7|| Imbarazzo nell'aria

403 50 0
                                    

Driiiiinnn.
Drriiiiinnnn.
Driiiiiiinnnn.

"Stupida sveglia..." borbotto, allungando la mano per spegnerla ma, mentre sto per riuscire a bloccarla, quest'ultima si spegne da sola.

Perplessa, mi stropiccio gli occhi e cerco di svegliarmi per vedere cosa l'ha spenta.
Sollevo quindi le palpebre senza notare che mio fratello è qui accanto a me.
No aspetta.
Ma cosa ci fa mio fratello qui?! Completamente nudo?!

"Jarade!" grido in preda al panico.

Vedendomi, lui si irrigidisce e spalanca gli occhi per lo spavento.

"Daphne?!" grida anche lui.

"Che ci fai nel mio letto!Nudo oltretutto!" grido.

"Io- io- non lo so, cazzo. Mi ricordo solo che stanotte ti ho confessato il mio segreto sulla persona che ho veramente amato.." borbotta più a sé stesso che a me.

All'improvviso una serie di immagini mi percorre la mente: lui che mi dice "Sei tu", noi che ci baciamo, noi che ci spogliamo, lui che scende sotto il mio ventre e io che faccio lo stesso subito dopo..
O mio dio! Ho fatto i preliminari con mio fratello?! O mio dio!

"Penso che..penso che noi.. tu mi abbia fatto un.. e io ti abbia..." sussurra Jarade senza terminare la frase per l'imbarazzo.

"Cavolo." dico mettendomi le mani tra i capelli.

"Come è potuto succedere?" mi chiede.

"Credo sia stata colpa del vino che abbiamo bevuto a casa di Jess.."

"Giuro che non volevo che succedesse tutto questo, volevo solo provare a darti un bacio, non credere che.."

"Zitto.- lo interrompo- Facciamo che questo rimarrà il nostro segreto. Va bene?" dico cercando di mantenere la calma.

"Certo scimm..Sì."

"Ragazzi! La colazione è pronta!" un grido proviene da dietro la porta della mia stanza.

"Cazzo!" grida Jarade cercando i suoi boxer per la stanza.

Mentre sto cercando di capire cosa fare, la porta si spalanca improvvisamente e mamma entra con un vassoio tra le mani.

"Santo cielo!" grida spaventata facendo cadere il vassoio in terra.

Io e Jarade rimaniamo muti, entrambi non sappiamo cosa dire difronte a quella scena.

"Ditemi che non è come penso." continua mamma con voce strozzata.

"Mamma, no, è solo c-che.." provo a dire.

"Ho fatto la doccia in camera di Daphne perché, siccome la mia stanza è vicina alla vostra, non volevo svegliarvi col rumore della mia doccia." dice Jarade interrompendomi.

"O-ok, sentite, qualunque cosa sia successa io non voglio saperla. Ora esco." dice mamma abbastanza sconvolta chiudendosi la porta alle spalle.

"Dici che ci abbia scoperti?" mi chiede Jarade a testa bassa.

"Credo proprio di sì." rispondo piena di vergogna.

Dopo aver fatto un'imbarazzante colazione, io scappo via da casa con la scusa del lavoro lasciando Jarade da solo con mamma; fortunatamente papà è al lavoro.

"Hola Daphne! Tutto bien?" esclama Diego vedendomi entrare nel bar.

"Hey, si certo e tu?"

"Claro! Sicura di stare bien? Porqué mi sembri un poco triste."

"Sì tutto apposto, davvero." dico infilandomi il grembiule.

"Ok, allora ciambella e caffè doppio al tavolo dos." dice porgendomi il vassoio.

Mi avvicino al tavolo due e noto che ancora una volta vi è seduto il ragazzo di ieri. Com'è che si chiamava? Luke? Sì, mi sembra Luke.

"Salve Luke!" esclamo porgendogli il caffè e la ciambella.

"Buongiorno Daphne." mi dice con tono serio.

"Tutto bene?" chiedo stranita.

"Certamente, e lei?"

"Certamente." rispondo, abbozzando un sorriso.

"Non dovrebbe parlare troppo con i ragazzi signorina, altrimenti il suo ragazzo si potrebbe arrabbiare dato che ieri mi è sembrato alquanto possessivo." mi dice mantenendo quel suo tono di voce seria ma allo stesso tempo perfetta.

"Ragazzo? Ma quale ragazzo?" chiedo perplessa.

"Il ragazzo che è venuto a trovarla ieri."

"Ahhh! Ma quello è mio fratello!" esclamo.

"Quindi non ha un ragazzo?" mi domanda con occhi azzurri scintillanti.

Un brivido mi percorre la schiena.

"Zero." rispondo.

"Oh, bene allora." dice facendomi un occhiolino sexy.

"E lei?" gli domando.

"Nemmeno io ho un ragazzo." dice sorridendomi.

Rido a quella buffa battuta e faccio per tornare in cucina per sfornare altre ciambelle quando lo sento dire:

"Né ragazze!" esclama.

Faccio finta di non aver sentito e me ne sto nascosta in cucina finché non mi tranquillizzo un po'. Oggi è una giornata parecchio strana.

Che cos'ha di così speciale quel ragazzo?
Ho sentito uno strano senso di gioia quando mi ha detto che non ha una ragazza, ma non posso distrarmi di nuovo, ora devo pensare a trovarmi un lavoro, basta con le stupidaggini, ne ho già fatte abbastanza.

Finalmente, appena lo vedo andar via, esco dal mio nascondiglio e vado a sparecchiare il suo tavolo.

Mentre raccolgo i due piattini e la tazzina posandoli accuratamente sul vassoio, noto un foglietto di carta bianca sotto alla tovaglietta.

Lo prendo, lo apro e noto che c'è una frase scritta a penna: "La prossima volta si metta una maglia meno scollata. Ah, e diamoci del tu."

Non riesco fare a meno di sorridere e di imbarazzarmi come una mozzarella fritta.

Quel ragazzo è davvero interessante.

ATTI IMPURIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora