto probabilmente Amy e Vero non ci lasceranno in pace per almeno due ore e mezzo. finisco di studiare e scendo in cucina per guardare un po' di tv  e rilassarmi, sento molto rumore al di fuori della porta, vado a controllare e trovo mia mamma Giselle e il padre di Jon, Cole, gli corro incontro e ci abbracciamo, erano partiti più di un mese fa ma alla fine a causa dei biglietti e a causa del lavoro di Cole si erano dovuti trattenere per più di un mese. Li aiuto a portare dentro le valigie e mi faccio raccontare qualche aneddoto, "dov'è Jon" alzo le spalle "non lo so non l'ho visto ma penso stia per arrivare" vado in cucina per preparare in caffè, nel frattempo chiamo Jon per avvisarlo che sono arrivati i nostri genitori.

inizio chiamata 

"Jon dove sei? sono arrivati Giselle e Cole?"

"e chi sarebbero questi tizi?" lo sento ridere

"Jon non dirmi che sei ubriaco"

"va bene piccola, non te lo dirò" lo sento ridere di nuovo,

"dimmi dove sei e ti vengo a prendere, nel frattempo bevi una bottiglietta di acqua"

"va bene, sono nel bar vicino a scuola"

fine chiamata 

mando un messaggio a Tyler per chiedergli se mi da un passaggio e lui accetta, porto il caffè a mia mamma e a Cole e li avviso che sto uscendo e che loro possono approfittarne per sistemare le valige, "quando tornate vi daremo i regaliniii" sorrido ed esco di casa. Nonostante ormai abito in questa casa già da un po', non ho ancora imparato ad aprire il cancello, perciò Tyler mi aspetta sempre al di fuori di esso, entro in macchina e lo saluto con il solito bacetto, gli dico il posto e partiamo, arriviamo li in circa dieci minuti e troviamo Jon seduto sul uscio del locale con una bottiglia quasi finita tra le gambe e le mani tra i capelli, lo raggiungo e gli accarezzo la schiena, lui alza la testa e sorride leggermente, "allora si che mi ascolti" rido indicando la bottiglietta, Tyler lo aiuta ad alzarsi ma lui rifiuta cercando di reggersi da solo e qualche volta reggendosi a me, mi fa male vederlo così anche perché non parlando più come prima non ne capisco il motivo. Arriviamo a casa, saluto Tyler e lo ringrazio, porto dentro Jon e cercando di fare meno rumore possibile lo aiuto a coricarsi in camera sua, gli porto un altra bottiglietta di acqua, sapendo che non ci vorrà molto prima che i nostri genitori si accorgano della nostra presenza e ci costringano ad andare di sotto e aprire i regali portatici da Londra, non li biasimo, e capisco che a causa della loro assenza vogliano essere aggiornati su tutto e che vogliano passare u po' più tempo con noi, passa giusto un ora, Jon ormai si è ripreso del tutto e ha ripreso a fare discorsi seri, mi viene difficile prenderlo sul serio quando è ubriaco, prima si è messo a urlare che c'era un cane che stava ballando e si è messo a correre nella stanza per acchiapparlo, passa qualche minuto e sentiamo bussare alla porta.

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